PAGELLE Feyenoord - Lazio: Provedel buca, Felipe non imbuca. Milinkovic spento

04.11.2022 07:20 di Carlo Roscito Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Feyenoord - Lazio: Provedel buca, Felipe non imbuca. Milinkovic spento
© foto di Lalaziosiamonoi.it

PROVEDEL 4,5: Il frontale con Patric gli fa bucare l’intervento, è un’uscita condizionata dal compagno. A dir la verità, al di là del contatto fatale, arriva in ritardo e in modo goffo. Gli passa tra le gambe, con più coraggio e prontezza avrebbe travolto tutti e tutto. Di solito legge prima l'azione, nell'episodio specifico si fa una bella pennica, al netto della botta subita. 

LAZZARI 6: Esce all’intervallo, l’ammonizione in partite così può essere un pericolo enorme. Però può esserlo pure abbandonare il match e non avere più la sua spinta a destra. Nel primo tempo una sola discesa arriva al capolinea, è bravo Bijlow a murargli il tiro, avrebbe potuto servire Cancellieri al centro. Forse sarebbe stata la soluzione migliore.

Dal 46’ MARUSIC 5,5: Compartecipa all’azione del gol incassato, non riesce a metterci una pezza. 

CASALE 6: Nel primo tempo regge botta, nella ripresa è quello che va meno in sofferenza rispetto agli altri del reparto. La "pagnotta" se la guadagna. 

PATRIC 5: Peggio non poteva iniziare: si impappina, scivola e regala al Feyenoord la prima chance dopo una manciata di secondi. Nella ripresa è protagonista dello scontro che costa lo svantaggio: si fa scavalcare dal lancio, poi rimbalza su Gimenez finendo su Provedel. Spallata al limite, probabilmente oltre, ci va comunque troppo morbido.

HYSAJ 5: Un tempo per fascia, prima dell’intervallo arriva in ritardo e si fa saltare sulla sinistra. Dalla parte opposta la situazione non migliora, sia chiaro.

MILINKOVIC 5: La settimana peggiore possibile. Spezzone con la Salernitana e si becca la squalifica. La fa tutta oggi e non spicca per niente, anzi. E domenica neanche ci sarà. Era complicato ipotizzare tre gare (due) così.

MARCOS ANTONIO 5,5: Tocca tanti palloni, la personalità non manca, però a volte corre rischi eccessivi. Soprattutto perché non ha il fisico che gli permette di resistere agli urti. Serve di più, decisamente di più.

Dal 67’ CATALDI 6: Prova ad alzare il ritmo, il tempo scorre inesorabile.

BASIC 5: Non è neanche una pessima partita, ma ormai l’anonimato lo sta inghiottendo. Prima o poi anche da lui dovrà arrivare un segnale. Per ora è “poi”, il "prima" non è ancora arrivato.

Dal 67’ VECINO 6: Dentro perché c’è bisogno di un guizzo offensivo e spesso si è rivelato il più pericoloso. Non è questo il caso.

CANCELLIERI 5: Rientra sul sinistro e non centra lo specchio, ha il piede per fare meglio in quella situazione. Felipe lo aveva servito bene in ripartenza. È l’unica chance a disposizione. Strappa qualche possesso con grinta, gli strappano però quello che fa partire il lancio doloroso del gol del Feyenoord. 

Dall’81’ ROMERO 5: Il massimo del vigore e della voglia, quelli che non mettono gli altri stasera. La rabbia non giustifica una stizza del genere, è controproducente.

FELIPE ANDERSON 5: Movimenti perfetti, volontà a non finire, però dal “falso nueve” si pretendono anche i gol “veri”. Una volta la traversa, una volta il portiere. Tutte le volte vanno male.

ZACCAGNI 5: Attivo, poco incisivo. Stavolta non riesce a saltare l’uomo, a creare i presupposti per qualcosa di pericoloso. Si becca pure il giallo, forse viene tolto troppo presto dal match.

Dal 63’ PEDRO 5,5: Mezz’ora a disposizione. Un paio di cross, poca roba.

ALL. SARRI 5: La Lazio, testa di serie, arriva terza nel girone. Già questo basta (e avanza) per definire la delusione per un risultato del genere. Tanti errori commessi nel percorso, sarebbe bastato il pari oggi per chiudere al comando. Non arriva nemmeno quello.

Pubblicato il 03/11