Coronavirus, l'analisi del bollettino giornaliero del 21 aprile

L'analisi dei dati comunicati dal capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli nella quotidiana conferenza stampa
21.04.2020 20:30 di Alessandro Vittori Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it
Coronavirus, l'analisi del bollettino giornaliero del 21 aprile

21 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 21 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Il virus continua a rallentare, numero record di guariti e discesa corposa di positivi. I morti restano troppo alti, in crescita l'incremento rispetto a ieri, terapie intensive e nuovi ricoveri sempre più sulla strada giusta. In Lombardia i dati sono stabili, addirittura quelli di Milano più alti rispetto a ieri. Nel Lazio invece l'ordine di grandezza è parecchio più basso.

Sale il numero dei tamponi processati, fino ai 52.126. Il virus rallenta sempre più: mentre ieri si registrava un tampone positivo ogni 18,38 processati, oggi uno ogni 19,10, il dato migliore dall'inizio della pandemia. Quinto giorno su livelli ottimi, con ulteriore miglioramento nonostante la platea non sia su livelli record. Sale purtroppo anche l'incremento dei morti (ieri +454 oggi +534, in percentuale da 1,92% a 2,21%), schizzano i guariti di + 2.723 in un solo giorno. Rispetto a ieri gli attualmente positivi calano di 528, le terapie intensive di 102, i ricoverati di 772. Questi tre segni meno danno l'idea del fatto che su scala nazionale il virus sta frenando e che il sistema sanitario, passata l'emergenza più profonda, sta ottenendo risultati incredibili.

In Lombardia sale l'incremento dei morti (da +163 a +203) e il virus mantiene sostanzialmente gli stessi ritmi da giorni. Calano le terapie intensive (-50) e i nuovi ricoveri (-333), a dimostrazione che rispetto a una decina di giorni fa la situazione è migliorata, ma non si registra un crollo, che poteva essere atteso. Milano segue il trend regionale, con numeri assoluti più alti visto il bacino.

Fuori dalla Lombardia sale l'incremento dei morti (da +291 a +331), costantemente negative le terapie intensive, si spegne l'allarme intorno ai nuovi ricoveri: l'oscillazione di ieri con +37 viene compensata dal -439 di oggi. Il virus fortunatamente non ha sfondato al centro-sud.

Nel Lazio +80 casi di positività, per il terzo giorno consecutivo sotto la soglia dei 100 casi. Trend in leggerissima crescita all'1,3%. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (17.993) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.728). Per quanto riguarda i guariti, salgono di 29 unità nelle ultime 24 ore per un totale di 1.130, mentre i decessi sono stati 14. Superato il muro dei 100 mila tamponi e di questi oltre 9 su 10 sono risultati negativi.

I grandi sacrifici di tutti gli italiani hanno contenuto lo sviluppo del contagio. Manca l'ultimo rettilineo fino al 4 maggio e continuando così poi potrà partire la fase 2. #iorestoacasa".

20 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 20 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Ancora buone notizie sulla velocità del contagio, i morti purtroppo rimangono ancora sopra 450. Significativo il numero negativo per i positivi, prima volta che morti e guariti sommati superano i nuovi contagi. Milano stabile, si viaggia verso la fase 2.

Oggi il numero dei tamponi analizzati scende rispetto a ieri, assestandosi a 41.483. Nonostante questo migliora il rapporto tra tamponi processati e nuovi contagi: ieri si registrava un tampone positivo ogni 16,64, oggi uno ogni 18,38. Quarto giorno positivo su buoni livelli per quanto riguarda il ritmo del contagio. L'incremento dei morti purtroppo ha una risalita (ieri +433 oggi +454, in percentuale da +1,86% a +1,92%), i guariti rimangono su un ordine di grandezza importante (+1.822). Corposo il calo di terapie intensive (-62) e nuovi ricoveri (-127), simbolica in questo senso l'immagine del pronto soccorso di Bergamo vuoto.

In Lombardia la velocità del contagio è stabile, così come il numero giornaliero dei morti (+163). Col segno meno il numero delle terapie intensive (-21), dei nuovi ricoveri (-204) che spegne il campanello d'allarme del bollettino di ieri. Milano resta sui livelli dei giorni scorsi: in provincia (+287), nel comune (+160) e visto il bacino la crescita è in linea con quella lombarda.

Fuori dalla Lombardia sale l'incremento dei morti (ieri +270 oggi +291), le terapie intensive rimangono col segno negativo (-41), i ricoverati invece aumentano di 77. Anche in questo caso l'oscillazione giornaliera ha poco valore perché dipendente da una serie di variabili poco controllabili. I prossimi bollettini saranno significativi in questo senso.

Nel Lazio sono 60 i casi di positività, in continua discesa sia nei numeri assoluti che nel trend che è in frenata all'1%. Oggi è una giornata simbolica perché vengono dimessi, dopo la riabilitazione fatta al San Filippo Neri, i due coniugi di Wuhan. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (17.647) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.716). Per quanto riguarda i guariti sono 8 nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.101, e stesso numero di decessi (sempre 8). 

Si viaggia verso la fase 2, fino ad allora è importante rispettare le misure di sicurezza. #iorestoacasa".

19 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 19 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Si stabilizza il dato sulla velocità del virus e scende l'incremento giornaliero dei morti. I guariti aumentano di più di mille unità e il numero complessivo è vicino a doppiare quello delle vittime. Crollo delle terapie intensive, i nuovi ricoveri tornano con il segno + con un incremento legato alla Lombardia. Milano ancora sui ritmi regionali e quindi preoccupa meno di una settimana fa.

I tamponi processati diminuiscono rispetto a ieri (domani è atteso un calo ancora più corposo), ma la tendenza è simile. Oggi si registra un positivo ogni 16,64 test analizzati, 24 ore fa era 1 su 17,68. Da tre giorni più o meno la velocità del virus è questa, sicuramente inferiore rispetto ai giorni precedenti a venerdì: ovvimanete l'obiettivo è che il contagio perda sempre più vigore, ma la stabilizzazione di questo valore su un certo numero di giorni è uno degli eventi previsti dal CTS. Diminuisce l'incremento dei morti (ieri +482 oggi +433, in percentuale da +2,12% a +1,86%), rimane oltre le duemile quello dei guariti (+2.128) per un numero totale vicino a doppiare quello delle vittime (47.055 vs 23.227). Le terapie intensive fanno registrare -98, i nuovi ricoveri +26 su cui poi si distinguerà tra Lombardia e altre regioni. Simbolica la chiusura di uno dei cinque reparti di terapia intensiva dell'Ospedale Niguarda di Milano, giustamente festeggiata dai sanitari.

In Lombardia stabile la velocità del virus, scende l'incremento dei morti (da +199 a +163) stabile il dato delle terapie intensive, i nuovi ricoveri oggi segnano +300 (ieri -585). Da monitorare questo ultimo dato, visto che l'oscillazione di un giorno ha un valore limitato. A Milano crescono i positivi giornalieri, rimanendo in linea di massima sui livelli di ieri: in provincia +279 positivi (ieri +269), nel comune +128 (ieri +95). Visto il bacino del capoluogo, la crescita è sui ritmi regionali.

Fuori dalla Lombardia scende l'incremento dei morti (da +283 a +270), sempre ottimo il bilancio di terapie intensive (-73) e nuovi ricoverati (-274). Quest'ultimo dato testimonia che il numero nazionale dei nuovi ricoverati è ristretto alla Lombardia.

Nel Lazio +87 casi di positività oggi, è il dato più basso da un mese. Dal 19 marzo scorso si scende sotto i 100 nuovi casi giornalieri, con un trend per prima volta sotto il 2%. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (19.576) e coloro che sono entrati in sorveglianza (11.453). Per quanto riguarda i guariti salgono di 47 unità nelle ultime 24 ore per un totale di 1.093. C’è stato un decesso.

La chiusura del reparto di terapia intensiva del Niguarda è qualcosa a cui aggrapparci. I nostri sacrifici stanno salvando delle vite umane! #iorestoacasa".

18 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 18 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Molto buono il dato sulla velocità dei contagi, scende l'incremento dei morti. Consistente la crescita dei guariti, terapie intensive e nuovi ricoveri anche oggi in grande ribasso. Milano rientra su parametri meno preoccupanti.

I tamponi analizzati sono 61.725, numero leggermente più basso di ieri ma comunque un campione abbastanza esteso. La velocità del contagio rimane sui livelli di ieri: da un positivo ogni 18,81 test processati, oggi si registra un positivo ogni 17,68. Confermato quindi il miglioramento rispetto ai dati precedenti a venerdì, a conferma di un trend ormai solido da quasi un mese. L'incremento dei morti è in discesa (ieri +575 oggi +482, in percentuale da +2,59% a +2,12%), quello dei guariti va ancora oltre i duemila (+2.200). Ancora importanti diminuzioni per terapie intensive (-79) e nuovi ricoverati (-779), per un sistema nazionale che può quindi finalizzare i propri sforzi su una platea più ristretta.

In Lombardia il trend della velocità del contagio è stabile rispetto a ieri a conferma del miglioramento. Scende l'aumento dei morti (ieri +243 oggi +199), ancora con segno meno le terapie intensive (-24) e i ricoverati (-585). A Milano i nuovi positivi allentano un po' la crescita: in provincia +269 (ieri +325), nel comune +95 (ieri +166).

Anche fuori dalla Lombardia rallenta l'incremento dei morti (ieri +332 oggi +282), stabili (seppur meno corposi) i numeri di terapie intensive (-55) e nuovi ricoveri (-194). Ormai è quasi una certezza che le misure restrittive abbiano anticipato lo 'sfondamento' del contagio al centro-sud.

Nel Lazio oggi ci sono stati +144 casi di positività per un trend stabile al 2,6%. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (18.869) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.785). Per quanto riguarda i guariti sono +68 unità nelle ultime 24 ore per un totale di 1.046, mentre i decessi sono stati 8. Da segnalare la chiusura fino al 2 maggio del comune di Campagnano di Roma in relazione ai casi riscontrati presso il centro di riabilitazione Santa Maria Del Prato: su un totale di 105 utenti, 51 positivi al Covid-19 e 28 operatori su un totale di 61 unità.

Il governo studia le modalità per la fase 2, fino ad allora non bisogna allentare. #iorestoacasa".

17 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 17 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Il contagio continua a rallentare, i guariti crescono sempre di più, ma è sempre troppo alto il numero dei morti. Crollano i ricoverati e scendono corposamente le terapie intensive. Terrorizzano i dati delle RSA, luce sempre accesa su Milano.

Altro record per quanto riguarda i tamponi processati, che sono 65.705. Il dato più importante però è quello relativo allo sviluppo del contagio: nelle ultime 24 ore è stato trovato un tampone positivo ogni 18,81 analizzati, battuto l'1 su 16,11 di ieri. Dall'inizio dell'emergenza è di gran lunga il bollettino migliore e questo fa ben sperare in chiave 3 maggio. Sale l'incremento dei morti (ieri +525 oggi +575, in percentuale da +2,43% a +2,59%) e questo rappresenta il tasto più dolente di oggi. Ottimi invece i dati sui guariti (+2.563) e soprattutto dei nuovi ricoverati (-1.107) e delle terapie intensive (-124). L'alleggerimento della pressione è alla base di questi numeri molto positivi del sistema sanitario nazionale.

In Lombardia crescono un po' i nuovi positivi rispetto a ieri a fronte di un campione di tamponi processati praticamente simile. L'incremento dei morti passa da +231 a +243, viene confermato il crollo di terapie intensive (-61) e nuovi ricoverati (-729). A Milano l'incremento dei postitivi sale ancora: in provincia +325 (ieri +211), nel comune +166 (ieri +102). Considerando il dato sul bacino demografico la crescita del contagio nella città di Milano è comunque più basso di quello regionale e inferiore a quello di altre province.

Fuori dalla Lombardia sale l'incremento dei morti (da +294 a +332), le terapie intensive rimangono negative (-63), i ricoveri crollano (-378): quest'ultimo dato suggerisce che il contagio sta rallentando e che si stanno applicando i protocolli che evitano la creazione di cluster negli ospedali.

Nel Lazio +144 casi di positività e trend stabile al +2,6%. Calo dei ricoveri in ospedale, si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (18.368) e coloro che sono entrati in sorveglianza (11.767) con più di 6 mila unità. Per quanto riguarda i guariti +58 unità nelle ultime 24 ore per un totale di 978, mentre i decessi sono stati 16.

Terrificante il dato comunicato dal prof. Brusaferro nella conferenza stampa dell'ISS: in circa mille Rsa italiane dal primo febbraio ad oggi ci sono stati 2.724 decessi dovuti al Covid (364) oppure a sintomi simil-infuenzali (2.360) che fanno pensare comunque al coronavirus, anche se alla persona morta non è stato fatto il tampone. In tutto le morti degli ospiti di queste strutture, anziani non autosufficienti, sono state 6.773, quindi quelle che sono o potrebbero essere legate alla pandemia rappresentano il 40%.

Il contagio rallenta sempre più e si comincia a parlare di fase 2 e ripresa di alcune attività produttive. Fino ad allora va reso più stabile il dato e va data un'altra spallata al virus. #iorestoacasa".

16 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 16 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Oggi è ancora positivo il dato riferito alla velocità del contagio, scende l'incremento dei morti e schizzano i guariti. Terapia intensiva e nuovi ricoveri crollano sensibilmente e Milano Rientra su ritmi accettabili dopo l'allarme scattato tre giorni fa.

Record di tamponi processati (60.999) con un risultato simile a quello di ieri: 24 ore fa risultava un positivo ogni 16,39 test analizzati, oggi un positivo ogni 16,11 test. Visto che martedì si era su un positivo ogni 9,01 il secondo giorno sopra 16 è sicuramente un segnale positivo per quanto riguarda lo sviluppo del contagio. L'incremento dei morti scende un po' (ieri +578 oggi +525, in percentuale da +2,74% a +2,43%), schizza quello dei guariti nuovamente oltre i duemila (+2.072). Positivo il dato di terapie intensive (-143) e nuovi ricoveri (-750) che ovviamente agevola il lavoro del servizio sanitario nazionale.

In Lombardia buono il dato dei nuovi positivi rispetto a ieri: si è passati da +827 casi in più su 6.828 tamponi processati a +941 con 10.706 tamponi. L'incremento dei morti è praticamente stabile, mentre aumentano sensibilmente i dimessi e di conseguenza anche i guariti. Milano rientra su livelli meno preoccupanti con un +211 positivi in provincia (ieri +325) e +102 (ieri +144) nel comune.

Fuori dalla Lombardia rallenta l'aumento dei morti (ieri +343 oggi +294), diminuiscono sensibilmente le terapie intensive (-101) e mantengono il segno meno (seppur in modo meno netto di ieri con -334) i nuovi ricoverati (-63).

Nel Lazio sale l'incremento dei positivi (ieri +121 oggi +148) con un trend in leggera crescita al 2,8%. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (17.918) e coloro che sono entrati in sorveglianza (11.960). Per quanto riguarda i guariti sono saliti di 46 unità rispetto a ieri, per un totale di 920. I decessi sono stati 5.

Negli ultimi due giorni i dati sono stati buoni, ma non bisogna allentare la presa. Fino al 3 maggio bisogna rispettare le misure di sicurezza, sperando di creare i presupposti per una nuova apertura. #iorestoacasa".

15 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 15 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Oggi è molto positivo il dato riferito alla velocità del contagio, scendono pesantemente i nuovi ricoverati e le terapie intensive. Rimane purtroppo alto l'incremento dei morti, mentre migliora rispetto a lunedì la situazione di Milano. Nel Lazio il contagio è su livelli molto bassi considerando il bacino, in particolare nella città di Roma.

Sono 43.715 i tamponi analizzati oggi, tornati sui livelli di sabato dopo tre giorni di flessione. Molto buono, il migliore dal superamento della fase più critica, il rapporto tra tamponi processati e nuovi casi giornalieri: si registra un positivo ogni 16,39 test analizzati, cifra molto più alta rispetto all'1 su 9,01 di ieri. Il 6,1% dei tamponi ha quindi dato esito positivo, a dimostrazione che, dopo le oscillazioni dei giorni scorsi, il virus sta rallentando e sta accentuando la tendenza già intrapresa nelle scorse settimane. L'incremento dei morti scende un po', ma comunque il dato rimane troppo alto (ieri +602 oggi +578, in percentuale da +2,94% a +2,74%), mentre diminuisce l'incremento dei guariti (ieri +1.695 oggi +962, in percentuale da +4,78% a +2,59%). Ottimi i numeri di terapie intensive (-107, in totale quasi mille in meno del 3 aprile) e nuovi ricoverati (-368), che tranquillizzano rispetto all'allarme che poteva scattare dopo il bollettino di due giorni fa. 

In Lombardia i tamponi processati arrivano quasi al doppio di ieri e l'incremento dei positivi scende di 185 unità. I morti dai +241 di ieri fanno registrare +235, rimanendo su livelli molto alti. Terapie intensive e ricoverati (rispettivamente -48 e -34) consentono agli ospedali di continuare a respirare. Il dato di Milano, confrontato con quello di lunedì, è sicuramente meno preoccupante: nella provincia +325 nuovi positivi (lunedì 481), nel comune +144 (lunedì +296). A livello regionale è anche salito il numero dei tamponi testati (oggi 6.828 lunedì +5.260).

Fuori dalla Lombardia scende un po' l'incremento dei morti (da +361 a +343), quello delle terapie intensive (da -53 a -59), mentre crolla (fortunatamente) il numero dei ricoverati con un significativo -334. Ormai è quasi una certezza che al centro-sud lo sviluppo del contagio sia stato anticipato dalle misure draconiane.

Nel Lazio oggi ci sono +121 casi di positività di cui 52 riferibili al cluster di Rocca di Papa già sotto cordone sanitario. Il trend al 2,3% è il più basso da inizio epidemia e in particolar modo Roma regista una frenata con il dato di 24 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Si amplia la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.658) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.196). Record anche nei guariti, 85 unità da ieri per un totale di 874. I decessi sono stati 11.

Il dato di oggi +è molto importante, dopo una serie di giorni in cui si avevano oscillazioni preoccupanti. Ovviamente tutto ciò è il risultato dei sacrifici di 10-20 giorni fa, ora è importante fino al 3 maggio continuare su questa strada. #iorestoacasa".

14 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 14 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "I dati di oggi non sono buoni. È vero che i casi totali e i nuovi positivi crescono in quantità inferiore rispetto ai giorni scorsi, ma il numero dei tamponi processati è drasticamente crollato. L'incremento dei morti sale a 602, i guariti crescono più di ieri. Torna a scendere il numero dei ricoverati, mentre sembrano migliori i dati di Milano, seppur con il dubbio legato al decremento di tamponi analizzati rispetto a 24 ore fa.

Sono 26.779 i tamponi processati oggi, quasi 30 mila meno del record registrato l'11 aprile. È abbastanza normale che, con la diminuzione di test processati, si vadano maggiormente a perdere i negativi e quindi il rapporto tra test analizzati e nuovi contagiati sia più basso. Nonostante ciò oggi si registra un positivo ogni 9,01 tamponi processati, dato peggiore dal 6 aprile. Impossibile confrontare gli incrementi di casi totali e positivi, non sono numeri comparabili, notizie negative anche sui morti: ieri +566 (domenica +431) oggi +602, si è passati in percentuale dal +2,85% al +2.94% (domenica +2,21%). Sale rispetto a ieri l'aumento dei guariti (+1.695), tornando ai livelli di Pasqua. Buone notizie dalle terapie intensive (-74) e dai ricoverati (-12): quest'ultimo dato ieri aveva spaventato, dopo una singola oscillazione sembra tornato negli standard dell'ultima settimana.

In Lombardia il trend del contagio è simile a quello nazionale, ma fortunatamente si segnala una diminuzione dell'incremento dei morti (ieri +280 oggi +241). Anche in questo caso il discostamento dei tamponi processati rende impossibile qualsiasi considerazione sulla velocità del contagio. Sempre negative le terapie intensive (-21) i ricoverato salgono di 49 unità (ieri 59). Da Milano numeri migliori rispetto a ieri: in provincia +189 positivi, nel comune +57. Ricordiamo però che il dato milanese è quello più oscillante e oggi c'è una variabile in più legata al campione dei test.

Fuori dalla Lombardia è drammatico l'incremento dei morti (oggi +361 ieri +286), le terapie intensive rimangono stabili (oggi -53 ieri -50), rassicurante il -61 dei ricoveri rispetto al +233 di ieri. L'allarme di 24 ore fa è al momento attenuato, considerandolo una singola oscillazione magari collegata a dati arrivati in modo irregolare.

Nel Lazio si registrano 143 nuovi casi di positività, con un trend in crescita al 2,9%. Il numero più consistente è legato a tre cluster, il primo molto rilevante in una RSA di Rocca di Papa e gli altri due in due case di riposo a Fiano Romano e a Campagnano. Si tratta di 95 casi totali, i due terzi dei casi totali giornalieri della regione. I guariti salgono di 25 unità per un totale di 789. I decessi sono stati 16.

Cresce, in particolar modo in Piemonte, il numero di morti nelle RSA e negli ospedali. Dove non c'è stato un'intervento tempestivo sul territorio si sono creati cluster nelle strutture specializzate.

L'idea che lascia l'analisi dei dati degli ultimi giorni è che, con la prima tendenza positiva, si sia un po' allentata la presa. Rispettare le misure di sicurezza è un grande sacrificio, ma rappresenta l'unica arma che al momento abbiamo. #iorestoacasa".

13 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 13 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Dato stabile per quanto riguarda la velocità del virus, sale il numero dei morti spinto dal numero della Lombardia. I guariti flettono la loro crescita, mentre svoltano i nuovi ricoveri raggiungendo il +176. Milano terrorizza, in particolar modo nel comune.

Come tutti i lunedì cala sensibilmente il numero dei tamponi processati: oggi 36.717, domenica 46.720, sabato 56.607. La velocità del virus rimane stabile, con un test positivo ogni 11,65 analizzati, ieri era un positivo ogni 11,42. Sale sensibilmente l'incremento dei morti (ieri +431 oggi +566, in percentuale da +2,21% a +2,85%), scende quello dei guariti (ieri +1.677 oggi +1.224, in percentuale da +5,15% a +3,58%). Importante il -83 delle terapie intensive a testimonianza che il sistema sanitario nazionale ha maggiore efficacia nella cura del virus una volta allentata l'emergenza, mentre tornano a salire di +176 i ricoverati: il dato invita a un'attenzione particolare perché non riguarda il focolaio principale, ossia quello lombardo. 

In Lombardia nelle ultime 24 ore l'incremento dei positivi è di 1.262 a fronte di 5.260 tamponi processati, ieri erano 1.430 su 9.530 test: serve prudenza e l'attesa dei numeri dei prossimi giorni ma questo dato invita a mantenere altissima l'attenzione. Tornano fortunatamente a scendere le terapie intensive (-33) e rimangono negativi anche i ricoveri (-57). Terrorizza il bollettino giornaliero di Milano: in provincia +481 (ieri +412), in città +296 (ieri +193), nonostante la diminuzione di tamponi. Il dato continua a oscillare, ma il livello odierno è di gran lunga il più alto degli ultimi giorni.

Fuori dalla Lombardia scende l'aumento dei morti (ieri +321 oggi +286), i guariti e le terapie intensive sono stabili, mentre preoccupa il numero dei ricoveri: il passaggio da -240 a +233 segnala un'inversione di tendenza molto accentuata. Servirebbe anche un'analisi qualitativa dei ricoveri, ma comunque il numero fa accendere la lampadina su questo tema nei prossimi giorni.

Nel Lazio sono 123 i nuovi casi di positività, con un trend in frenata al 2,5%. Continua la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.174) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.367). I guariti salgono di 25 unità nelle ultime 24 ore, per un totale di 764. I decessi sono stati 5.

La frenata del virus è molto lenta e anche l'incremento dei morti (tranne ieri) rimane sempre superiore ai 500. Ormai è una certezza che non rispettando le misure di contenimento il visrus torna ad accelerare. Rimaniamo a casa! #iorestoacasa".

12 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 12 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Oggi cala sensibilmente l'incremento dei morti, il più basso dal 19 marzo. Crollano i nuovi ricoveri e rimangono col segno meno le terapie intensive. Il virus mantiene praticamente la stessa velocità dei giorni scorsi, più bassa rispetto a quella pre 7 aprile. Rallenta la crescita di Milano e questo è un dato molto positivo.

I tamponi processati da ieri sono 46.720, quasi diecimila in meno di sabato, tornando al ritmo di giovedì. L'incremento di casi totali e positivi è, come nei giorni scorsi, poco parlante vista la diversità di platea, mentre oggi viene riscontrato un positivo ogni 11,42 test: ieri veniva riscontrato un positivo ogni 12,06 test e quindi siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Il dato più importante della giornata riguarda la sensibile diminuzione dell'incremento dei morti (ieri +619 oggi +431, in percentuale da +3,28% a +2,21%): 431 vittime giornaliere rimane un qualcosa di estremamente drammatico, ma proprio per questo una diminuzione di 188 rispetto a ieri rappresenta una nota impostante. L'aumento dei guariti oggi rimane al di sotto dei duemila, +1.677 a fronte del +2.079 di ieri. Scendono i malati in terapia intensiva (-38) e in modo corposo i ricoverati (-297) a testimonianza che con una minore pressione il sistema sanitario nazionale sta ottenendo risultati sempre più tangibili.

In Lombardia si registra un crollo dell'incremento dei morti che traina il dato nazionale (ieri +273 oggi +110), mentre il trend dei positivi è in linea con quello nazionale. Tornano a salire di due unità le terapie intensive, scendono di 57 i ricoverati. Piccolo sospiro di sollievo per Milano, la battaglia più dura e più preoccupante visto il bacino: in provincia +412 positivi (ieri +520), nel comune +193 (ieri +149). Nonostante il calo dei tamponi processati su scala regionale è evidente il miglioramento nelle ultime 24 ore. Il dato negativo è dato dalla mobilità della giornata di ieri nel capoluogo lombardo: nelle settimane scorse il sabato si assestava sul 30%, ieri sul 32% per una differenza di migliaia di persone.

Fuori dalla Lombardia l'aumento di morti e la diminuzione dei ricoveri è stabile, calano di 40 le terapie intensive (ieri di 88). Ormai è plausibile pensare che al di fuori del focolaio lombardo e delle province più colpite del nord dell'Emilia-Romagna l'ordine di grandezza dello sviluppo del virus sia destinato a rimanere tale o scendere, quindi non ci sarà il tanto temuto sfondamento del centro-sud. Questa è ovviamente una proiezione (in quanto totale non è certezza), basata su dati scientifici, che speriamo non venga smentita poi nei fatti.

Oggi contiamo un incremento minore di morti grazie al sacrificio di milioni di persone. La perseveranza e il rispetto delle misure ci regala il bene più prezioso, una vita umana. Continuiamo su questa strada. Buona Pasqua a tutti! #iorestoacasa".
 

11 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 11 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "La decelerazione del virus rallenta, continuando da 3-4 giorni a oscillare comunque su livelli più bassi rispetto a una settimana fa. Purtroppo tornano a salire i morti e i primi controlli sugli spostamenti in vista di Pasqua rivelano una mobilità troppo alta. Spaventa il dato di Milano, la battaglia più difficile da vincere (come avviene in tutte le metropoli, ad esempio Madrid, Londra, New York). I guariti superano la soglia dei duemila, facendo registrare negli ultimi 7-8 giorni un terzo dei totali.

I tamponi superano la cifra record di ieri con un +56.609 test processati. Il numero dei tamponi necessari per un test positivo scendono a 12,06, ieri era un positivo ogni 13,53: il virus rallenta in maniera meno marcata, facendo comunque registrare il terzo risultato migliore dopo venerdì e mercoledì. I guariti superano i duemila (+2.079) confermando un ritmo che negli ultimi 7-8 giorni ha prodotto un terzo dei guariti dall'inizio dell'epidemia. L'incremento dei morti torna a salire (ieri +570 oggi +619, in percentuale da +3,12% a +3,28%) trainato soprattutto dal dato della Lombardia. Ottimi numera da terapie intensive (-116) e ricoverati (-98).

In Lombardia crescono gli incrementi di positivi, dimessi e purtroppo anche dei morti in maniera sostanziale (dai +216 di ieri ai +273 di oggi). Terapie intensive ancora con il segno meno davanti (-28), un +149 viene fatto registrare dai ricoverati. Questo dato è in linea con gli appelli lanciati dalla regione di abbassare il volume della mobilità, oggi in alcuni comuni sempre più in crescita. Spaventa Milano, sicuramente la battaglia più dura: in provincia +520 positivi (ieri +269), nel comune +262 (ieri +127). I tamponi su scala regionale sono passati dai 9.372 di ieri ai 9.977 di oggi e non giustificano un raddoppiamento dei positivi nella città capoluogo. La mobilità ormai costante al 40% (ieri al 41% dopo che in alcuni giorni delle scorse settimane era addirittura scesa al 35%-36%) è sicuramente uno dei fattori scatenanti.

Fuori dalla Lombardia dati stabili. I guariti registrano +929 (ieri +1.002), i morti +346 (ieri +354), le terapie intensive -88 (ieri -74). Importantissimo il -247 dei ricoverati (ieri -38) che rappresenta un segnale confortante per quanto riguarda lo sviluppo del contagio.

Nel Lazio si registrano +140 casi di positività (ieri +154) per un trend che scende di nuovo al 3% (ieri al 3,5%). Continua la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (15.531) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.902). I guariti salgono di 33 unità arrivando a 720 totali, mentre nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 10. 

Domani e dopodomani si gioca una partita dal valore inestimabile. Vinciamola insieme, restiamo a casa! #iorestoacasa".

10 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 10 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Dopo l'interruzione di ieri il dato torna a testimoniare la decelerazione del virus. Scende l'incremento dei morti, i guariti si confermano intorno ai duemila giornalieri, ottimi i numeri di terapie intensive e ricoveri. In Lombardia tornano accettabili i dati di Milano (confermando le continue oscillazioni), Roma decima provincia italiana per contagio (ottima notizia visto il bacino). Agghiaccianti i dati delle RSA e dei sanitari morti dall'inizio dell'epidemia.

Oggi i tamponi processati raggiungono la cifra record di 53.495, dando le basi per un'analisi abbastanza solida. Imparagonabili da confrontare (vista la platea diversa) gli aumenti di casi totali e positivi, la notizia più rassicurante è nel numero di tamponi processati per ogni positivo: oggi è un positivo ogni 13,53 tamponi, migliore dell'1 su 13,47 di mercoledì e in particolar modo dell'1 su 11 di ieri. I guariti giornalieri (1985) rimangono intorno alla soglia dei duemila, diminuisce l'incremento dei morti (ieri +610 oggi +570, in percentuale da +3,45% a +3,12%). Ottime notizie da terapie intensive (-108) e nuovi ricoverati (-157), a completamento di una settimana molto positiva da questo punto di vista. Gli ospedali italiani, grazie ultimi sette giorni, hanno così una buona disponibilità ricettiva e tutto il personale può concentrare il proprio lavoro su una platea più ristretta.

In Lombardia per numero di tamponi effettuati e positivi la tendenza è in linea con quella nazionale. Scendono sensibilmente i morti (ieri 300 oggi 216), calano di altre 34 unità le terapie intensive e aumentano di 81 i ricoverati. Alto il traffico degli spostamenti (a Milano ormai stabile al 40%) su cui la regione per bocca del vicepresidente F.Sala richiama la popolazione a una maggiore responsabilità. Milano torna su livelli meno preoccupanti di ieri: in provincia +269 positivi (ieri +440), nel comune +127 (ieri +155). Le continue oscillazioni non permettono considerazioni precise, ma visto il volume degli incdrementi il picco dovrebbe essere alle spalle.

Fuori dalla Lombardia continuano a diminuire i pazienti in terapia intensiva (-74), ma cresce l'aumento dei morti (oggi +354 ieri +310) e si attenua il calo dei ricoverati (ieri -119 oggi -38). I guariti aumentano da +947 a +1.002.
Nel Lazio +154 casi di positività (ieri +163) con un trend del +3,5% (ieri +3,8%). Aumenta la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.611) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.792). Per quanto riguarda i guariti salgono di 43 unità arrivando a 687 totali, tre volte il numero dei decessi complessivi. I decessi sono stati 10.

A Roma uno studio effettuato prima dei dati giornalieri rileva che la Capitale è solo la decima provincia italiana per contagi totali (gli stessi di Piacenza che ha un quindicesimo degli abitanti). Roma e tutta la provincia contano 4,35 milioni di abitanti (Milano e hinterland ne fanno 3,26 milioni) e prima della crisi aveva tredici voli diretti con la Cina e due a settimana con Wuhan, oltre a un rapporto continuo con il Nord del Paese.
Drammatico il bilancio delle RSA. Stamattina l'Istituto Superiore di Sanità in conferenza stampa ha comunicato che sono 1.882 gli anziani deceduti nelle residenze lombarde. Sono invece 109 i decessi tra i camici bianchi, persone morte per salvare e sicuramente dopo aver salvato altre vite. Numeri che resteranno per sempre una macchia indelebile di questa battaglia.

La curva del contagio sta scendendo, anche con un buon ritmo. Alla vigilia di tre giorni come i prossimi l'imperativo è uno solo: stare a casa! #iorestoacasa".

9 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 9 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Oggi il dato subisce una battuta d'arresto, tornando sui livelli di due giorni fa. L'oscillazione su uno o due giorni rientra comunque tra i casi previsti dal Comitato Tecnico Scientifico. Probabile che l'incremento odierno sia dovuto all'entrata a regime dei casi di contagio post circolare interpretativa del minstero dell'Interno. Alta la guardia su Milano che continua ad essere il focolaio più importante, e dati sempre drammatici dalle RSA. Continua a scendere la pressione sugli ospedali.

I tamponi analizzati (46.244) non raggiungono i livelli di mercoledì (51.680), ma si assestano comunque sopra rispetto ai giorni precedenti. Peggiora un po' il dato più importante, quello del tampone positivo su un certo numero di processati: ieri era uno ogni 13,47, oggi uno ogni 11, tornando sul trend di martedì. Salgono gli incrementi di casi totali e positivi, comunque poco indicativi a causa della differenza di platea di test analizzati. L'incremento dei guariti scende (ieri +2.099 oggi +1.979, in percentuale da +8,61% a +7,47%), sale quello dei morti (ieri +542 oggi +610, in percentuale da +3,16% a +3,45%), anche su questi indicatori ci si riavvicina al dato di martedì. Buone notizie dalle terapie intensive (-88) e dei ricoverati (-86). Emblematiche in questo senso le parole del prof. Locatelli: "Negli ultimi 5 giorni ben 4 si sono chiusi con un numero negativo di ricoverati rispetto al giorno precedente. Per le terapie intensive invece è cinque giorni su cinque. Quando si parla di fase 2, non viene sufficientemente sottolineato che l'aver alleggerito la pressione sugli ospedali sarà molto utile per la cura di malati con patologie diverse da Covid-19". Nel mese di aprile è cresciuto il numero delle persone in isolamento domiciliare ed è sceso quello dei ricoverati, ripercorrendo la ricetta che ha consentito al Veneto di gestire nel modo migliore la propria emergenza.

In Lombardia il trend è in linea con quello nazionale. Preoccupa principalmente Milano, la battaglia forse decisiva. In provincia l'incremento dei contagiati segna +440 (ieri +252), nel comune +155 (ieri+80). Al netto di qualche tampone in più processato, il capoluogo continua a tenere in ansia gli esperti, anche a causa di una continua oscillazione del dato tra un giorno e l'altro. Prendendo come riferimento la forchetta dell'ultima settimana, il rallentamento del virus sembra una realtà, ma in modo più lento rispetto a tutte le altre province. 

Fuori dalla Lombardia i dati sono migliori, a conferma che il peggioramento è trainato dalla regione maggiormente colpita dal virus. Da ieri i morti sono +300 (ieri +304), le terapie intensive -67 (ieri -51), i ricoveri -163 (ieri -119), i guariti +947 (ieri +1.086). Sempre il prof. Locatelli rivela che oggi ci sono dieci regioni al centro-sud e la provincia autonoma di Bolzano in cui il numero dei deceduti è inferiore alle 10 unità.

Nel Lazio sono +163 casi di positività nelle ultime 24 ore (ieri +117) con il trend in leggera salita al 3,8%. Continua l’inversione di tendenza, circa 2 mila in più, tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (14.748) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.6184). Il dato di oggi è in parte dovuto a dei ritardi di notifica nella Asl Roma 6. Proseguono i controlli a tappeto nelle case di cura e le RSA su tutto il territorio regionale con report che vengono inviati ai Carabinieri del NAS per le verifiche di competenza. Record per quanto riguarda i guariti che rispetto a ieri segnano +70, arrivando a 644 totali. I decessi sono stati 9.

La tendenza dell'ultimo periodo indica che il virus sta rallentando, anche in maniera importante. Non possiamo però allentare sulle misure, perché altrimenti la curva risale improvvisamente. A Pasqua e Pasquetta si gioca una partita decisiva. #iorestoacasa".

8 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 8 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Altro calo significativo dell'incremento dei contagi. Lo scarto tra ieri e oggi è simile a quello tra lunedì e martedì, quindi il virus continua a rallentare in maniera importante. L'incremento dei morti scende, record di guariti e ospedali che respirano sempre più. Pasqua è decisiva, non bisogna allentare.
I tamponi analizzati schizzano a 51.680 rispetto ai 33.713 di ieri: uno sforzo incredibile dei laboratori italiani che forniscono una base importante per l'analisi. Visto l'incremento di più del 53% di test effettuati, un confronto rispetto a ieri tra gli aumenti di casi totali e positivi risulterebbe fuorviante, mentre un sospiro di sollievo provoca il fatto che nelle ultime 24 ore è stato riscontrato positivo un tampone ogni 13,47: ieri uno ogni 11,09, lunedì uno ogni 8,41. Questo dato è la prova che il virus sta rallentando in modo significativo. Per un'analisi più approfondita servirebbe anche distinguere coloro che vengono sottoposti a tampone, ma in linea con la direttiva dell'IIS il campione dovrebbe comunque essere simile. Scende l'incremento dei morti (ieri +604 oggi +542, in percentuale da +3,66% a +3,16%), salgono alla cifra record i guariti (ieri +1.555 oggi +2.099, in percentuale da +6,81% a +8,61%). Rassicura anche il dato delle terapie intensive (-99) e dei ricoverati (-233) che, dopo una serie di giorni con questo trend, permette al sistema sanitario nazionale di respirare.

In Lombardia si registra un accentuato incremento di tamponi processati (ieri +4.332 oggi +8.226) e, come su base nazionale, i dati dimostrano un rallentamento. Scende l'aumento dei morti (da +282 a +238), sale il numero dei dimessi (da 628 a 1.013), sempre con il segno negativo (che testimonia un dato positivo!) il numero delle terapie intensive (-48) e dei ricoverati (-144). Milano è sulla stessa lunghezza d'onda, con un +252 in provincia (ieri +249) e +80 nel comune (ieri +99) nonostante i tanti tamponi in più testati. L'ultima settimana dimostra che anche il capoluogo lombardo (dove il virus è arrivato più tardi) ha alle spalle la fase più critica.

Fuori dalla Lombardia diminuisce l'incremento dei morti (da +322 a +304), mantengono il segno negativo le terapie intensive e i ricoverati. In alcune regioni salgono leggermente i numeri, ma ovviamente con ordini di grandezza diversi da quelli lombardi.

Nel Lazio sono 117 i nuovi casi di positività, con una frenata del trend al +2,8%. A Roma città continua il rallentamento con +31 casi nelle ultime 24 ore. Sono in continua crescita i guariti, +28 da ieri, arrivando a 574 totali. I decessi sono stati 6. Importante l’inversione di tendenza tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (13.936) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.604). 

Per quanto riguarda le RSA drammatici i dati provenienti dal 26% delle strutture nazionali: 133 morti con tampone e diagnosi Covid, 1310 senza tampone ma con sintomi. Sul Trivulzio sta indagando la magistratura, ma in tantissime altre residenze sono presenti cluster che mettono a serio rischio l'incolumità di una delle nostre generazioni migliori.

Pasqua è alle porte e stare a casa è dura. Ma ognuno che rispetta la misura spinge sempre più via il virus. Un'altra settimana di vero sacrificio farebbe crollare fortemente la curva. #iorestoacasa".

7 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 7 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Primo calo significativo dell'incremento dei contagi. Gli indicatori sono tutti positivi ed è chiaro che siamo di fronte a un rallentamento importante. Gli ospedali respirano sia per ricoverati che per terapie intensive. Il dato migliore da quasi un mese, che deve spingere a proseguire sulla stessa strada.

I tamponi analizzati aumentano rispetto a ieri, tornando al livello di domenica, per un totale di +33.713 test processati in un giorno. Nonostante un campione più ampio, scende l'incremento dei casi totali (ieri +3.599 oggi +3.039, in percentuale da +2,79% a +2,29%), quello dei positivi (ieri +1.941 oggi +880, in percentuale da +2,13% a +0,94%), leggermente anche quello dei morti (ieri +636 oggi +604, in percentuale da +4,00% a +3,66%). Mentre ieri si registrava un tampone positivo ogni 8,41 processati, oggi uno ogni 11,09 ed è questa la dimostrazione più evidente del rallentamento del virus. Importantissimi anche il -258 dei ricoverati e il -106 delle terapie intensive, che permettono al sistema sanitario nazionale di alleggerire un po' il carico di lavoro e alle strutture di avere maggiore disponibilità ricettiva.

Buoni anche i dati della Lombardia, a conferma del trend nazionale. Scendono lievemente i morti da +297 a +282, le terapie intensive tornano negative (-38) e si conferma la buona tendenza anche sui ricoverati (-81). Anche i numeri di Milano sono in lieve decrescita, considerando che anche il tamponamento ha fatto segnare un incremento inferiore (ieri +5.005 oggi +4.332): in provincia i positivi segnano un +249 (ieri +308), nel comune +99 (ieri +112). La battaglia campale rimane quindi quella sul territorio meneghino.

Fuori dalla Lombardia scende l'aumento dei morti (da +339 a +322), mantengono il segno meno le terapie intensive (-68) e crollano i ricoveri (da +122 a -177). L'analisi dei dati segnala una completa convergenza verso il rallentamento del virus.

Nel Lazio +118 casi di positività, con una conferma del rallentamento del trend (per la prima volta sotto al 3%). Novità importante anche per quanto riguarda le terapie intensive, con un - 5 giornaliero, per un totale di 192. Un'ottima notizia arriva dal Bambino Gesù di Palidoro: i 3 neonati e le 2 mamme arrivate nei giorni scorsi dal San Paolo di Civitavecchia sono risultati negativi al secondo tampone. I guariti salgono di 44 unità nelle ultime 24 ore arrivando a 546 totali. I decessi sono stati 9. Proseguono i controlli nelle RSA su tutto il territorio, che sono arrivati a oltre il 60%.

Qui il tasto più dolente di oggi. Sono sempre molto alti i casi segnalati nelle RSA. Al Trivulzio di Milano sono 70 i morti a marzo e già 30 ad aprile, tanto che la procura ha avviato un'indagine, mentre il sindaco Sala parla di ferita per la città. Su tutto il territorio nazionale sono tanti, troppi i focolai che hanno colpito le RSA, mettendo a rischio la vita dei nostri nonni.

Finalmente è arrivato il primo rallentamento importante del virus, ma dietro l'angolo abbiamo un rischio elevatissimo. Nel periodo di Pasqua si gioca il nostro futuro! #iorestoacasa".

6 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 6 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Il contagio continua sempre leggermente a rallentare, ma torna a salire l'aumento dei morti. Gli ospedali respirano ancora, terzo giorno con terapie intensive negative e ricoverati contenuti. Preoccupano un po' i dati di Milano e molto quelli delle RSA.

Scendono i tamponi analizzati (+30.271), assestandosi sui dati di lunedì scorso (la domenica alcuni laboratori non sono a pieno regime), quasi 10 mila in meno dei 39.809 di giovedì scorso. In questo senso la crescita più contenuta a livello di unità e in percentuale di casi totali (+3.599 ossia il +2,79%) e positivi (+1.941 ossia il +2,13%) ha un valore pressoché nullo con un discostamento così marcato di test processati. Il rallentamento della velocità del virus viene confermata dal dato di un tampone positivo ogni 8,41, migliore rispetto a quello di ieri (un positivo ogni 7,93 tamponi). Sale l'incremento dei morti avvicinandosi ai livelli di due giorni fa (oggi +636, ieri +525, sabato +681, in percentuale oggi +4,00%, ieri +3,42%, sabato +4,64%), fortunatamente anche quello dei guariti (ieri +819 oggi +1.022, in percentuale da +3,90% a +4,68%). Importantissimo il -79 della terapia intensiva, numero negativo per il terzo giorno consecutivo, e anche il contenuto +27 dei ricoverati (ieri -61). Gli ospedali continuano a respirare e a poter indirizzare gli sforzi su un bacino meno ampio rispetto alla situazione super emergenziale dei giorni scorsi.

In Lombardia il numero dei tamponi (oggi +5.005, ieri +8.107) è il 62% di quelli di ieri e i dati risentono di questo sbalzo. Sale l'incremento dei morti (oggi +297, ieri +249), i dimessi restano sui livelli di 24 ore fa (da 906 a 851), le terapie intensive segnano +26 (numero comunque accettabile), i ricoverati un ottimo -95. Preoccupano un po' i dati di Milano: in provincia +308 (ieri +411), il comune +112 (ieri +171), ma con il 62% di tamponi su base regionale (il dato dei test della sola provincia di Milano non è disponibile).

I numeri fuori della Lombardia sono un pizzico controversi. Salgono i morti (da +276 a +339), scendono parecchio le terapie intensive (da -8 a -105), con un -62 soltanto in Puglia, aumentano i ricoverati (da -68 a +122). Su alcuni aspetti i numeri implicano considerazioni contrastanti, è opportuno mantenere sempre alta l'attenzione.

Terrorizza il dato della RSA Trivulzio (già sotto i riflettori ai tempi di Tangentopoli): 70 morti e il ministero pronto a mandare gli ispettori (speriamo il prima possibile, ndr). I +58 contagiati nelle RSA della provincia di Rieti (un terzo del'aumento totale della regione Lazio) dimostra che questi cluster pericolosissimi (perché colpiscono una categoria più fragile) sono dislocati in tutto il territorio nazionale.

Nel Lazio +151 casi di positività (ieri +123), ma rallenta il trend al 3,9%. Anche a Roma città continua il rallentamento. I guariti salgono di 27 unità nelle ultime 24h e arrivano a 502 totali. I decessi da ieri sono stati 10.

Il contagio rallenta, ma non c'è ancora stato un crollo. L'unica arma a disposizione è rispettare le misure di contenimento sociale. L'unica! #iorestoacasa".

5 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 5 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Il contagio rallenta ancora, seppur leggermente, ma i numeri di oggi sono positivi sui morti e i ricoverati. Gli ospedali respirano sempre di più, addirittura in Lombardia viene interrotta la CROSS. Brusaferro ammette che si inizia a pensare alla fase 2.

Il numero dei tamponi processati scende rispetto ai giorni scorsi (34.237 oggi, mentre negli ultimi tre bollettini si andava dai 37.375 ai 39.809). Scende l'incremento dei casi totali (ieri +4.805 oggi +4.316, in percentuale da +4,01% a +3,46%), dei guariti (ieri +1.238 oggi +819, in percentuale da +6,27% a 3,90%), discesa più sostanziale dell'aumento dei morti (ieri +681 oggi +525, in percentuale da +4,64% a +3,42%) molto marcata se si prende uno step più ampio in termini di giorni (e nel numero dei morti anche la discesa di un'unità è una notizia stupenda). Il calo dell'incremento dei deceduti fa alzare quello dei positivi (ieri +2.886 oggi +2.972, in percentuale da +3,38% a +3,37%). Continua il segno - nelle terapie intensive (-17) e lo stesso trend viene assunto dai ricoverati (-61). Viene interrotta la CROSS in Lombardia, in grado di evitare il trasporto in altre regioni o all'estero. Il virus rallenta lievemente più di ieri: oggi viene riscontrato un positivo ogni 7,93 tamponi processati, 24 ore fa uno ogni 7,78.

In Lombardia viene confermata la tendenza nazionale, in particolare negli incrementi di morti (sceso a +249), positivi e guariti. Le terapie intensive confermano il segno - con un -9 (ieri -55), l'aumento dei ricoverati scende a +7 (ieri +200). A Milano, dove sappiamo che il virus è arrivato con qualche giorno di ritardo, continuano a scendere gli aumenti: +411 in provincia (ieri +428), +171 nel comune (ieri +178). Il tutto è reso più solido da un numero maggiore di tamponi analizzati (+8.107) rispetto a ieri (+6.826).

Anche i numeri fuori dalla Lombardia restano rassicuranti. I morti aumentano di +276 (ieri +366), le terapie intensive fanno segnare -8 (ieri -19), i ricoverati crollano a -68 (ieri +69). Il presidente dell'IIS Brusaferro che parla di eventuale fase 2 confermano che le misure di contenimento sociale hanno preceduto l'esplosione del contagio al centro-sud che a questo punto dovrebbe essere abbastanza controllato.

Nel Lazio nelle ultime 24 ore +123 casi di positività (ieri +157), continua la frenata del trend che per la prima volta è al 3%. Da lunedì, visto il problema delle RSA, partono le prime strutture specifiche COVID, con i primi 100 posti a disposizione sul territorio. Viene confermata la disponibilità di un posto di terapia intensiva ogni giorno per chi ne avesse più bisogno. In continua crescita i guariti (+36), arrivando a 475 totali. I decessi da ieri sono stati 7.
Per quanto riguarda le RSA, su cui il Lazio ha messo in atto il primo intervento, uno studio de La Repubblica parla di un morto su 10. Un dato sconcertante che impone un intervento immediato di tutte le regioni sulle strutture che ospitano i nostri nonni.

Brusaferro dice che il dato positivo va conquistato giorno per giorno, quindi è importante rispettare le misure di contenimento. Ancora uno sforzo, per riconquistare la nostra libertà. #iorestoacasa".

4 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 4 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Crescita del contagio in termini prevedibili, tendenza stabile rispetto ai giorni scorsi. Respirano gli ospedali, in particolar modo le terapie intensive. La fase critica però non è ancora alle spalle.

I tamponi analizzati sono in linea con quelli degli ultimi due giorni (oggi 37.375, ieri 38.617, due giorni fa 39.809). Sale leggermente l'incremento dei casi totali (ieri +4.585 oggi +4.805, in percentuale da +3,98% a +4,01%) e dei positivi (ieri +2.339 oggi +2.886, in percentuale da +2,82% a +3,38%). Scende l'aumento dei morti (oggi +681, ieri +766), diminuendo del 40% rispetto al tetto massimo raggiunto il 27 marzo (+919). Scende anche l'incremento dei guariti (ieri +1.480 oggi +1.238, in percentuale da +8,10% a +6,27%). Oggi si registra un positivo ogni 7,78 tamponi processati, dato peggiore degli ultimi tre giorni ma con differenze contenute. Importantissimo il -74 fatto segnare dalle terapie intensive, che unito al +269 dei ricoverati fa respirare il sistema sanitario nazionale. L'inizio della tendenza positiva ha effetti sempre più diretti, ma ancora il virus viaggia con velocità importante.
In Lombardia trend simile a quello nazionale, con i morti che aumentano più lievemente (+345 oggi, +351 ieri) e terapie intensive che segnano un importantissimo -55. Sale il numero dei ricoverati (+200 oggi, +40 ieri), ma è possibile un accumulo con i casi dei giorni scorsi. A Milano dati stazionari: nella provincia +428 (ieri +387), nel comune +178 (+166). Va comunque considerato un piccolo incremento dei tamponi processati nell'intera regione, dai +6.765 di ieri ai +6.826 di oggi.

Considerando che il focolaio più drammatico in Italia ha colpito la Lombardia, positivi i numeri di tutte le altre regioni insieme. I morti fuori dalla Lombardia crescono di +336 (ieri +415), le terapie intensive -19 (ieri -15), i ricoverati +69 (ieri +161). Come confermato anche dal prof. Galli si può cominciare a pensare che le misure di contenimento sociale abbiano anticipato il sorgere di focolai in molte zone del centro sud.

Nel Lazio +157 (ieri +167) casi di positività con un'ascesa per la prima volta sotto al 4%. Sono in continua crescita i guariti, +47 (ieri +23) arrivando a 439 totali. Bellissima notizia da Latina dove è nata la prima bambina del Lazio da una madre positiva al COVID-19 e il parto è andato bene. A Roma città prosegue nella lenta discesa l'incremento dei casi. Nel pomeriggio è arrivato un paziente in terapia intensiva da Bergamo al COVID Center del Campus Bio-Medico e viene confermata la disponibilità di un posto di terapia intensiva ogni giorno per la rete nazionale. Ciò significa che nel Lazio il contagio sta rallentando e vengono destinate le terapie intensive alle regioni maggiormente sotto pressione.

Le RSA continuano a preoccupare, così come alcuni ospedali in cui si sono riscontrati diversi positivi (al San Paolo di Civitavecchia purtroppo anche 2 neonati e le loro mamme, fortunatamente ora tutti in buone condizioni al Bambino Gesù di Palidoro) e per questo il ministero della Sanità ieri ha dettato nuove regole sul tamponamento.

Va tenuta alta la gurdia, il Covid-19 viaggia ancora ad alta (non altissima) velocità. Sconfiggiamolo insieme! #iorestoacasa".

3 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 3 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Dati sostanzialmente costanti rispetto a ieri: si consolida la tendenza positiva delle giornate scorse, ma ancora non siamo arrivati a un crollo. Per il centro-sud il tempo che passa senza impennate è una notizia positiva.

I tamponi analizzati sono 38.617, di poco inferiori a quelli di ieri (39.809). L'incremento dei casi totali scende unitariamente e in percentuale (ieri +4.668 oggi +4.585, in percentuale da +4,22% a +3,98%), come quello dei positivi (ieri +2.477 oggi +2.339, in percentuale da +3,07% a +2,82%) e dei morti in percentuale (ieri +760 oggi +766, in percentuale da +5,78% a +5,50%). Sale l'aumento dei guariti in termini di unità (ieri +1.431 oggi +1.480), scende in percentuale (da +8,49% a +8,10%). Oggi si registra un positivo ogni 8,42 tamponi analizzati, ieri uno ogni 8,52. Le terapie intensive aumentano di +15 (ieri +18), i ricoverati con sintomi +201 (ieri +137). Il contagio segue il ritmo dei giorni scorsi, più lento rispetto a una decina di giorni fa, ma ancora a livelli consistenti.

In Lombardia la tendenza è simile a quella nazionale, scende maggiormente l'incremento dei morti (oggi +351 ieri +367). Questo significa che i morti non lombardi invece aumentano (ieri +393 oggi +415). Questo dato potrebbe far accendere un allarme sul centro-sud, ma da alcune regioni, ad es. il prof. Lopalco per la Puglia, informano che nella giornata di oggi sono stati conteggiati dei morti dei giorni precedenti. Rasicurante in questo senso è l'analisi delle terapie intensive non lombarde (oggi -15, ieri +9) e dai ricoverati con sintomi non lombardi (oggi +161, ieri +281). Buone notizie da Milano, dove i positivi della provincia aumentano di +387 (ieri +482), nel comune di +166 (ieri +203). Il dato dei tamponi processati su Milano provincia e città non è disponibile, ma quello totale della Lombardia è 6.765 (ieri 6.837). Quindi anche quello del capoluogo dovrebbe essere stabile.

Nel Lazio +167 (ieri +169) casi di positività con un'ascesa per la prima volta sotto al 5%. I guariti salgono di 23 unità, arrivando a 392 totali. Preoccupano sempre tanto i cluster nelle RSA per anziani: alto il numero delle vittime. Terrorizza il caso specifico della RSA di Borgomanero (provincia di Novara): 17 morti e nessun tampone o test sierologico a pazienti e personale.

Il contagio non viaggia più ai ritmi infernali di una decina di giorni fa, ma ancora il crollo non è arrivato. La spallata al virus la può dare ognuno di noi, rimanendo a casa. #iorestoacasa".

2 APRILE 2020 - Analizziamo oggi, 2 aprile 2020, i dati sul contagio da coronavirus forniti da Angelo Borrelli della Protezione Civile: "Dato ancora in miglioramento, suffragato da un numero sempre più alto di tamponi analizzati.

Partiamo proprio dai test processati, oggi sono 39.809 mentre ieri erano 34.455 (+5.354). Al netto di questo incremento, diminuisce l'aumento di casi totali (ieri +4.782 oggi +4.668, in percentuale da +4,52% a +4,22%), di positivi (ieri +2.937 oggi +2.477, in percentuale da +3,78% a +3,07%), di morti in percentuale (da +5,85% a +5,78%) ma sale leggermente come numero assoluto (760, ieri 727). I guariti aumentano sensibilmente: 1.431 oggi, 1.118 ieri, in percentuale da +7,11% a +8,49%. Ieri si registrava un positivo ogni 7,21 tamponi analizzati, oggi un positivo ogni 8,52. Il risultato è chiaro, il contagio continua a rallentare su scala nazionale. 

Buoni numeri anche nel Lazio, con +169 (stessa cifra di ieri) ma scende il trend al 5%. I guariti crescono di 32 unità nelle ultime 24 ore, raggiungendo i 369 totali e doppiando i decessi.

In Lombardia tendenza in linea con quella nazionale nei casi totali e nei positivi. Importantissimo il +9 di terapie intensive in 24 ore (ieri era +18) e il sorpasso dei dimessi sui ricoverati (ricoveri -144, ieri era +44). Anche da Milano, la battaglia più dura, notizie positive: in provincia +482 positivi (ieri +611), nel comune +203 (ieri +159), con un numero di tamponi leggermente inferiore, ma simile. In tutta la regione sono stati processati 6.837 test (ieri 7.392).

Preoccupano tantissimo i cluster nelle case di riposo, alcune delle quali 'prigioni' dove non si può entrare e uscire in seguito ai decreti governativi e le ordinanze regionali. Allo studio c'è un intervento specifico per evitare che diventino dei veri e propri 'lazzaretti'.
In alcune regioni come Piemonte, Emilia Romagna, Liguria si registra un incremento di casi totali e di morti rispetto a ieri, seppur non sostanziale, che testimonia la presenza e la pericolosità ancora elevata del virus.

L'unica arma vincente è il distanziamento sociale. Non c'è altra scelta. #iorestoacasa".