Vedi Milano e poi... vinci

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La Lazio scrive un'altra bellissima pagina in questa stagione, lo fa a San Siro, battendo ancora una volta un Milan tutt'altro che in salute. Un doppio successo netto, a suo modo diverso, divertente e agevole nel secondo tempo di sabato, sofferto e sudato in quello di martedì. Dopo aver abbracciato uno per uno i suoi uomini, Pioli ha riportato l'ordine: "Adesso piedi ben piantati per terra", tuona pochi minuti dopo il fischio finale. Non c'è nulla da festeggiare, l'impresa è ancora cosa incompiuta. Ma a rassicurare il tecnico parmense ci pensa la tradizione: i precedenti, infatti, recitano che battere il Milan a domicilio rappresenterebbe una sorte di apri strada verso la vittoria finale. Lo sanno bene Roberto Mancini e Delio Rossi, che, come riporta l'edizione odierna de Il Corriere Dello Sport, dopo aver sconfitto il Diavolo nella propria tana, sono riusciti ad alzare al cielo la Coppa Italia. Edizione 2004, ultimi giorni della gestione Capitalia, l'undici di Mancini si impone sul Milan nella doppia semifinale. 2-1 il risultato del Meazza, Fiore e Couto rimandano tutto alla sfida di ritorno all'Olimpico. Non c'è storia neppure tra le mura amiche: poker Lazio e biglietto staccato per la finale contro la Juventus, il successo sui bianconeri di Lippi è cosa nota a tutti. Così come quella cavalcata inarrestabile dei biancocelesti targati Rossi, che prima della gloria contro la Sampdoria, sbancarono Milano in una partita tiratissima. Era il 3 dicembre 2008, quella Lazio servì la rimonta a un Milan composto da Ronaldinho e Kakà, tanto per citarne solo due. Il gol di Pandev, all'inizio del secondo tempo supplementare, regalò un successo insperato ai suoi. Pioli, oggi, studia le mosse, vuole farsi trovare pronto per scrivere l'ennesima pagina di storia.