Quando manca la qualità: Onazi si spreme, ma chi costruisce?

27.08.2015 08:39 di Matteo Botti Twitter:    vedi letture
Fonte: Matteo Botti - Lalaziosiamonoi.it
Quando manca la qualità: Onazi si spreme, ma chi costruisce?
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La Lazio sbanda e la Champions se ne va. La notte della BayArena toglie da sotto i piedi dei biancocelesti il palcoscenico più lucente del Continente. Sbaglia De Vrij, le comunicazioni con Berisha sono piene di interferenze. Pecca Maurìcio, una volta ed un’altra ancora. La truppa di Pioli va sotto nel computo e di risultato e di uomini. Entra Gentiletti e sbaglia anche lui. Tre a zero, no repliche. Le Aspirine ringraziano, benedicono il pressing alto voluto da Schmidt e si godono una notte da leoni. Stefano Pioli recrimina, rimugina. La difesa a 3 lo ha tradito. Lo hanno tradito gli uomini che più di tutti erano preposti alla conservazione del risultato. Poca disciplina e gaffe individuali da far arrossire addirittura Tah e Papadopoulos. Non paga la squadra muscolare varata a Leverkusen, orfana di chi detiene le chiavi del gioco e del palleggio biancoceleste. Biglia, insieme a Klose, Djordjevic e Marchetti, ha dovuto alzare bandiera bianca. E nonostante gli infortuni piuttosto puntuali del volante della Selecciòn, la dirigenza capitolina non si è cautelata in sede di calciomercato aggiungendo alla rosa un regista che potesse fungere da vice. La batosta rimediata ieri sera ha evidenziato questo, oltre alla mancanza di personalità di un gruppo di giovani di belle speranze. Onazi ha dovuto far di necessità virtù. L’ultimo centrocampista nella rosa di Pioli che per caratteristiche avrebbe potuto sostituire il Principito è risultato il più positivo, nelle pieghe della mediana. Corsa, grinta e determinazione, un apporto continuo alla fase di non possesso testimoniato dai 6 contrasti vinti, dai 6 palloni intercettati e dai 4 recuperi. L’impostazione è il tallone d’Achille del nigeriano, che comunque – come riporta la Gazzetta dello Sport nell’edizione di oggi – ha tentato di andare oltre i propri limiti: 19 passaggi riusciti, un dribbling effettuato, 10 lanci per gli avanti laziali. Onazi ha dato il suo contributo, ma chiedergli di più sarebbe stato ingeneroso. Il suo lo ha fatto molto bene. La qualità è mancata negli interpreti che ne avrebbero a iosa. In Champions League gli errori visti ieri si pagano a prezzo carissimo. L’asticella rimane al proprio posto, il momento del salto in avanti non è ancora arrivato.