PRIMAVERA - Oikonomidis: "Alla Lazio sto realizzando il mio sogno! Vogliamo Scudetto e Coppa Italia"

27.11.2014 14:43 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Oikonomidis: "Alla Lazio sto realizzando il mio sogno! Vogliamo Scudetto e Coppa Italia"

Christopher Oikonomidis non ha intenzione di fermarsi. Il tornante australiano è l'autentica arma in più della Primavera di Simone Inzaghi. Il classe '95, al secondo anno in biancoceleste, ha attualmente all'attivo ben otto gol, compreso quello decisivo nella finale di Supercoppa contro il Chievo. Oikonomidis ha parlato oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 raccontando le sue sensazioni in vista del match di sabato contro l'Avellino, ecco le sue parole:

Si scrive Oikonomidis o Ikonomidis?
"In Italia con la O, mentre in Australia con la I".

Il prossimo avversario in campionato sarà l'Avellino...
"Siamo pronti, stiamo lavorando bene e siamo sicuri di portare a casa i tre punti. Inizialmente c'era qualche piccolo problema, ma adesso va tutto bene. Vogliamo migliorare, siamo un gruppo di amici. Contro l'Avellino non sarà semplice. Giocano su un campo sintetico, ma se ci mettiamo bene dietro e facciamo il nostro gioco, arriveranno i gol e la vittoria".

Quanto conta uno spogliatoio unito?
"Importante è fare gruppo il prima possibile. All'inizio dovevamo conoscerci visti i tanti ragazzi nuovi. Adesso siamo tutti amici e questo si vede sia dentro che fuori dal campo".

Com'è stato l'arrivo alla Lazio?
"Mi sono trovato benissimo, mi hanno accolto tutti alla grande anche fuori dal campo".

Che ricordi hai della finale di Supercoppa italiana con il Chievo?
"E' stata una serata incredibile, è bellissimo vincere per la Lazio e per questa gente. Quando ho visto il cross di Tounkara, mi sono solo detto che dovevo far gol. Poi Mattia, Silvagni e Guerrieri ci hanno salvato".

Final Eight, c'è qualche rammarico per la semifinale dello scorso anno persa con il Torino?
"Non ci pensiamo più. Pensiamo a vincere, vogliamo la Coppa Italia e lo Scudetto. Noi pensiamo a fare le cose per bene, ora i gol e i risultati arrivano".

Come va con i '97?
"Bene. Stanno imparando alla grande e si stanno inserendo bene. Sono cresciuti tanto tecnicamente e stanno prendendo confidenza. Devono essere tutti pronti per giocare subito".

Come va con Inzaghi?
"Ci tartassa (ride, ndr). In allenamento lui fa sempre una parte tecnica, poi la tattica e alla fine la partitella. Inzaghi è molto importante per noi. Ci tiene tutti sulla corda, dobbiamo essere tutti pronti ad entrare. Tutti noi vogliamo fare del nostro meglio per la squadra".

Come va con gli stranieri arrivati quest'anno?
"Stanno andando bene. Prce ha imparato l'italiano in tre settimane, non so come ha fatto (ride, ndr). Non è facile venire a giocare in Italia" .

Per te come è stato l'impatto con l'Italia?
"Difficile all'inizio perché non parlavo una parola d'italiano, ora va bene. Non pensavo fosse un calcio così tattico, ma ora mi ci sono abituato".

Dove hai tirato i primi calci al pallone?
"Ho iniziato quando avevo tre anni e a Sidney ho detto a mia madre che avrei fatto il calciatore in Italia. Sto realizzando il mio sogno. Sono 23 ore di viaggio, mi mancano la famiglia e gli amici. Ogni mattina parlo su Skype con la mia famiglia. A Roma, però, mi trovo bene, ho tanti amici".

Come va la tua crescita?
"Sono contento, sto imparando tanto con Inzaghi. Ad Auronzo ho imparato tanto da Pioli e dai miei compagni della prima squadra, soprattutto da Ledesma".

Il tuo ruolo preferito?
"Il mio preferito è quello di trequartista, ma non mi dà problemi giocare esterno".

Come va con la Nazionale australiana?
"Per me è importantissimo farne parte. Vogliamo crescere come Paese. È un onore indossare quella maglia".

Quali sono le differenze tra calcio australiano e italiano?
"In Italia c'è più tecnica e tattica, mentre in Australia il calcio è molto fisico. Tutti pesano circa 85 kg. Tanti giocatori vengono in Europa per crescere. Stiamo migliorando come Nazionale".

Italia-Australia del 2006?
"Me la ricordo. Il giorno più triste della mia vita. Abbiamo giocato benissimo fino al 90' quando segnò Totti. Avevamo calciatori fantastici come Kewell e Viduka".

A chi ti ispiri?
"
Candreva è un esempio da seguire. Ha corsa, qualità, tecnica, insomma ha tutto".

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