PRIMAVERA - Galletti a cresta alta, le Aquile volano basse: a Bari la seconda sconfitta consecutiva

Pubblicato ieri alle 13
01.02.2015 06:55 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Galletti a cresta alta, le Aquile volano basse: a Bari la seconda sconfitta consecutiva
© foto di Federico Gaetano

Nessun riscatto. Dopo la debacle casalinga contro il Napoli, la Lazio cade anche sul campo del Bari, tradita per una volta da Superman Guerrieri. I biancocelesti non perdevano due partite di seguito dalla stagione 2010/2011, quando Bollini e i suoi s'arresero a Siena e Roma. È stata cinica fino al midollo, la compagine pugliese, da oggi capolista del Girone C a quota 38 vista la clamorosa disfatta della Roma (0-5 contro il Catania). La sblocca nel primo tempo Leonetti, Castrovilli lo imita poco dopo approfittando dell'errore di piazzamento del portiere laziale. Gli Inzaghi boys sprecano occasioni a ripetizione nella prima frazione di gioco, prima di smarrirsi nella ripresa. 

CINISMO, QUESTO CONOSCIUTO - Il Bari è spietato, colpisce alla prima occasione utile. La Lazio spreca l'impossibile, colleziona occasioni e le ripone in un cassetto. È l'11esimo minuto quando i galletti alzano la cresta. A gonfiare la rete, nemmeno a dirlo, è bomber Leonetti. Guerrieri rinvia goffamente addosso a Rasak, il numero 9 s'avventa sul pallone e fredda il portiere biancoceleste. È l'esultanza numero 17 in campionato per il classe '94. Solo pochi minuti prima gli Inzaghi boys avevano sfiorato il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Le aquile reagiscono, si riversano in avanti senza dare l'impressione di aver accusato il colpo. Palombi per Murgia piazzato al limite dell'area, il controllo del numero 10 è difettoso. Ancora Lazio, Verkaj può battere a rete indisturbato. È un rigore in movimento, Lentini si ritrova il pallone tra le mani. Seconda offensiva del Bari, il raddoppio è servito. Castrovilli sorprende Guerrieri da calcio piazzato, la coscienza del numero 1 s'appesantisce ulteriormente. Adesso sì, che la Lazio barcolla.

LA REAZIONE CHE NON C'È - Tutti all'arrembaggio. La notizia del momentaneo vantaggio del Catania in quel di Trigoria, è una spinta in più per la truppa capitolina. I propositi però, rimangono sulla lista delle cose da fare. Inzaghi mischia le carte, Silvagni prende il posto di Milani. Al 60' il Bari si complica la vita. L'autore del secondo gol, Castrovilli, falcia da dietro Verkaj e si becca il rosso diretto. Piede premuto sull'acceleratore, corner per la Lazio. Borecki svetta e accorcia le distanze, ma la bandierina del guardalinee si alza: il pallone calciato dal Murgia ha oltrepassato la linea di fondo. È un fuoco di paglia, gli ingressi di Collarino e Rossi (al posto di Borecki e Verkaj) non cambiano il corso degli eventi. I padroni di casa gestiscono il match con calma olimpica, sfiorando il tris con il solito Leonetti. Al triplice fischio è 2 a 0, il Bari è il nuovo padrone del Girone C.