ESCLUSIVA - Lazio, Pellegatti: "Il Milan non si fida dell'emergenza". E su Milinkovic rivela...

Pubblicato il 24/02 alle ore 16:00
25.02.2019 07:28 di  Tommaso Guernacci  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tommaso Guernacci - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Lazio, Pellegatti: "Il Milan non si fida dell'emergenza". E su Milinkovic rivela...
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Ogni giorno che passa Lazio-Milan è sempre più vicina. Una partita per cuori forti, remake della scorsa stagione, un doppio confronto da vivere appieno fino all'ultimo secondo. La Coppa Italia: un obiettivo che entrambe le formazioni vogliono centrare per regalarsi un trofeo e avere altresì la possibilità di disputare la Supercoppa italiana l'estate prossima. Per l'occasione, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Carlo Pellegatti: una vita e una voce al servizio del Milan. Giornalista, opinionista e inviato Mediaset per parecchi anni, Pellegatti ha rappresentato - e rappresenta ancora oggi in cui è molto attivo su YouTube - il lato più folcloristico del tifo rossonero. Appassionato di cavalli e grande esperto di cinema, i suoi celebri soprannomi dati ai giocatori del Milan sono entrati a far parte dell'immaginario collettivo calcistico. Di seguito l'intervista completa. 

Date le ultime prestazioni e la convincente vittoria contro l'Empoli, possiamo dire Milan favorito in vista della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio?

“Sicuramente, visti gli ultimi risultati, il Milan può risultare favorito. Ma attenzione, perché la Lazio, anche in emergenza, è una grande squadra. Gattuso ha già allertato tutti: vuole la massima concentrazione e preparerà la gara nei minimi dettagli. Non si fida. Anche perché nell'arco di un'intera stagione una fase dove si è meno brillanti capita a tutti”.

Rispetto alla gara di campionato, lo scenario sembra essersi ribaltato: Lazio completamente in emergenza, specialmente in difesa. Visto che la qualificazione si giocherà nei 180 minuti, gli uomini di Inzaghi potrebbero decidere di improntare la partita sul chiudersi e poi ripartire, oppure se la giocheranno a viso aperto?

“Si dice che lo 0-0 per chi gioca in casa sia il risultato migliore tra i peggiori. Io credo che alla fine tutto si deciderà nella gara di ritorno a San Siro, non penso a una gara già indirizzata nella partita di andata. La Lazio seppur con i difensori contati non snaturerà il suo modo di giocare. Anzi, sarà propositiva e vorrà fare lei la partita. Il Milan dovrà stare parecchio attento"

Attualmente un pilastro e un leader della Lazio: cosa non ha funzionato tra Acerbi e il Milan?

“Innanzitutto dico che Acerbi è un ragazzo d'oro, una persona splendida. Sono molto contento che finalmente sia arrivato in una grande squadra come la Lazio, dove sta mettendo in mostra tutte le sue enormi potenzialità. Potenzialità purtroppo non espresse nel Milan. Forse già condizionato, anche se questo non lo sapremo mai, dalla malattia da cui poi è uscito in maniera autorevole e positiva. Però al Milan non è stato mai l'Acerbi che abbiamo conosciuto nel Sassuolo e poi nella Lazio: un giocatore un po' incerto, un po' in difficoltà”.

In estate cosa c'è stato di vero riguardo la trattativa per portare Milinkovic-Savic a Milano sponda rossonera? 

“Chi è molto vicino al Milan più di me, mi ha rivelato che nella notte tra il 13 e il 14 agosto scorso ci fu l'offerta. Se il Milan ci riproverà di nuovo? Ai prezzi di oggi di Milinkovic non so, perché il prezzo è veramente alto. Anche se adesso è un po' sceso leggermente rispetto ai 100milioni richiesti da Lotito in estate, parliamo comunque di 70-80milioni di euro. È un giocatore che a Leonardo piace in maniera straordinaria. Forse con l'esplosione di Bakayoko, anche se sono due centrocampisti molto diversi, che il Milan riscatterà per 30milioni, poi non so se ne hai 70 per Milinkovic. Però indubbiamente a Leonardo piace molto. Io ho una mia idea sulle difficoltà di Milinkovic-Savic di quest'anno: in generale, quando un giocatore è appetito da grandi club e poi rimane in una squadra come la Lazio, che seppur importante non ha il fascino del Real Madrid o dei top club europei, l'anno dopo c'è sempre qualche difficoltà. Non è capitato solo a Milinkovic. Questa è una mia sensazione totalmente epidermica”.

Per concludere: il suo Lazio-Milan più bello e quello che ricorda malvolentieri?

“Quello che ricordo malvolentieri: l'illusione di vincere la Coppa Italia nella stagione 1997-1998. Segnò Weah nella gara di andata, poi al ritorno subito Albertini. Eravamo messi bene bene, ma la Lazio vinse 3-1 con gol finale di Nesta. Invece di vittorie belle contro la Lazio mi viene in mente un 4-1 al Flaminio con uno strepitoso Van Basten. Un'altra bruciante sconfitta ci fu nel '73 con il gol annullato a Chiarugi. A Roma piovve molto quel giorno. Oppure una partita in cui Chinaglia segnò il gol del 1-0 nei minuti finali. Ma forse lo 0-0 dell'anno dello scudetto ai danni della Lazio, pur essendo un pareggio, lo ricordo molto volentieri. Ricordo ben 25 calci d'angolo, senza esagerare, tirati consecutivamente dal grande Mihajlovic, con Abbiati che fece dei numeri straordinari”.

Si ringrazia vivamente Carlo Pellegatti per la gentilezza e la disponibilità. 

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