LA PARTITA DEI TIFOSI - Ritorno in Champions double-face: prima lo sciopero, poi l'apoteosi - FOTO

Pubblicato alle 22:43
18.08.2015 23:08 di Antoniomaria Pietoso Twitter:    vedi letture
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it
LA PARTITA DEI TIFOSI - Ritorno in Champions double-face: prima lo sciopero, poi l'apoteosi - FOTO
© foto di Lalaziosiamonoi.it

“The Championssss” basta già la colonna sonora della competizione per far capire l’impatto di questa manifestazione sull’ambiente calcistico. Un urlo che accende una città svuotata dalle vacanze estive, ma piena di amore per la prima squadra della Capitale. Il popolo laziale non poteva resistere al fascino della Champions ed è accorso all’Olimpico. Una Curva Nord stracolma, nonostante la divisione decisa con balaustre e steward a presidiare le scale di uscita, pronta a trascinare i propri idoli. Ad aggiungere tensione alla sfida, anche un prefiltraggio con annessa perquisizione stile aeroporto (cinte e scarpe per intenderci, ndr) ha rallentato l'ingresso degli spettatori. Una partita strana quella vissuta nell’impianto capitolino che vive un primo tempo di assoluto silenzio. Fatta eccezione per qualche coro nel pre-partita, il popolo con l’aquila sul petto ha scelto di non cantare in segno di protesta. La scelta arriva per le nuove decisioni del Questore di Roma che ha deciso, come anticipato in precedenza, di dividere a metà le due curve. Quarantacinque minuti in silenzio, anche se dopo un quarto d’ora arriva un avviso per qualche buu riservati a Wendell e Bellarabi, e senza sventolare le bandiere con i propri colori. Lo stop del tifo doveva durare novanta minuti, ma è troppo l’amore per questa squadra. Così ad inizio ripresa lo stadio torna a essere la casa della Lazio. “Conquista la vittoria, conquistala per noi” e la squadra di Pioli ascolta il dodicesimo uomo in campo.  Keita, proprio uno dei calciatori più in discussione, buca la difesa tedesca e batte Leno. Il senegalese corre ad abbracciare la sua gente che esplode di felicità. “Vamos, vamos” in perfetta madrelingua spagnola assomiglia tanto al Daje della città dei sette colli. Al 95’ il boato dell’Olimpico e le note di Battisti per festeggiare un successo che pesa oro. Ora l’appuntamento è tra otto giorni a Leverkusen, dove i fan biancocelesti non faranno mancare il loro sostegno.