Marchetti e il suo passato. La rivincita contro chi non lo considerò "adatto"...

24.10.2014 10:35 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Riccardo Frontori - Corso d'informazione sportiva de Lalaziosiamonoi.it
Marchetti e il suo passato. La rivincita contro chi non lo considerò "adatto"...

È particolare il ruolo del portiere: tutti pronti ad esaltarti dopo una bella parata, ma anche a condannarti per un errore. Non esistono mezze misure nel calcio, soprattutto per il portiere. Lo sa bene Federico Marchetti, che dopo due anni splendidi, si era perso. Mai più di due volte titolare nel 2014. Bloccato da guai fisici e prestazioni poco brillanti. Ma con la nuova stagione, si è ripreso tutto. Come riporta l'edizione odierna del 'Corriere dello Sport', con la vittoria di Firenze è arrivato a quota quattro e domenica contro il Torino giocherà per la quinta volta consecutiva. Se prima era ai margini, ora è di nuovo al centro della Lazio. Una garanzia, finalmente. Domenica Marchetti e compagni si ritroveranno davanti il Torino, dove proveranno a strappare la quarta vittoria consecutiva. Proprio i granata lanciarono nel modo dei grandi un giovanissimo Marchetti. E non considerandolo adeguato lo scartarono. Ecco la storia: Marchetti da giovane giocava in una piccola società, il Bessica, affiliata alla Juventus, ma il provino lo fece col Toro che lo mandò in prestito alla Pro Vercelli, al Crotone e al Treviso, prima di riportarlo a casa. Quando tornò in Piemonte era il terzo, aspettava l’occasione della vita, e la chance arrivò in una domenica di nove anni fa. Il primo portiere granata, ai tempi Sorrentino, era infortunato e l’arbitro mandò fuori il suo vice Fontana. Toccò proprio a Marchetti: lui entrò e fece bene, ma purtroppo questo non bastò. Il Torino al suo posto scelse l'esperto Berti, una bocciatura per il giovane Marchetti. Un errore di valutazione, in un passato non troppo lontano. Ma il presente dice altro. Ora è titolare Marchetti, un motivo in più domenica per confermare il bel momento che sta attraversando. È tornato il portierone di Bassano del Grappa. È soddisfatto. Di nuovo titolare, di nuovo in grado di dare il suo contributo alla Lazio, da protagonista, da padrone della porta. Domenica di fronte avrà il suo passato, giocherà per ottenere un grande risultato, la quarta vittoria consecutiva, che manca dai tempi di Petkovic. E se la Lazio può aspirare a questo è anche merito di quel ragazzo che nove anni fa, dalle parti di Torino, non era considerato adatto.