ESCLUSIVA - L'addio di Milani: "Indossare questa maglia è stato un onore! Gentiletti? Un grande uomo"

Pubblicato il 28/06 ore 11:15
28.06.2015 07:30 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - L'addio di Milani: "Indossare questa maglia è stato un onore! Gentiletti? Un grande uomo"

Un ultrà in campo, un aquilotto che s'è tatuato sulla pelle la data del 26 maggio. Simone Milani indossa i colori che ama, per lui la Lazio è più di una squadra. L'attaccante classe '96 della Primavera è reduce da una stagione a dir poco travagliata, poco meno di un anno fa veniva coinvolto in un terribile incidente stradale. Non è stato facile tornare sul manto erboso, ma Simone ha scelto il momento migliore per farlo. Nell'epica partita dei play off contro il Palermo si è procurato il rigore dell'1-1 e ha calciato l'angolo da cui è nato il 2-2 firmato Rossi. La redazione de Lalaziosiamonoi.it lo ha intervistato per ripercorrere l'annata appena trascorsa, per parlare di futuro e molto altro. 

La stagione si è chiusa con la finale Scudetto persa ai rigori contro il Torino, sei deluso per non aver vinto o c'è comunque soddisfazione per lo straordinario percorso fatto?

"Sono deluso perché questo è stato il mio ultimo anno di Lazio e finire con una sconfitta ti lascia veramente l'amaro in bocca. Ma sono veramente soddisfatto del percorso fatto dalla squadra".

Inzaghi ha ripetuto spesso che questa squadra è andata oltre ogni aspettativa, voi ragazzi invece che stagione vi aspettavate di fare?

"A inizio stagione non ero in campo a causa dell'incidente stradale. Abbiamo avuto delle difficoltà e non pensavamo di finire così la stagione, quindi è stata un'annata straordinaria".

Che allenatore è Inzaghi? 

"Inzaghi è una grande persona, non solo un grande allenatore. Fuori dal campo ci ha cresciuti prima come uomini e poi come giocatori, soprattutto a me".

Per te è stata una stagione tutt'altro che semplice, dopo l'incidente stradale sei rimasto lontano dal campo per molti mesi. Quanto è stato difficile il periodo di recupero? "L'incidente mi ha penalizzato molto ma comunque sono riuscito grazie all'Isokinetic e al dottor Morelli a riprendermi al 100%. È stato difficile ma ce l'ho fatta e ora sono pronto a giocarmi le mie chance".

Durante la riabilitazione hai avuto modo di conoscere Gentiletti, che ragazzo è? Ti ha dato qualche consiglio?

"Gentiletti è un grande uomo, mi ha riempito di consigli e aver fatto riabilitazione con lui è stato un onore. Mi ha trasmesso serietà e determinazione, devo ringraziarlo".

Chi è il giocatore della prima squadra a cui sei più affezionato? E in Primavera con chi hai legato di più?

"In prima squadra Danilo Cataldi. Ogni volta, finiti gli allenamenti, ci fermavamo a parlare per ore. Colgo l'occasione per fargli un in bocca al lupo perché se lo merita. In Primavera la persona con cui ho legato di più è Gianluca Pollace, che mi è stato molto vicino soprattutto nel periodo dell'incidente".

Che idea ti sei fatto di Stefano Pioli?

"Pioli è un grande allenatore, a inizio stagione già tutti ne parlavano bene. Io non ho avuto modo di allenarmi con lui, ma posso dire che nessuno pensava che la Lazio finisse terza e arrivasse in finale di Coppa Italia".

La Primavera ai raggi X: chi è il più 'coatto' della squadra?

"Il più 'coatto' della squadra sono io, ma anche Pollace non scherza!".

Il più bravo a scuola? 

"Siamo tutti bravi... (ride, ndr)".  

Quello che si veste meglio?

"Ci vestamo tutti bene... quasi tutti".

Quello che in discoteca ci prova con tutte?

"Non c'è, quando facciamo una serata ci divertiamo tra di noi".

Quello che mangia di più?

"Pace".

Il più fissato con la cura del fisico?

"Murgia".

Cosa c'è nel futuro di Simone Milani? Un tuo post su Facebook di alcuni giorni fa sembra far capire che non continuerai alla Lazio. Ti aspettavi un comportamento diverso da parte della società? 

"Non so ancora che farò, sicuramente andrò via dalla Lazio. Mi aspettavo magari un interesse da parte della società, visto anche il brutto incidente che ho avuto. Un consiglio lo avrei accettato".

Che rapporto hai con i tifosi della Lazio? E cos'è per te la Lazio?

"Il legame che ho con i tifosi è bellissimo perché so cosa vuol dire indossare questa maglia e quindi in tutte le partite cerco di dare il massimo. Ogni tifoso darebbe la vita per indossarla, io lo faccio giocando anche per loro. La Lazio è una società importante, sono stato onorato di indossare questa maglia. Spero un giorno di ritornare in questa società perché la Lazio è la mia prima famiglia. Sono stato qui otto anni e non voglio lasciarla con una sconfitta, per di più nella finale Scudetto. Spero sia solo un arrivederci".