"AIUTIAMO I BAMBINI!!", L'appello del Cardinal Lojudice ai tifosi della Lazio: "Vinciamo lo scudetto della solidarietà"

31.05.2022 14:20 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
"AIUTIAMO I BAMBINI!!", L'appello del Cardinal Lojudice ai tifosi della Lazio: "Vinciamo lo scudetto della solidarietà"

Scrivere di calcio è per chi ama questo mestiere un divertimento e una passione. Da non confondere mai però con la ‘missione’. Gioco un po’ con le assonanze perché spesso il campanilismo e il tifo ci portano ad abusare di termini nati per raccontare chi fonde la propria vita nell’impegno costante verso il prossimo. Questa è la storia di “Dorean Dote”: Il centro diurno nato a maggio del 2015, in via Giuseppe Chiovenda 16 (quartiere Don Bosco) con l’intento di fornire l'assistenza necessaria a bambini e ragazzi in stato di disagio socio-familiare e a rischio marginalità sociale, con difficoltà scolastiche, comportamentali e cognitive.

“Dorean Dote” (Mt10,8) che tradotto dal greco significa “date gratuitamente”, rappresenta il credo quotidiano che muove ogni singolo gesto del Cardinal Lojudice ideatore e sostenitore di questo progetto sociale. Tendere la mano verso il prossimo, con la convinzione che offrire uno spazio educativo serva nella periferia a prevenire e contrastare quei processi evolutivi che potrebbero condurre a situazioni di sofferenza individuale e di delinquenza.

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Dal 2015 ad oggi cosa ha fatto Dorean Dote? Qual è stata la sfida più difficile vinta in questi anni?

Prima di tutto grazie per averci dato questa opportunità di fare conoscere la nostra associazione. La nostra prima sfida è stata quella di fare in modo la nostra iniziativa si trasformasse in un punto di riferimento, una casa in cui educare ed accogliere bambini e ragazzi che vivono in ambienti disagiati e degradati. E’ iniziato tutto con un primo centro diurno dedicato ai minori in stato di disagio socio-familiare, a rischio marginalità sociale, con difficoltà scolastiche, comportamentali e cognitive.

“Dorean Dote” prende vita principalmente dalla considerazione che i bambini in questa condizione, purtroppo, sono davvero tanti. Nel corso del tempo grazie alla buona volontà di molte persone e alla donazione di un sacerdote, siamo riusciti a mettere insieme e ordinare le energie che erano in campo. Non si tratta di un centro rivolto solamente ai bambini rom ma è aperto a tutti i ragazzi in difficoltà grazie anche alla collaborazione con le associazioni Medicina Solidale e Fonte D’Ismaele. La nostra idea è quella di mostrare loro che esiste una cornice alternativa di vita rispetto a quella che sono costretti a vivere quotidianamente, loro malgrado. In questo contesto ci auguriamo che il centro di Via Chiovenda al Tuscolano diventi sempre di più un punto di riferimento presente e futuro per questi ragazzi, senza scalzare mai la presenza dei genitori che anzi è fondamentale salvaguardare.

Oggi in cosa è impegnata Dorean Dote?

“Dorean Dote” significa “date gratuitamente”, mira infatti ad offrire uno spazio educativo per prevenire e contrastare quei processi evolutivi che potrebbero portare a situazioni di sofferenza individuale e di delinquenza. La strada della vera integrazione è proprio questa. Questo progetto è la manifestazione concreta di come grazie al lavoro di parroci, sacerdoti, famiglie affidatarie e di tutti i volontari si possa dare ai bambini in difficoltà l’opportunità di studiare, lavarsi e giocare in maniera serena». Un continuo legame con i ragazzi che si ritrovano in un ambiente sicuro e ricco di proposte stimolanti.

Cosa serve a questo centro?

Ogni giorno andiamo a prendere i bambini a scuola e li portiamo al centro dove possono fare i compiti, laboratori e altre attività educative. A volte, invece, li accompagniamo a fare sport per permettere loro di integrarsi con il territorio e non isolarsi. La sera, infine, dopo la cena, li riportiamo nelle loro famiglie». I ragazzi quindi al centro di un progetto che li coinvolge in prima persona.

Il senso del nostro lavoro è proprio quello di far sentire meno abbandonati questi bambini. Vorremmo che capissero, con il tempo, quali sono i loro reali diritti e che esiste un’alternativa positiva al campo rom o alla vita di strada. Una quotidianità “normale” che spesso non conoscono. Dorean Dote è uno spicchio di speranza, un’apertura di cielo per questi bambini che piano piano possono scoprire una nuova vita.

L'appello ai tifosi della Lazio

Voi amate il calcio e nella fattispecie la Lazio. Legarsi a dei colori. Stringersi e ritrovarsi a sperare insieme. Fare il tifo per una squadra. In un certo senso soffrire e gioire per successi e insuccessi. Rappresenta ciò che di più sano l’animo umano possa sprigionare. È quel sentimento puro, leale e corretto e condiviso che conduce a scrivere pagine di storia insieme.
Ecco la Dorean Dote con un percorso differente ha scelto di fare il tifo per chi è in difficoltà e soprattutto i più piccoli fragili ed emarginati. Per parlare in termini calcistici la nostra bandiera è il Vangelo.
Alla base di tutto c’è una fede sana che ci sostiene e ci aiuta a condividere lo spirito comune dell’agire per cambiare il destino di tanti bambini meno fortunati. Possiamo, insieme, riscrivere la loro storia con un semplice gesto. Non servono azioni eclatanti, ma una carità piccola e silenziosa.
Agli amanti del calcio e della Lazio dico vinciamo questa partita insieme.
Anzi vinciamo il campionato, cuciamoci sul petto lo scudetto della solidarietà.

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