Il 'Bosco delle Fragole' si tinge di biancoceleste: in centinaia per il Giuliano Fiorini Day

Ci sono uomini che fanno la storia, ce ne sono altri che scrivono il lieto fine. A distanza di 10 anni dalla prematura scomparsa, il popolo biancoceleste ricorda colui il quale prese per mano la Lazio nel momento più buio. Giuliano Fiorini, man of the match di quel 21 giugno 1987 e da quel dì, pietra miliare della biancoceleste. Nella suggestiva cornice del 'Bosco delle Fragole', in tantissimi hanno voluto omaggiare la memoria del bomber emiliano. Trai presenti, anche tanti compagni di quella indimenticabile squadra del -9, da Mimmo Caso, Gabriele Podavini ad Angelo Gregucci e Fernando Orsi. Non mancano anche personalità del mondo dello spettacolo, come l'autore dell'inno della Lazio Toni Malco e Velia Donati, moglie del compianto Aldo. Durante la serata sono intervenuti tra gli altri proprio Gabriele Podavini e Fernando Orsi. Il primo a prendere la parola è stato proprio l'autore dell'assist del gol di Fiorini: "Quel tiro? A distanza di anni lo posso dire. Effettivamente ho fatto il tiro della disperazione e la palla è finita a Giuliano che ha stoppato male e poi ha segnato. Pensavamo che ce l'avremmo fatta, sapevamo a cosa saremmo andati incontro". Poi continua: "Essere laziale al nord non è semplice ma sono orgoglioso perché con questo campionato ho preso per i fondelli molti tifosi avversari". Parola anche ad Orsi: "Sono stato quasi l'artefice del -9. Annate come quelle ti segnano. Vanno a ripercorrere la storia della Lazio e sono sempre storie finite bene. La Lazio di adesso? Deve ripartire dalla struttura che ha. Non mi aspetto grandissimi acquisti ma la conferma di questi giocatori che ci hanno portato al terzo posto". Non poteva mancare ovviamente anche la famiglia Fiorini, che attraverso le parole della figlia Fabiana ha voluto ringraziare tutti i presenti: "Siamo circondati da un grande affetto. Sono senza parole".