PRIMAVERA - Rossi: "Indossare la maglia della Lazio mi fa venire i brividi. Sogno di eguagliare il record di Simone Inzaghi"

20.11.2014 14:52 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
PRIMAVERA - Rossi: "Indossare la maglia della Lazio mi fa venire i brividi. Sogno di eguagliare il record di Simone Inzaghi"
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© foto di Federico Gaetano

Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, torna anche il campionato Primavera. La Lazio di Simone Inzaghi volerà a Palermo per sfidare la compagine rosanero. Per parlare del match, ma soprattutto del momento della squadra, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 è intervenuto Alessandro Rossi. L'attaccante, classe '97, è al suo primo anno in Primavera ed il suo inserimento si sta rivelando più facile del previsto grazie al grande spogliatoio biancoceleste. La punta si è raccontato a 360 gradi, ecco le sue parole:

"Per me è un onore essere qui e ringrazio tutti i tifosi della Lazio. Sono onorato di fare parte della Primavera dove ho la possibilità di essere allenato da un ex grande attaccante come Simone Inzaghi. Lui mi sta aiutando tanto, nei movimenti e nell'insegnarmi cosa deve fare una punta".

Difficoltà nel passaggio dagli Allievi alla Primavera?
"Ce ne sono soprattutto all'inizio. Si sta appianando, ma un po' si sente. Abbiamo un grande gruppo unito che ci sta aiutando. Ci dicono dove hanno sbagliato loro e noi faremo lo stesso il prossimo anno. Per me è una grande soddisfazione indossare la maglia della squadra del mio cuore. Quando scendo in campo ho i brividi. Il calcio è la mia vita"

Come sei arrivato alla Lazio?
"Sono arrivato dal Pianoscarano, una squadra di Viterbo. Potevo andare alla Roma, ma ho scelto la Lazio. Ho fatto tre mesi di prova e poi mi hanno confermato. Sono arrivato che ero tesissimo, ma i miei compagni mi hanno aiutato".

I tuoi genitori?
"Fanno tantissimi sacrifici, ma quando sono speciali come mia madre che ha fatto avanti e indietro da Viterbo va benissimo. A 17 anni è pesante fare i sacrifici e rinunciare a fare quello che fanno i miei coetanei, ma vengo ripagato quando entro in campo". 

Obiettivi?
"Togliermi più soddisfazioni possibili e arrivare un giorno a giocare all'Olimpico. Se non dovessi riuscirci sarei comunque felice di essermi sacrificato per il mio sogno. Poi mi piacerebbe eguagliare il record di Inzaghi (quattro gol in una partita di Champions, ndr), ma sarà molto difficile (ride, ndr)"

Il giro di campo all'Olimpico per festeggiare la Supercoppa?

"Fantastico. Sono arrivato a casa e non riuscivo a dormire"

Vieni da una famiglia di sportivi
"Arrivo da una famiglia di cestisti. Mia madre giocava in Serie A di basket e mio nonno in Nazionale. Da piccolo ho giocato a rugby e basket, ma alla fine ho scelto il calcio"

Final eight lo scorso anno?
"Quando si è fatto male Fiore ero dispiaciuto. Ero con un mio amico che mi ripeteva che avrebbero chiamato me. Poco dopo è arrivata quella chiamata e non potevo crederci. Ho fatto sette esami in un'ora e sono volato a Sant'Arcangelo senza dormire la notte. È stato bellissimo, peccato sia avvenuto sulle 'spalle di un mio compagno'. Lo scorso anno ho avuto due grandi infortuni e mi sono dovuto operare. È pesante e non riesco ad esultare per l'infortunio di un mio compagno anche se dovesse aprirmi un'opportunità. Appena ho visto Fiore ho capito cosa era successo e gli ho mandato subito un messaggio. So cosa ha provato. Noi siamo tutti fratelli e per questo da tre anni vinciamo tutto. Quando uno ha un problema gli altri 25 sono pronti ad aiutarlo".

Come sta la squadra in vista del Palermo?
"Noi stiamo bene. Loro sono partiti male come noi, ma si stanno riprendendo e sono una grande squadra. Noi vogliamo solo vincere per riprendere la Roma, non possono essere primi"

Derby?
"Non vedevo l'ora di entrare, poi c'è stato l'infortunio di Murgia. Vorrei rigiocarlo come la finale di Coppa Italia. Sono due emozioni fantastiche ed immagino che si prova a giocare dall'inizio"

Inzaghi?
"Un grande allenatore, vorrei fare la sua carriera e provare ad eguagliare il suo record. Ci dà tantissimi consigli che ci fanno crescere, peccato per lo scorso anno visto che per gli infortuni sono stato con lui solo un mese, avrei fatto il titolare. C'è tutto il tempo".

 

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