Lazio-Lecce, Immobile: "Abbiamo sempre bisogno dello schiaffo. Adesso ci serve..."

Tra i protagonisti di Lazio-Lecce c'è sicuramente Ciro Immobile che è tornato al gol all'Olimpico dopo 8 mesi. Il capitano biancoceleste ha analizzato il match con i salentini terminato con il punteggio di 2-2 ai microfoni di Lazio Style Radio: "È mancata la leggerezza. A livello di prestazione, intensità e cattiveria agonistica alla squadra non si può rimproverare nulla. Guardo l’aspetto positivo, ovvero questo punto preso alla fine, anche perché troppa negatività non fa bene per niente".
"Nel primo tempo siamo stati bravi a liberare le mezzali. Già prima dell’assist di Luis Alberto c’era stata la palla di Sergej su cui si erano creati dei buoni presupposti. Ma ci voleva più attenzione. Non si può prendere gol così a tempo scaduto. Ci ha tagliato le gambe e non siamo riusciti a reagire bene nella ripresa. Anzi siamo entrati in campo timorosi e abbiamo preso gol".
"Sembra sempre che debba arrivare lo schiaffo prima di reagire e invece bastava chiudere il primo tempo in vantaggio per spostare l’inerzia del match. Ringrazio la curva e lo stadio che ci hanno incitato fino alla fine. Siamo lì, stiamo lottando con squadre forti, ma abbiamo ancora le nostre possibilità".
Il capitano è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport: "Astinenza dal gol? È normale per un attaccante. Quest’annata per me è stata poco fortunata a livello fisico, tecnico e di gol. L’importante è che la squadra stia facendo un grande campionato. Peccato che dobbiamo prendere sempre uno schiaffo per svegliarci. A volte abbiamo paura di decollare. Il gol a fine primo tempo non ci ha aiutato e si è visto nell’inizio della ripresa. Bisogna scacciare un po’ la negatività. Ne ho avuta addosso tanta. Sto cercando di lavorare più mentalmente che fisicamente. Ci si è messo anche di mezzo l’incidente. È successo di tutto. L’importante è che la squadra continui a lottare come fatto stasera anche dopo il 2-1. Mi aspettavo di vincere, un po’ di amarezza c’è".
Condizione mentale della squadra? "Gli equilibri sono molto sottili. Un po’ di tremarella ci sta, ma devi scendere in campo con determinazione e non con nervosismo. Se la squadra capisce questo nelle ultime partite, sono sicuro che raggiungeremo il nostro obiettivo. Faccio un plauso ai nostri tifosi che hanno capito il momento e ci stanno aiutando molto".
Un gol alla Immobile? "È un segnale importante. Voglio pensare positivo. Importante per me e per il finale di stagione. La squadra ha bisogno di me, del vero Immobile, non solo per i gol. Vedendomi sorridere al gol la squadra sa che ci sono e che può contare su di me. So che stiamo lottando con grandi squadre che ce la metteranno tutta ma lo faremo anche noi".
Cosa manca a questa Lazio? "La squadra ha messo tutto in campo. Tecnicamente abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo mandato dentro bene le mezzali. Abbiamo bisogno di serenità e positività. Lo si evince dal primo gol subito. Mancavano 10 secondi e non si può prendere un gol così. Se l'episodio te lo fai girare a favore giochi con più serenità. Abbiamo sofferto l’inizio ripresa. Non possiamo dare la colpa al fisico, bisogna essere un po’ più lucidi e meno nervosi, più brillanti nel leggere le partite".
L'attaccante della Lazio è intervenuto infine ai microfoni di Dazn: "Assist di Luis? Lo pronosticava da un po,’ ci teneva. La squadra teneva al mio gol, sapevano quanto fosse importante per me. Sono sicuro che questo punto, che alla fine è guadagnato, ci deve far essere positivi per il futuro. Non sprechiamo tempo a fare o dire quello che poteva essere, sentivo Sergio che parlava di aspetto mentale e ha pienamente ragione. Oggi eravamo nervosi, c’era un po’ di tremarella, ci sta, te ne accorgi dall’episodio dell’1-1, mancavano tre secondi alla fine, non si può prendere un gol così. Dobbiamo andare in campo più spensierati, sappiamo la responsabilità che abbiamo nei confronti di questa maglia, della gente che lavora intorno a noi, del percorso che abbiamo iniziato due anni fa, questo un po’ pesa ma non ci deve togliere energie fisiche e mentali. I pensieri devono essere positivi, sappiamo che dovremo lottare, non pensiamo sia tutto facile. Ora dobbiamo preparare la prossima gara nel miglior modo possibile e andare in campo spensierati. Il nostro percorso l’abbiamo costruito piano piano, sono due anni di lavoro, sappiamo quanto è stato difficile con il mister all’inizio e quanto è facile ora. Quest’anno abbiamo fatto un campionato importante, l’episodio te lo devi far capitare a favore, anche quello ti toglie l’insicurezza che hai quando vedi che l’obiettivo è vicino, il gol dell’1-1 è inconcepibile. Il mio ruolo da capitano? Per me è stato semplice, ho cercato di mettere da parte il mio ego e da calciatori sapete che non è facile. Sono riuscito a capire tutti i miei problemi di quest’anno in cui è successo di tutto, mentalmente è stata dura ma mi sono messo da parte calcisticamente parlando facendo prevalere l’aspetto umano. Si è visto in tante gare in cui ero fuori ma sono andato in panchina perché sapevo che la squadra aveva bisogno di me. La squadra sta dando il massimo, adesso dobbiamo fare queste tre partite al massimo e raggiungere l’obiettivo che secondo noi meritiamo".
Pubblicato il 12/05 alle 23.26