Figc, Lotito il semipresidente e la delega bocciata. E spunta il giallo dei verbali spariti...

16.09.2014 09:30 di Laura Castellani   vedi letture
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it
Figc, Lotito il semipresidente e la delega bocciata. E spunta il giallo dei verbali spariti...
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Un altro caso che infiamma Lega e Figc, tra gli attori in causa non poteva mancare Claudio Lotito. Questa storia ha inizio il 24 luglio, quando Tavecchio viene lanciato clamorosamente dalla votazione dell'assemblea, 18 a 2, come ricorda la Gazzetta dello Sport. E' la stessa assemblea nella quale si discute il metodo da prendere in considerazione per la valorizzazione dei giovani: i club di A si dividono. C'è chi punta sulla multiproprietà e chi sulle seconde squadre. Ma questa sarà una questione da rimandare, verrà sottoposta al futuro presidente, così si conclude l'assemblea. Quel futuro presidente, lo sappiamo, sarà proprio Carlo Tavecchio. E qui si tinge di giallo la vicenda. Infatti, del verbale di quella assemblea non c'è traccia, né è circolato, in barba allo statuto. Né si è parlato delle seconde squadre, poi, nel primo Consiglio Federale "riformista". Insomma, le squadre di A sembravano tacitamente d'accordo nel proseguire con le multiproprietà, se la bufera scoppiata domenica non avesse rimescolato le carte in tavola. Marotta rivendica che nel programma votato in Lega si parlasse anche di seconde squadre, Lotito risponde che in realtà programma e azioni sono coincidenti. Il 'Corriere dello Sport' rivela poi un altro retroscena: il presidente Tavecchio aveva proposto per iscritto sul verbale finale del Consiglio Federale una delega per Lotito ai rapporti istituzionali (di fatto sarebbe diventato un terzo vice-presidente). Ma prima l'Aic e poi l'AssoAllenatori hanno però impugnato il verbale. "Ho condiviso la scelta di delegare Lotito per le riforme, ma per i rapporti istituzionali c'è un presidente che deve mantenere il ruolo a sé", sono le parole di Damiano Tommaso, presidente dell'AIC riportate dal Corriere dello Sport. Parole alle quali si è appoggiato anche l'Asseallenatori di Ulivieri. A proposito dello scontro tra Marotta e Lotito, ha preso la parola anche Mauro Zamparini: "Lotito deve stare attento a non farsi prendere da un delirio di onnipotenza. Però sono al suo fianco, se vuole potrò aiutarlo con la mia esperienza, visto che troverà ostacoli in chi vuole fossilizzare questo calcio per la propria convenienza. Marotta è stato il mio direttore sportivo di tanti anni fa al Venezia. Adesso lavora alla Juventus: hanno provocato loro il problema della sudditanza verso le grandi e ora si lamentano perché Lotito si intromette nel loro potere incontrastato".