Tavecchio: "Con Lotito interessi convergenti. I cosi? Non posso preoccuparmi di quello che dicono gli altri..."

"Mi auguro che i contendenti, tanto per non fare nomi Lotito e Agnelli, trovino una prospettiva di compromesso onorevole per entrambi, portando la Lega ad una pax produttiva". Parola di Carlo Tavecchio. Il presidente della FIGC ha parlato in una lunga intervista sulle pagine de Il Messaggero in cui ha analizzato i primi mesi alla guida della Federcalcio. Non poteva mancare un commento su Lotito, particolarmente vicino a lui durante la campagna elettorale e in questa prima fase: "Lotito non lo conoscevo se non attraverso il Consiglio Federale. Quando si è aperta la questione elettorale è venuto lui da me, spontaneamente, spiegandomi quale era la situazione in Lega. In quel contesto abbiamo riscontrato interessi convergenti. Piaccia o no Lotito ha delle competenze. Non è una presenza ingombrante, ha il suo stile, anche se particolare. Lotito ha grandi conoscenze sul calcio professionistico, finora ci siamo occupati delle riforme di questo mondo, ovvio che abbia avuto una posizione molto attiva. Quando toccheremo il mondo dilettantistico ci penserò io". Tavecchio torna sull'ormai celebre gaffe di 'Opti Poba' e commenta anche quanto accaduto giovedì sera a Lotito, quando il patron laziale ha chiamato i figli adottivi del numero uno della FIGC 'cosi': "Lotito è un estroverso, in questo ci assomigliamo. In questo paese abbiamo grandi maestri che parlano, ma i fatti non li conoscono. Mi spiace parlare di ciò che faccio, ma in questi giorni sto organizzando un sistema di collegamenyo tra il Togo e il Burkina Faso. Paesi che sono al livello della sussistenza al quale stiamo dando soccorsi economici e medici. I "cosi" sono i ragazzi che ho in adozione, non posso pensare a cosa dicono gli altri, devo già farlo su quello che mi riguarda".

SEGUICI SUI NOSTRI ACCOUNT UFFICIALI FACEBOOK E TWITTER!