Lazio, il walkaround al Sanchez Pizjuan di Siviglia: con coraggio, oltre ogni provocazione - FT&VD

La Lazio passeggia sull'erba del Ramon Sanchez Pizjuan riflettendo sul suo destino. Buona parte di esso passa attraverso la sfida che avrà luogo domani nel fortino degli Andalusi. "Le italiane qui non vincono. Solo la Juventus lo ha fatto con un rigore inventato e grande polemica". Questo il senso dei proclami che circolano a Siviglia a mezzo stampa, da giorni. La Lazio da battere per proseguire in Europa. La Lazio da stuzzicare e innervosire. Gioco delle parti o semplicemente schermaglie verbali, nelle quali però Inzaghi non decide di "cadere". "Siamo qui per fare una grande partita. Ce la giocheremo al 100%". Lo stratega biancoceleste sa che ora non serve provocare. Anzi, adesso più che mai é preferibile parlare di sé anziché degli altri. Questo infatti è spesso un segno di forza in un confronto e non certo di debolezza. "El que quiere interesar a los demás tiene que provocarlos" . Per suscitare l’interesse degli altri occorre provocarli, sosteneva Salvador Dali. Ma alla Lazio, in barba alle massime dell'artista spagnolo, ciò che importa è ritrovare se stessa. Più che soffermarsi sul valore degli avversari, vuol puntare forte sulle proprie qualità. Ecco perché Inzaghi si coccola la sua squadra in conferenza: "Domani serve una partita coraggiosa. Servono due gol per passare". Ecco perché Immobile non vuol mai mancare in queste serate speciali, ecco perché Milinkovic sta praticando la sua speciale corsa contro il tempo, pur di esserci. Lazio che passeggia, Lazio che sogna, Lazio che si batte, Lazio che ci crede. Tutto è pronto ormai: il Pizjuan, la Lazio, il Siviglia, l'Europa e la garanzia dello spettacolo. Manca solo il pallone stasera: ma niente paura, domani anche quello certamente ci sarà.