PRIMAVERA - La Lazio ribalta tutto e affonda il Latina: tre punti d'oro per avvicinare le Final Eight

Pubblicato ieri alle 16.40
14.02.2016 07:05 di Francesco Tringali   vedi letture
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - La Lazio ribalta tutto e affonda il Latina: tre punti d'oro per avvicinare le Final Eight

ROMA - La Lazio ribalta tutto e mette in cascina una vittoria preziosissima. Al 'Fersini, contro un buon Latina, un autogol di Germoni aveva sbarrato la strada alla Biancoceleste, illudendo i nerazzurri di un possibile colpaccio. I pontini tengono bene un'ora, poi affondano sotto i colpi di Sarac e Rossi. Un uno due micidiale che rovescia le sorti del match e permette a Inzaghi di continuare la scalata in classifica. Come nella gara contro l'Inter la sua Lazio si sveglia tardi, ma stavolta l'epilogo è dolcissimo. 

LE SCELTE - Inzaghi ripropone il 4-3-1-2 come all'andata, complice le assenze di Dovidio e Palombi. Allora Manoni scala sull'out destro di difesa, con Verkaj ad agire sulla trequarti. Niente spinta degli esterni, Inzaghi vuole scardinare il fortino pontino per vie centrali. Rossi Calì affilano le armi. Ghirotto affida a Di Nardo le chiavi dell'attacco pontino. 

PARI DIVERTENTE - Si parte quindici minuti dopo, Latina in colpevole ritardo. Poi si comincia a fare sul serio. Folorunsho scalda i guantoni di Loliva con un destro violento da fuori. La gara è divertente, ma vive di folate. Sbordone si mette in proprio e dopo una serpentina si presenta davanti a Matosevic. Destro troppo strozzato, niente da fare. La Lazio si affida ai lanci lunghi per servire i suoi due totem offensivi, scelta che sembra pagare al minuto diciassette. Rossi resiste alla carica di due avversari, punta la porta di Loliva ma spara alto. Calì invocava il pallone, ma la voglia di tornare al gol dell'attaccante viterbese ha avuto la meglio. Il Latina ringrazia. Alla mezz'ora il ritmo cala, le squadre si fanno guardinghe. Lo spettacolo ne risente. La Lazio ci prova in tutti i modi, Folorunsho interpreta bene le due fasi, Manoni e Calì sciupano. L'esterno prova a riscrivere il copione con un colpo di testa troppo angolato per inquadrare la porta. L'ex Roma lo imita non trovando il tempo della conclusione da pochi passi. 0-0 e tutti a riposo. 

CHE PARTITA! - Chi di autogol ferisce, di autogol perisce. Così come a Crotone a sbloccare il match è un'autorete, ma stavolta a sbagliare porta è Germoni. Che in avvio di ripresa si vede carambolare addosso il pallone dopo un'uscita a vuoto di Matosevic. Lazio gelata, il Latina passa e prende coraggio. Sul successivo corner, Di Nardo svetta più in alto di tutti e va a pochi passi dal raddoppio. La partita si infiamma in un attimo, poco dopo arriva la reazione biancoceleste. Batti e ribatti in area, la palla arriva sui piedi di Manoni: è un rigore in movimento, finisce alto però. Le occasioni si susseguono, da una parte e dall'altra: alla punizione al veleno di Murgia, segue una nitidissima chance per Sbordone. Stavolta Matosevic si supera. La Lazio attacca con tutti i suoi elementi, è un continuo tiro al bersaglio alla porta difesa da Loliva. Allora Sarac attiva il mirino e libera il destro potente e angolato. Tiro da dieci punti per l'austriaco e pareggio Lazio. Ora la squadra di Inzaghi ci crede e spinge sull'acceleratore. Rossi riceva palla spalle alla porta, uno sguardo all'angolino e sfera in buca d'angolo. Delirio Lazio, che capovolge una partita e approfitta del pari nella sfida tra Pescara e Crotone e del passo falso dell'Empoli. Se le dirette avversarie per i playoff delle Final Eight rallentano, la Biancoceleste mette il turbo. Ora il quarto posto è distante solo un punto.