Scudetto 1915, ne parla anche l'Avvenire

09.01.2016 11:14 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Scudetto 1915, ne parla anche l'Avvenire

Ne parlano tutti, adesso anche l'Avvenire. Proprio così, anche un quotidiano che poco ha a che vedere con il calcio, ha approfondito la vicenda relativa allo Scudetto 1915 assegnato d'ufficio al Genoa. Da mesi è online è una petizione, promossa dall'Avv. Gianluca Mignogna, per ottenere l'assegnazione del titolo ex aequo a Lazio e Genoa. Le oltre 30mila firme raccolta hanno portato la Figc ad aprire un procedimento per riesaminare il caso. Di seguito un estratto dell'articolo pubblicato su l'Avvenire.

"Quell’anno, il diciottesimo torneo di calcio di massima serie, non ancora a girone unico (la Serie A attuale sarebbe nata nel 1929-1930), venne sospeso a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale e al momento dello stop il Genoa era la capolista del girone settentrionale davanti a Inter e Torino che inseguivano a due punti di distanza. La Lazio vantava la stessa posizione nel girone centro-meridionale, davanti ai cugini della Roman (diventata poi AS Roma nel 1927) e al Pisa. Secondo regolamento, per l’assegnazione dello scudetto si sarebbe dovuta disputare la finalissima tra le due prime classificate dei rispettivi gironi, ma gli eventi bellici lo impedirono e così il titolo successivamente venne assegnato – d’ufficio – al Genoa che così metteva in bacheca il suo settimo scudetto. I liguri poi sarebbero saliti a nove scudetti con quelli vinti nel 1923 e nel 1924, mentre la Lazio per conquistare il suo primo titolo avrebbe dovuto attendere il 1974 [... ]. Il promotore della campagna per la “restituzione” di quello che sarebbe il terzo tricolore del club capitolino – e che pareggerebbe i conti con i cugini della Roma – è l’avvocato Gian Luca Mignogna. Il legale a nome di tutta la Lazio rivendica oltre al merito sportivo anche quello «storico e socioculturale», alla memoria di quei ragazzi della Lazio di allora che lasciarono i campi di calcio per andare a morire su quelli di battaglia della Grande Guerra. Un sacrificio a onor del vero che compirono anche diversi giocatori del Genoa, società che quanto a valore storico e socioculturale è inattaccabile, trattandosi del club calcistico più antico d’Italia: fondato nel 1893, sette anni prima della Lazio".