Nani, la storia con la Lazio volge al termine. Il Mondiale come ultima svolta

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Mai dire mai nella vita, ma la storia tra la Lazio e Nani è destinata a concludersi a fine stagione. Neanche la grande chance concessa da Inzaghi contro il Bologna ha smosso una situazione difficile. Il portoghese era arrivato in estate tra l’euforia generale, il suo nome aveva fatto dimenticare in un battibaleno Keita. Del resto un giocatore con la sua classe e il suo palmares non può non suscitare entusiasmo, e la prospettiva del Mondiale alle porte lasciava presagire scintille in campo.

E INVECE… - L’avventura romana di Nani non è mai decollata per tanti motivi. Le difficoltà alla partenza, complice un infortunio ereditato dall’estate trascorsa con il Valencia. Al momento del rientro un altro stop, contro il Vitesse in Europa League. A gennaio due raggi di sole, gol contro Chievo e Udinese e la speranze che si fosse all’alba di qualcosa di importante. La luce si è spenta presto, la scialba prestazione di Bucarest fino all’anonimato di domenica scorsa. La Lazio lo ha preso in prestito con diritto di riscatto a 10 milioni: a meno di improvvise svolte, saranno investiti su un altro giocatore.

MONDIALE - Per Nani il finale potrebbe riservare un ulteriore retrogusto amaro. Il Mondiale si sta allontanando pericolosamente. Il ct Fernando Santos lo ha nuovamente ignorato, non inserendolo nella lista dei convocati per le amichevoli contro Egitto e Olanda. Il numero 7 biancoceleste non gioca con il Portogallo dalla Confederations Cup 2017, arrivata un anno dopo il trionfo all’Europeo di Francia. L’attrazione della Russia potrebbe essere un incentivo a cambiare il finale di una storia negativa. Lazio e Mondiale per Nani sono legati, o tutto o niente.