Tommasi boccia la riforma della FIGC: "Saranno i presidenti, non gli allenatori, a scegliere il 26° giocatore..."

Damiano Tommasi boccia la nuova riforma del calcio redatta dalla FIGC, che entrerà in vigore dal prossimo anno. Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori dice la sua sulle norme introdotte sulle pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "Non rappresentano le priorità per lo sviluppo del calcio italiano. Serve una visione di ampio respiro, sui prossimi 5-10 anni. Con le rose a 25 si darà la possibilità non più all'allenatore ma al presidente di lasciare fuori il 26° o il 27° giocatore. Non vorremmo che si ripetessero situazioni come quella che sta vivendo Puggioni al Chievo. Oggi le società oculate hanno già 25 giocatori in rosa e sanno razionalizzare le spese. Con questa norma verrà dato uno strumento di pressione in mano ai club che si comportano in un modo diverso".  Nemmeno la parte sui giovani accontenta Tommasi: "Il numero illimitato di Under 21, senza il vincolo di aver giocato in Italia da almeno due anni come prescrive la Uefa, non frenerà l’arrivo di ragazzi dall'estero. Noi continuiamo a sostenere le seconde squadre: se sono un tabù, allora si organizzi un torneo riserve che consenta ai ragazzi di misurarsi in un contesto competitivo con gente più esperta. Soriano ha debuttato a 23 anni in Nazionale, entrando assieme a Kovacic, 20 anni e alla 19sima presenza con la Croazia".

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