ESCLUSIVA - Primavera, il parere degli ex: “Per la Lazio non è un fallimento, ma la chiusura di un ciclo”

22.05.2016 12:01 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori/Mara Perna - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Primavera, il parere degli ex: “Per la Lazio non è un fallimento, ma la chiusura di un ciclo”
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© foto di Federico Gaetano

Si è chiuso una settimana fa il campionato della Lazio Primavera. Fatale la sconfitta di Empoli nel primo turno play-off. Un risultato che, a otto anni di distanza dall’ultima volta, ha svegliato i biancocelesti dal sogno Final Eight, restituendo un epilogo in controtendenza con le ultime annate. Il cambio in panchina è stata soltanto l’ultima difficoltà di una strada da subito in salita. Ma quello appena concluso è un torneo da dimenticare o soltanto una stagione di transizione? La redazione de Lalaziosiamonoi.it ha chiesto un parere a chi la maglia della Primavera l’ha difesa negli ultimi anni e conosce bene il gruppo. L’occasione anche per riflettere sulla programmazione futura. Queste le due domande poste agli intervistati: a quali cause è riconducibile il fallimento della stagione appena conclusa? Da dove può e deve ripartire la Lazio in vista del prossimo anno?

COTTICELLI Antonio (portiere classe '97): “Non penso sia stata una stagione fallimentare. La squadra non era partita molto bene ad inizio campionato e ha avuto una reazione incredibile, macinando vittorie su vittorie. Insomma una reazione proprio da Lazio Primavera. È mancata solo un po’ di fortuna. I ragazzi come ogni anno hanno dato il cento per cento, dal più giovane al più grande”.

“Sicuramente deve ripartire dai punti fermi della squadra, aggregando loro i giovani al momento più pronti. Come ogni stagione, è sempre difficile all’inizio mettere insieme ragazzi d’età diversa, ma l’unione fa la forza ed è questa la caratteristica che più rispecchia il gruppo. Quindi niente paura, dal prossimo ritiro sono sicuro che torneremo a vedere la solita Lazio affamata e ambiziosa”.

DE ANGELIS Filippo (portiere classe '96): “Nella prima parte di stagione penso ci sia voluto un po’ troppo tempo a diventare una squadra. Quando ci sono riusciti poi sono iniziati ad arrivare gli infortuni, il vero problema dell'ultima parte di campionato. Alla fine c'era quasi un'intera formazione fuori per problemi fisici e questo è stato un grande handicap. Sicuramente anche il cambio di panchina, a poche giornate dalla fine, non ha aiutato”.

“Al di là della delusione di non essere arrivati alle finali, penso che ci siano comunque delle note positive sulle quali poter ripartire. Il gruppo dei ‘98 si è inserito bene ed è entrato nella mentalità del campionato Primavera. Sarà il punto di partenza per l'anno prossimo!”

FILIPPINI Lorenzo (difensore classe '95): “Credo sia stata una stagione di transizione. Sono arrivati tanti ragazzi giovani, dopo diverse annate ricche di successi c’era la possibilità che ciò potesse accadere. Il cambio di allenatore nell’ultima parte di stagione ha inciso tantissimo”.

“Sicuramente bisogna ripartire dai tanti ragazzi giovani che si sono già affacciati nel campionato Primavera, con l’aiuto dei più esperti. Un importante punto di partenza dovrà essere poi anche la scelta del nuovo tecnico. Sono sicuro che la Lazio non sbaglierà”.

ILARI Emiliano (difensore classe ’94): “A mio parere il fallimento di questa stagione è dovuto al fatto di aver cambiato quasi totalmente il gruppo. I ‘96 come Palombi e Murgia hanno provato, a suon di gol e giocate, a portare avanti questa squadra, ma come sappiamo tutti il calcio non è un gioco solitario. Gli altri ragazzi approdati in Primavera forse non erano tutti all'altezza di una formazione che in questi anni è sempre stata abituata a vincere”.

“La cosa principale che siamo riusciti a creare è la voglia di vincere e di lottare tutti insieme. Secondo me quest’anno è mancata e non dovrà accadere nuovamente la prossima stagione. Nei tre anni che ho passato a Formello per me non c’erano solo semplici compagni, ma dei fratelli cui ancora adesso sono legato moltissimo. Nelle poche partite che ho visto, tutto ciò invece non l'ho notato”.

SERPIERI Riccardo (difensore classe '94): “L’impressione che ho avuto io da fuori è che la squadra sia calata un po’ di livello. Forse la rosa della Lazio Primavera degli anni passati era troppo forte”.

“Per ripartire con il piglio giusto la società dovrà fare delle scelte tecniche corrette, a partire dalla panchina”.

SILVAGNI Lorenzo (difensore classe '95): “Penso che non sia stato un fallimento, ma una stagione buona per ripartire in vista del prossimo campionato. Quest'anno si è chiuso soltanto un ciclo vincente lungo ben cinque anni”.

“Bisogna ripartire dai giovani che hanno già fatto esperienza quest'anno nel campionato. Ma soprattutto da qualche acquisto. Tutte le squadre ormai sono infatti molto attive, anche a livello di settore giovanile, per provare a vincere tutto quello che si può a livello di Primavera”.

PEROCCHI Andrea (terzino classe '96): “Non penso che la stagione sia stata un fallimento. Credo piuttosto rappresenti la fine di un ciclo durato diversi anni”.

“Si deve ripartire dal settore giovanile. L’obiettivo dev’essere quello di far crescere i ragazzi al fine di farli arrivare pronti per una Primavera come quella della Lazio. Che è sempre stata una tra le più forti d'Italia”.

PATERNI Nico (terzino classe '95): “Non lo chiamerei fallimento: il calcio non può sempre essere fatto di gioie e trofei. Talvolta ci vuole anche una sconfitta per restare con i piedi per terra e ripartire più forti di prima. Quello che la Lazio sta cercando di costruire da diverso tempo è una famiglia. Io e i miei compagni abbiamo vinto tanto, quest'anno invece c’era un gruppo quasi tutto nuovo. Ma avranno il loro momento e le loro soddisfazioni, tempo al tempo”.

“Il prossimo anno si ripartirà sicuramente con la convinzione e la voglia da parte di ognuno di loro di far vedere come quest'anno sia stato solo un caso. Senza dubbio sarà già un gruppo solido, sono sicuro che ce la metteranno tutta per stupire e vincere. La Lazio ha sempre dimostrato di poterlo fare, quindi forza Lazio Primavera!”.

POLLACE Gianluca (terzino classe ’95): “Il motivo principale di una stagione non proprio brillante risiede nel fatto che il gruppo era completamente nuovo. I ’98 ci hanno messo un po’ di tempo per ambientarsi e capire i meccanismi di un nuovo campionato. I ritmi di gioco, nella Primavera, sono  molto differenti rispetto a quelli degli Allievi. Poi il cambio allenatore non ha di certo facilitato i ragazzi”.

“Bisogna ripartire a testa alta e con la voglia  di tornare in alto, dove noi abbiamo portato la Primavera in questi ultimi anni. Ho visto alcune partite e ci sono tanti ragazzi di qualità, sono un buon gruppo”.

PACE Lorenzo (centrocampista classe '95): “La Lazio Primavera di quest'anno è partita da zero. Oltre ad aver perso molti pezzi che l'anno scorso hanno trascinato la squadra e fatto la differenza, sono entrati a far parte della rosa molti ’98. Dagli Allievi alla Primavera è un bel salto, ci hanno messo un po’ di tempo ad ambientarsi ed è per questo che all’inizio tutta la squadra ha fatto fatica. Se avessero avuto subito l’atteggiamento delle ultime partite, magari ora si troverebbero a fare le Final Eight. Sono stati anche penalizzati dal cambio di allenatore. Sicuramente, se fosse rimasto Inzaghi, avrebbero avuto qualche possibilità in più di arrivare alle fasi finali. Cambiare tecnico in un momento tanto delicato della stagione non ha aiutato, anzi”.

“Il prossimo anno la Primavera dovrà ripartire sicuramente dai ‘97 fuori quota che la società deciderà di far rimanere. Dovranno essere loro a trascinare la squadra. La Lazio dovrà puntare anche su quei ‘98 che quest'anno hanno avuto più spazio. Infine i ragazzi del ‘99 dovranno essere bravi ad ambientarsi subito. Così la Primavera potrà tornare ad essere quella degli ultimi anni”.

MILANI Simone (attaccante classe ’96): “Purtroppo sono partiti male per vari motivi. Quest'anno, rispetto alla rosa della passata stagione, sono andati via diversi giocatori. Ma comunque la squadra si era ripresa e aveva fatto una grande risalita. Sfortunatamente il cambio d’allenatore si è fatto sentire e, a fine campionato, hanno trovato delle difficoltà”.

“Ritengo che per il prossimo anno, con qualche acquisto di prospettiva e qualche fuoriquota, la Lazio possa riprendersi quello che le spetta. Speriamo davvero ritorni la Primavera di due o tre anni fa”.