UNDER 17 - Santoni, Miceli e Spiezio commentano la stagione: “Importante chiuderla così”

26.04.2016 14:05 di Gabriele Candelori Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it
UNDER 17 - Santoni, Miceli e Spiezio commentano la stagione: “Importante chiuderla così”

È tempo di bilanci per la Lazio Under 17. Con la vittoria sul Carpi, si è conclusa la stagione dei biancocelesti. Un’annata difficile visto il nono posto finale, ma terminata con orgoglio grazie a due successi consecutivi. Al di là dei risultati deludenti, ci sono comunque alcuni motivi per sorridere. Li hanno raccontati, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, il tecnico Michele Santoni e due tra i protagonisti del campionato: il capitano Alessio Miceli e il difensore Gianmarco Spiezio, reduce dall’esordio nel derby Primavera.

Michele Santoni: “Spiezio è la più grande soddisfazione del fine settimana. Non sono qui soltanto per far vincere la Lazio, la priorità è che i ragazzi riescano a fare un passo successivo. La classifica finale non può far piacere, ma lo sapevamo dall’inizio. Era un anno di rifondazione e abbiamo posto le basi per il futuro. Lo dimostrano ragazzi come Armini che si allenano con le categorie superiori. Noi abbiamo fatto un po’ più fatica, avendo investito molto proprio su dei 2000 validi in prospettiva Primavera”. La Lazio è stata inserita nel girone con le formazioni del nord: “Da allenatore ed educatore sono felice di aver fatto questo campionato per dare uno scossone. Meglio una stagione così che sentirsi forti in un girone considerato più abbordabile come quello meridionale. Per noi il gruppo B è stato più stimolante: non siamo ancora ai livelli di Milan e Inter, ma neanche così lontani. Ogni squadra i punti contro di noi se li è sudati e anche nei tornei abbiamo ben figurato”. Santoni ha parlato poi del capitano Alessio Miceli: “È stato un punto di riferimento, partendo sempre da titolare. È un professionista ed il ragazzo che ogni allenatore vorrebbe avere. Nella sua carriera sono convinto che non farà il trequartista, ma per la sua crescita è giusto che giochi lì. Deve soltanto dare più sicurezza in fase di possesso, non prendendo alcuni rischi. Per me è un onore allenare ragazzi del genere, ho dovuto obbligarlo a rimanere a casa per non allenarsi. Io guardo certamente al futuro, ma bisogna mettersi nei panni anche del ’99. Non si auguravano questo campionato e bisognava mantenerli concentrati e motivati ogni allenamento. In questo lui mi ha aiutato davvero molto. A Roma le pressioni sono tante, riuscire a mantenere l’intensità d’allenamento giusta non è stato semplice. Rimangono sempre ragazzi che si ritrovano a confrontarsi con articoli, messaggi e commenti. Micio è stato davvero un fattore di stabilità”.

Alessio Miceli: “Sono da dieci anni nel settore giovanile della Lazio. Domenica ho siglato l’undicesimo gol, ma sono contento soprattutto per la vittoria della squadra. Non abbiamo fatto un ottimo campionato, però siamo riusciti a chiudere in bellezza. A livello personale anche con i Giovanissimi Facia B Elite avevo raggiunto la doppia cifra. La Nazionale? Manca però arriverà. Spero la Primavera possa aiutarmi in questo”. Miceli ha poi spaziato su diversi argomenti: “Di rigori in stagione ne ho tirati tre e sbagliato solo uno. Abbiamo un ottimo rapporto anche con i giocatori della Roma come Davide Frattesi e Pellegrini. Siamo rivali in campo, ma amici fuori”. Infine sugli infortuni e gli idoli: “Nei Giovanissimi Nazionali mi sono fatto male nel derby. Dovevo restare fermo quattro mesi, ma ho lavorato duro e sono rientrato in due. Mi ispiro a Murgia in Primavera e a capitan Biglia in prima squadra”.

Gianmarco Spiezio: “Anche io indosso questa maglia da dieci anni. Giocare il derby è stata un’emozione forte, da romano non è stato facile in settimana scaricare la tensione. Non ero abituato a tanta gente, ma in campo non te ne rendi conto. Con fortuna e concentrazione è andata bene. Mi hanno detto di stare tranquillo perché credevano molto in me”. Il classe ’99 ha giocato domenica anche con l’Under 17: “Un po’ di stanchezza è normale ci fosse, ma il calcio è bello anche per questo. Quando si scende in campo si è sempre contenti. Come caratteristiche a volte sono più un terzino di spinta altre più difensivo. Miceli? È molto più forte, quindi la fascia da capitano la merita lui (ride, ndr). In Primavera ci si gioca tanto, ma fuori dal campo siamo tutti amici. Nello spogliatoio invece si parla italiano, ma il mister riesce a dialogare bene anche in inglese con gli stranieri. Personalmente ammiro il capitano Mattia, mentre in prima squadra Klose”.