La Lazio all'Istituto 'via Salvini', Marchetti e Cana in coro: "Il 26 maggio apice della nostra carriera" - FOTO&VIDEO

Pubblicato alle ore 10.45
08.05.2015 07:05 di Saverio Cucina   vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it
La Lazio all'Istituto 'via Salvini', Marchetti e Cana in coro: "Il 26 maggio apice della nostra carriera" - FOTO&VIDEO

AGGIORNAMENTO ORE 11.05 - Concluso lo spazio rivolto ai giocatori,  è la volta di Juan Bernabé,  che parla del proprio rapporto con Olympia e della vita dell'aquila biancoceleste. Dopodiché,  l'incontro volge al termine, con la consueta foto di gruppo e il saluto, all'uscita, degli studenti ai giocatori. 

AGGIORNAMENTO ORE 11.00 - Proseguono le domande degli studenti, che chiedono ai beniamini biancocelesti chi fosse il giocatore più forte contro cui hanno giocato. A rispondere è il terzino serbo Dusan Basta: "Sicuramente Cristiano Ronaldo, in occasione di Portogallo-Serbia. Poi certo, non ho mai affrontato Messi... (risata di gusto, ndr)".

AGGIORNAMENTO ORE 10.50 - È sempre l'albanese Lorik Cana a prendere poi la parola, questa volta rispondendo alla domanda sul doping: " Se ne ho mai fatto uso? Personalmente no, mai! Negli ultimi anni, però, c’è da dire che ci sono molti più controlli e ci si dopa meno. Tutti sappiamo i rischi che corriamo e non ne vale la pena”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.45 - Prende la parola il portiere della Lazio, Federico Marchetti: "Parlare davanti a così tanti ragazzi è difficile. Sono emozionato, forse più di quando affronto una partita. Li so gestire le mie sensazioni, qui è complicato. Questa giornata è nata per caso perché ho conosciuto la vice preside in un ristorante che frequento spesso. Lei mi ha esposto il suo progetto e io, insieme alla Lazio, ho deciso di sposarlo. Il momento più bello della mia carriere è stato sicuramente la vittoria della Coppa Italia il 26 maggio 2013". Poi il microfono passa  a Lorik Cana, stessa domanda a cui segue l'ovazione dei bambini presenti: "Sicuramente aver battuto la Roma in finale di Coppa Italia due anni fa. Un altro bel momento è quando ho esordito con la maglia del Paris Saint-Germain. E infine quando ho indossato per la prima volta la maglia della Nazione, è stata un'emozione unica perché in quel momento ti rendi conto che stai rappresentando un popolo intero. Amici romanisti? Ne avevo uno lo scorso anno. Benatia era nel settore giovanile quando io ero al Marsiglia. Sono stato felice di giocarci contro lo scorso anno e della carriera che sta facendo. L’altro mio amico è Pjanic". Dopodiché arriva il momento del saggio Dusan Basta: “Sono stato con la mia famiglia fino a 24 anni. Poi sono venuto in Italia a giocare. Vivevo nella periferia di Belgardo e giocavo lì. Conosco tanti calciatori che hanno lasciato casa da giovani. L'importante è continuare a studiare, perché nessuno sa se diventerà un campione”. Ancora Marchetti che dà consigli sul come diventare un calciatore: "Bisogna giocare finché ci si diverte. Non è detto che se inizi a sette anni vuoi per forza diventare un calciatore. Io ho iniziato perché mia madre non mi voleva tra i piedi a casa e quindi mi diceva di andare a giocare (ride, ndr.), ma non è che mi piacesse più di tanto. Poi mi hanno messo in porta e grazie alla stima dei compagni mi sono appassionato a questo sport. L'ho capito a 17/18 anni che quella poteva essere la mia strada, ma fino a quel momento ho solo pensato a studiare. Stavo in un convitto, senza parenti. Sveglia alle 7.00: pullman, scuola, allenamenti e alle 22.30 a letto. Mi lavavo la roba da solo, se l'ho fatto io lo possono fare tutti."

Riparte questa mattina il tour dei beniamini biancocelesti con l'iniziativa "Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport", teso alla formazione della cultura sportiva. L'appuntamento odierno si svolgerà presso l'I.I.S. via Salvini, presso la sede di via Caposile. Interverranno all'evento il prof. Giuseppe Capua, presidente della commissione Antidoping Figc, oltre ovviamente ai calciatori della S.S. Lazio, Federico Marchetti, Etrit Berisha, Lorik Cana e Dusan Basta. Non mancherà anche l'aquila Olympia, accompagnata dal fedele falconiere Juan Bernabé. Ad aprire subito Manzini. "Buongiorno e grazie per averci invitato. Questa per noi è un’occssione. Il vostro entusiasmo e la vostre gioventù ci premiano e ci arricchiscono. I nostri atleti ricevono con voi una carica in più che va al di là dell’essere altelti. Questo insieme ai sacrifici porta a grandi risultati. Oggi parleremo di doping ed è un argomento importantissimo”.