Tounkara e l'idolo Balotelli, predestinati dalla nascita

07.06.2014 08:44 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Rico Fanti - Lalaziosiamonoi.it
Tounkara e l'idolo Balotelli, predestinati dalla nascita
© foto di Federico Gaetano

Il 45 sulle spalle e il fiuto del gol nel sangue. Mario Balotelli e Mamadou Tounkara, profili simili e abitudini comuni: dalla passione per i social network allo spirito di gruppo, i due attaccanti prodigio amano essere protagonisti anche fuori dal rettangolo di gioco e non lo hanno mai nascosto.
Il primo è in Brasile e nel prossimo mese proverà a far innamorare di sé - per la prima volta - un'intera nazione. Il secondo si appresta a scendere in campo contro il Torino per cercare di conquistare la terza finale Primavera in tre anni. Che i due fossero predestinati lo si era intuito presto: entrambi erano ancora allievi quando conquistavano il primo Scudetto, Supermario nel 2007 e Tounkara lo scorso anno. Non è un caso che il giovane attaccante spagnolo di origine senegalese venga chiamato "le petit Balotelli": fame di gol e quel viso da bambino a metà tra la sfrontatezza di chi sogna in grande e l'umiltà di chi sa aspettare il momento giusto per emergere.  É maturato tanto nell'ultima stagione Tounkara e come riportato nell'edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport tanti sarebbero i fattori che ne avrebbero determinato la crescita. Dall'infortunio rimediato al ginocchio che lo ha costretto a rinunciare al Torneo di Viareggio fino al definitivo salto di qualità che ha visto protagonista il suo grande amico Keita, volato in prima squadra. Mamadou sogna un futuro simile tanto che, anche per lui, sembra sia già stato programmato il percorso di avvicinamento alla Lazio dei grandi: a luglio sarà aggregato al ritiro di Auronzo di Cadore e fino a gennaio farà la spola tra Primavera e prima squadra. Poi, da inizio 2015, contratto permettendo - con una tabella di marcia rispettata alla perfezione - si apriranno per lui le porte della serie A, assaporata quest'anno solamente all'ultima giornata. Per il momento i sogni vanno accantonati, c'è un presente chiamato Torino da domare. Tutta la Lazio si affida ai colpi di Tounkara, le petit Balotelli col 45 sulle spalle e un avvenire roseo all'orizzonte.