Scudetto 1915, l'appello di Montesano: "Quel tricolore è anche nostro! Onoriamo la memoria di quei ragazzi"

04.08.2015 09:30 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Scudetto 1915, l'appello di Montesano: "Quel tricolore è anche nostro! Onoriamo la memoria di quei ragazzi"

La soglia delle 18mila firme è stata abbondantemente superata, la petizione viaggia su numeri altissimi. Lo Scudetto 1914/15 è al centro dell’interesse del tifo laziale, assegnarlo ex aequo a Lazio e Genoa è la richiesta di migliaia di appassionati. La stessa cosa che chiede Enrico Montesano, artista romano, intervistato dal Corriere Dello Sport: “Da laziale sono affezionato ai colori sociali. Però non è solo per questo. A fermare quel campionato fu la guerra e la Lazio ha dato tanti atleti alla causa bellica del nostro Paese. Intendo la Lazio come Polisportiva, non solo quella di calcio. Ebbene, oggi si tratta di dare un riconoscimento a quei ragazzi che si sono sacrificati per la Patria, hanno combattuto per l’Italia, hanno dato anche la vita. Non mi sembra una cosa da poco”. "Dopo la guerra la Lazio – prosegue Montesano -  fu fatta ente morale dal Re e i campi sportivi diventarono orti. E allora mi sembra giusto che quel titolo sia da condividere col Genoa. Campioni loro, ma campione anche la Lazio. Qui si tratta di omaggiare la memoria degli atleti biancocelesti caduti in guerra, altrimenti quel titolo non doveva andare a nessuno. Invece dopo la guerra fu assegnato al Genoa, che forse allora era una società più blasonata. Secondo me va dato riconoscimento a coloro che erano in testa e avevano gli stessi punti del Genoa. Anche perché se la Lazio fu nominata ente morale era proprio perché era nata basandosi su sani valori di sport e di vita, gli stessi  che l’accompagnano ancora oggi. Credo la pensino più o meno così quei 18mila che su internet hanno già dato il loro appoggio”. Secondo Montesano ci sarà sempre qualcuno che dirà che ‘la Lazio vuole il terzo titolo solo per fare pari con la Roma’: “Ma non è quella la finalità, nessuno vuole aggiungere mezzo titolo così, tanto per sentirsi più grande. Ma sarebbe un gesto di equità, di giustizia, perché la Lazio aveva gli stessi punti del Genoa. E, ripeto, andrebbe onorata la memoria di quei ragazzi biancocelesti. Sarebbe un omaggio simbolico, in un momento in cui nel calcio se ne vedono di tutti i colori”. Sulla Lazio di oggi invece: “Generalmente non seguo le dinamiche estive. Sono abituato a mettermi davanti alla prima partita ufficiale e da lì comincio a farmi un’idea. Così mi tengo anche l’effetto sorpresa. Pioli ha fatto un gran lavoro, la scorsa stagione ho visto delle bellissime partite. Gentiletti, Biglia, anche Onazi, sono andati tutti alla grande. Spero che Felipe Anderson possa continuare a fare la differenza. Credo che la società si stia muovendo bene da diversi anni. La crescita ha sempre fatto parte del progetto iniziale di Lotito e Tare. Serviva solo un po’ di tempo. E trovo giusto puntare sui giovani e dare seguito a un certo discorso di coerenza economica. E’ giusto parlare di tanti miliardi, seppure nel calcio quando c’è tanta gente che è in situazioni di sofferenza?”.

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