De Cosmi, all. Allievi Elite Fascia B: "Keita sta emergendo alla grande, Tounkara seguirà le sue orme"

30.08.2014 12:30 di Andrea Centogambe Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
De Cosmi, all. Allievi Elite Fascia B: "Keita sta emergendo alla grande, Tounkara seguirà le sue orme"

Il tecnico degli Allievi Regionali Fascia B Elite, Roberto De Cosmi, è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste per presentare la stagione che verrà. "Adesso siamo ad Acquata del Tronto, nelle Marche. Stiamo svolgendo la preparazione con un gruppo sperimentale. Ci sono ragazzi che erano con noi anche lo scorso anno, più qualche nuovo innesto. Siamo ottimisti e lavoriamo per raccogliere il massimo. Abbiamo fatto un test ieri mattina con una rappresentativa della zona". Di seguito l'intervista completa. 

Mister, adesso è un allenatore professionista, si è laureato a Coverciano…

"È una cosa importante per me, per il lavoro che svolgo in una società così importante come la Lazio"..

Molti elementi che adesso sono in prima squadra li hai battezzati tu…

"È un percorso lungo quello dei ragazzi che partono dalle scuole calcio e arrivano alle giovanili. Penso soprattutto a Rozzi che a 6 anni era qui o Filippini a 9 anni. Poi ci sono casi particolari di giocatori che arrivano alla Lazio più avanti come Keita che sta emergendo alla grande. Il prossimo che proverà ad emergere sarà Tounkara. Anche con loro è stato importante il lavoro di maturazione personale e tattico degli allenatori delle giovanili".

Quanto cambiano i ruoli dei ragazzi quando arrivano alle giovanili? Ad esempio Elez arrivato come difensore e ora centrocampista…

"La nostra funzione è quella di mettere il ragazzo nelle condizioni migliori per fare il massimo. Dobbiamo essere abili a capire dove i ragazzi possono rendere al meglio, al di là dei moduli. Il settore giovanile deve essere un bacino importante per far crescere i ragazzi e per farli confrontare in tutta Europa".

Che ne pensi del vostro girone ?

"Il nostro girone è complesso: c’è tanta fisicità con diverse squadre di provincia. L'anno scorso hanno mostrato buone qualità. Io non amo parlare delle altre squadre, io guardo in casa mia e devo scoprire totalmente un gruppo. Quest’anno è un lavoro davvero diverso con una realtà nuova. Ma siamo ottimisti".

Quali differenze ci sono tra i settori giovanili italiani e quelli esteri?

"Mancano i centri di formazione che hanno le altre nazioni, il grande lavoro deve essere fatto dal settore giovanile. Dobbiamo preparare i ragazzi per la Primavera ma poi serve coraggio per fare esordire in prima squadra i diciassettenni, come fanno nel resto d’Europa. Il ragazzo deve aver modo di mettersi in gioco con i grandi una volta terminato il percorso di crescita con le giovanili e sono d’accordo con i vincoli che vogliono mettere anche nelle prime squadre".