FOCUS - Italia, i numeri sono tutti dalla parte di Immobile. E come Signori…

pubblicato il 15/10/2018 alle 14.31
16.10.2018 07:00 di Alessandro Vittori Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Italia, i numeri sono tutti dalla parte di Immobile. E come Signori…

“L’Italia non ha un centravanti”. Lo hanno ripetuto in tanti negli ultimi giorni, addirittura il ct Mancini ha espresso il concetto, seppur con toni meno marcati. In realtà gli azzurri tra le sue fila annoverano Immobile, uno dei migliori centravanti europei degli ultimi anni, per gran parte della scorsa stagione in cima alla classifica della scarpa d’oro. Ciro con la maglia della Lazio ha battuto record su record diventando il primo per media reti di sempre, davanti a gente del calibro di Piola, Signori, Chinaglia, Giordano e Vieri, solo per citare gli italiani.

IMMOBILE ALLA LAZIO - Già prima dell’arrivo a Roma, Immobile aveva nel suo curriculum una classifica marcatori vinta con il Torino. Alla Lazio però esplode nel vero senso della parola, facendo segnare numeri impressionanti. In totale 73 gol in 98 partite, per una media di circa 0,75 a partita. Nella scorsa stagione è capocannoniere di Serie A ed Europa League e fino all’infortunio della quart’ultima giornata a Torino nella graduatoria della scarpa d’oro è secondo, appaiato a Messi e a 2 centri da Salah: Lewandowski, Icardi, Kane, Cavani, Cristiano Ronaldo e Suarez tutti all’inseguimento.

IMMOBILE EUROPEO - Qualcuno rimprovera a Immobile un profilo europeo di basso spessore, ma i numeri smentiscono questa tesi. In totale nelle coppe continentali Ciro ha messo insieme 21 presenze (alcune con minutaggio molto limitato) segnando 13 gol. Lo scorso anno il titolo di capocannoniere dell’Europa League senza disputare semifinali e finale con 8 reti in 9 presenze, più di 1 ogni 90 minuti. Anche ai tempi del Borussia Dortmund, nonostante l’annata complicata, Immobile mostrò feeling con la Champions League: 4 gol in 6 partite, contro tutti e tre gli avversari del girone (Arsenal, Anderlecht e Galatasaray).

IMMOBILE CON L’ITALIA - Anche in nazionale Immobile ha fatto registrare risultati da non sottovalutare. Rimane al momento l’ultimo attaccante ad aver segnato in competizioni ufficiali e dopo Chiellini era il miglior marcatore tra i giocatori a disposizione di Mancini nella partita di ieri. Nelle scorse qualificazioni al Mondiale, nefaste per l’Italia, è stato capocannoniere del girone, togliendo spesso le castagne dal fuoco a Ventura. È vero che il gol manca da un anno, ma è anche vero che l’Italia ha vissuto una delle fasi più difficili della sua storia. Se dopo la vittoria in Polonia la squadra dovesse continuare a crescere sicuramente Immobile tornerebbe a segnare, lo dicono i numeri.

IMMOBILE COME SIGNORI - Il lungo riscaldamento di Immobile a Chorzow ha riportato alla mente un fatto ormai lontano di 21 anni. Il 25 novembre 1997 all’Ernst Happel Stadion di Vienna la Lazio si assicurò il passaggio ai quarti di Coppa Uefa battendo il Rapid 2-0. In quella serata si consumò uno dei divorzi più traumatici della storia biancoceleste: Signori si preparò per tutto il secondo tempo ma alla fine Eriksson non lo fece entrare in campo nonostante i due cambi ancora disponibili. Nel post partita si aprì la crisi che portò al trasferimento del numero 11 alla Sampdoria. In campo con la maglia biancoceleste c’era Roberto Mancini, il prediletto del tecnico svedese, che dopo tanti anni ha preferito Lasagna a Immobile. Il lungo riscaldamento di Ciro, come quello di Beppe.