Top & Flop di Lazio-Udinese - Dedicato a te, Edy Reja

28.11.2012 10:15 di Luca Capriotti Twitter:    vedi letture
Fonte: Luca Capriotti /Lalaziosiamonoi
Top & Flop di Lazio-Udinese - Dedicato a te, Edy Reja

C’era nell’aria quel senso di rassegnazione. Arrivano loro. Che ogni anno sono la sorpresa del campionato, che quest’anno è un po’ meno sorpresa e un po’ più n’accozzaglia di giocatori improbabili che tentano cucchiai improbabili, protetti da un rigido anonimato al loro arrivo, la vecchietta che li vede passare alla stazione mormora un oggesummio e si fa un segno della croce, e sono decisi a restarci. Arriva l’Udinese e ripensi a quanta bile t’ha fatto ingoià, che ogni anno alla fine gira che te rigira ti passava vicino Guidolin, ti faceva na benedizione a metà tra il pianto comunque, che di piange c’è sempre bisogno, e il parroco alla festa del santo patrono, e ogni anno in Champions c’annavano loro, ad agosto si presentavano sempre con l’anonimo appena arrivato di turno, oggessummio con segno della croce, che si accontenteva pure della speciale notorietà degli stron@@ e l’Udinese era fuori. Quest’anno per provocare nel già provato tifoso laziale un surplus di bile s’erano fatti pure buttà fuori dall’Europa League. Insomma arriva con la solita aria strafottente la Cenerentola del campionato. La solita sorpresa del campionato. Volevano sorprende. E l’avemo sorpresi.

TOP

MIRO - La visione di questo cartone animato è fortemente sconsigliato ai negozianti di scarpe, ai tifosi della Roma e a chi intende fermamente sposarlo. La scelta dell’unico vero e degno marito di Klose avverrà per insindacabile scelta di una scarpina di cristallo. Tò, che peccato. Me calza alla perfezione. Miro, arrivo.
Miro2 – La difesa dell’Udinese decide di concedere 30 metri di spazio all’unico bomber di questo campionato che c’ha talmente tanto rodimento accumulato da decenni di freddure indecenti come Ah sei un po’ polacco? Il popolo delle polacchine? (Eheheh ridacchia la vecchietta suddetta mentre sgrana il rosario) e riferimenti politico-religiosi ah sei un po’ polacco? Santo subito il papa! (Segno della croce multiplo carpiato) che c’ha tempo di involarsi, fondere in una sola anima la freddezza teutonica e la santità polacca, pregare in 7 santuari mariani, convertire le folle, riacchiappà la pecorella smarrita, guardare il guardalinee, convertire il guardalinee, martirizzare il guardalinee, e ovviamente battere Brkic. Non te la prende, gigante dal nome impronunciabile. Non ce l’ha co te. Cosi fa con tutti.

Profetao – Dopo aver accumulato apparizioni pubbliche in abiti sempre più dimessi in ballo sfrenato sul limite sottile tra “si veste come faceva mio marito 50 anni fa paceall’animasua” (segno della croce doppio pe l’anima pia e la santità che si addice al Profeta), e “vincere il premio eleganza di Boggi, lo stai facendo nel modo sbagliato”, il Profeta entra. Guarda la porta. Si commosse, e disse: ti siano rimessi i tuoi molti peccati, a Brkic, che di peccati e rigori parati ce ne aveva molti. E poi si formò la barriera, andò sul pallone e disse: Chi è senza peccato scagli la prima pietra (momento di fomento della vecchietta, triplice segno della croce difficoltà massima). E BOOOM. L’ha scagliata. Se fosse stato Pirlo Caressa si sarebbe sbrodolato addosso a furia di ripetere la Maledetta la Maledetta. L’ha fatta il Profeta: la Benedetta.

Ciani(mal) – Tocca il punto più alto del completo strapotere fisico quando un esterno qualsiasi di quelli malesiani/brasiliani barra corrono nsaccco che l’Udinese compra nel segreto intento di farsi un esercito e conquistare il mondo e la vecchietta ogggesummio Hey Pozzo Che cosa facciamo stasera? Quello che facciamo tutte le sere: tentare di conquistare il mondo, insomma uno di questi esterni qua prova a saltarlo. E gli sbatte  addosso. La denotazione si sente fino al sultanato del Brunei. La terra trema. Ciani è immoto. L’esterno si aggiunge alla lunga lista di acquisti dell’Udinese dispersi in mare. L’ha avvistato che rimbalzava a forma di tornado dalle parti della Tasmania, dando a Cristina d’Avena il pretesto per inondare i bambini di una nuova improbabile sigla: Sei il diavoletto della Tazmanial'unico vero e identico Taz. Sempre affamato mangi per cento (Cana si alza dalla panchina),  fai ostruzione appena puoi.Non stai mai fermo per un momento sei più grosso anche del vento. Taz -Taz -TazCiani. Taz -Taz -TazCiani. La vecchietta sviene.

9 tifosi friulani – Al gran ballo di Miro Klose ci sono anche loro. Lady Tremaine: E per ordine del Re, ogni fanciulla in età da marito dovrà intervenire! Vecchietta di Udine: Allora è per me! Vecchietta 2: Io sono così da marito! Capriottirentola: Ma allora potrò venirci anch'io! Vecchietta 1: Ah! Ce la vedi lei a ballare col Principe Miro? Vecchietta 2:  "Vostra altezza mi onora... vi dispiace reggermi la scopa?" Ah, ah, ah!”. Embè. Che volete ao. Non so messaggi subliminali (segno della croce in coro), so un tipo pulito!

Il Principe Miro: Cosa c'è?
Cenerentola: È mezzanotte.
Il Principe: Sì. Sì, lo so, ho appena sfondato l’Udinese. Ma perché?
Cenerentola: Addìo.
Il Principe: Oh no, vi prego. Non potete andar via ora, voglio fa il quarto!
Cenerentola: Oh, ma devo andare. Vi prego, devo...
Il Principe: Ma perché?
Cenerentola: Beh..vedete..oh, il Principe. Non ho neanche conosciuto il Principe.
Il Principe: Il Principe? Come, non sapevate che...? [l'orologio suona di nuovo]
Cenerentola: Addìo! [corre via]
Il Principe: No, vi prego! Aspettate! Non so neanche il vostro nome! Quando potrò rivedervi? Vi prego, aspettate!...
Ecco, per voi che noncredete, l’inizio della nostra storia d’amore con Miro.

FLOP

LEDE – Allora. Già il fatto che un arbitro dalla faccia improbabile, miglior fischietto del circolo Rosario&Vecchiette Oranti.com  t’ha dato un rigore dopo 10 minuti ti fa capire quanto la sorte sia propizia, e che l’Udinese quest’anno ha meri propositi di pascolare sconosciuti in zone sconosciute di classifica. Io mi giro. Bernardini vicino a me prega con la vecchietta friulana. Quella dietro di me non guarda. Gli altri guardano morbosi. Va Ledesma, e c’ha quella faccia che dice. A me la scarpina de cristallo nun m’entra. Maicosuel je mormora. Ao faglie er cucchiaio: è bello. E davanti c’hai il portiere dal nome con 16 consonanti, nella miglior tradizione friulana straniero di un paese straniero improbabile, nella miglior tradizione alto 6 metri e co otto facce sputanti fiamme e topolini di Cenerentola. Che me sa che un rigore non je l’hanno manco spiegato. E si vede che certe cose no, non vanno spiegate. Je l’ha parato. E la santità del cuppolone vacillò de brutto. Un po’ come lo scafoide, che me sa che è quell’osso che te spacchi se prendi a pugni il metallo dietro di te. Lede. Lo scafoide te ringrazia.

Emerson – Il redivivo centrocampista giallorosso, er Puma de noantri, con acciacchetti annessi, in un ruolo sinceramente ingenerosamente lontano dalla porta e dalla vita sulla terra, ciondola di qua e di la per un tempo. La moglie twitta: “Ederson centrocampista difensivo? Mah”. Mah. Ci uniamo accorati. Non perplessità, ma opere di Hernanes.

Marchetti – Annoiato da lunga e forzata inattività, quando il parroco fa entrare Ranegie perfino la vecchietta si lascia sfuggire n’amara risata, di quelle che ti gelano il sangue e dicono: de cose sfigate ne ho viste tante, ma sta specie di giocatore le supera tutte, il buon Marchetti non subisce nulla. L’unica occasione friulana è una punizione di Di Natale sulla traversa, che manco la fatica di respingerla. Poi, dalla stessa mattonella, Di Natale ce riprova.

Nel frattempo, a casa PRANDELLI.
AMOREEE, POSSO LEVARE CENERENTOLA??? DAI. CAMBIO SOLO PER UN ATTIMO.
Punizione di Di Natale, e Marchetti devia come può, colpo di testa altoooo! Si salva la Lazio.
Telecomando a Prandelli, e se rimbecillimo.

Lorik – Petkovic fa uscire Ledesma per non rischiare un giallo indigesto. Tanto ci pensa Lorik.
Lorik 2 – V’è piaciuta la favoletta? Mbeh, mo la racconto io. C’era na volta un friulano senza nperone…
Lorik 3 – Al suo ingresso. Esplosioni ormonali. La vecchietta si sistema la dentiera e ravviva la capigliatura. Kozak può finalmente tirare fuori la play. Di Natale chiede il cambio.
Al suo ingresso – Emigrazione straniera da Udine in forte aumento.
Al suo ingresso – Brkic compra na vocale.
Al suo ingresso – Basta infortunato ringrazia il cielo.
Al suo ingresso – La vecchietta si sente donna.
Al suo ingresso – Ah bello, nun te basta er rosario.
Al suo ingresso – Ne sbraca uno per fa capi l’antifona.
Al suo ingresso – Cresce la fede nelle chieste più lontane.
Al suo ingresso – Convertitevi, e credete al piede a martello.
Al suo ingresso – L’arbitro deglutisce.
Al suo ingresso – Romoletto ringraziaddio di aver cambiato squadra.
Al suo ingresso – Embè, mo mischiamo le squadre no?
Al suo ingresso – Guidolin lo capisce: è finita.
Al suo ingresso – Guidolin lo capisce: non facciamo prigionieri.
Al suo ingresso – Tacchetti. Scatenate l’inferno.
Al suo ingresso – A casa Prandelli. Cambi caro? Non mi piacciono le scene di sangue.

MENZIONE SPECIALE TOP
Bentornato, Diaki.
Menzione Speciale Flop
Domanda in conferenza: “A che punto siamo con la fame?”. Petkorisposta raccapricciante: “I miei hanno mangiato la pasta”. Cana non ci sta: Io pure Armero.

I sogni son desideri di voracità| Nel sonno non hai pensieri | Li esprimi con golosità| Se hai fede chissà che un giorno | l’Udinese non scaglierà | Tu sogna e spera fermamente | Dimentica il presente | E il sogno Lorik mangeràààà.

Top&Flop di Mercoledi. Come se fosse Champions. Co questi che ce l'hanno sempre soffiata. Un pensiero speciale a chi sti bianconeri non je so mai annati giu, a chi ogni volta un travaso di bile, a chi Guidolin je tira le freccette alla foto e Di Natale non lo può vedere. A chi è di quelle parti, e s’è stufato di sentire dir, ma lassù la piazza è tranquilla, mica è come Roma. A te. Che sei il mio grande catenaccio e il catenaccio grande. A te che sei, raddoppio dei giorni miei, pressing dei giorni miei. A te zio Edy. Per te. L’avemo sfonnati per te.

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