Lazio, Petrelli: "Chinaglia e Frustalupi erano unici". E sulla squadra di Tudor...

14.05.2024 19:00 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Petrelli: "Chinaglia e Frustalupi erano unici". E sulla squadra di Tudor...
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© foto di Federico Gaetano

Intervenuto ai microfoni di Tag24 a qualche giorno di distanza dalla festa in occasione del cinquantesimo anniversario dello scudetto del '74, Sergio Petrelli ha parlato della giornata vissuta all'Olimpico: “È stata una giornata magica, un’emozione forte, anche perché eravamo accompagnati da tutti i figli di chi purtroppo non c’è più. Pulici, Wilson, D’Amico e tutti gli altri sono sempre con noi e c’erano anche domenica. È stata davvero una bella occasione per poter festeggiare al massimo (...) Molti di coloro che ci chiedevano le foto e si sono avvicinati a noi, ci raccontavano che nel 74 non erano ancora nati, ma che hanno imparato ad amarci grazie ai racconti dei loro papà. La scena più o meno era sempre questa. È davvero una cosa incredibile. Non pensavo sinceramente che ci fosse tutta quella gente allo stadio ed è stata un’emozione unica”.

Protagonista di quella Lazio? Io metto sullo stesso piano Frustalupi e Chinaglia perché erano due uomini unici e di classe. Giorgio sembrava un tontolone, ma era di un intelligenza incredibile e sapeva giocare a calcio. Mario invece era impressionante perché non era molto alto, ma intercettava tutte le traiettorie e i palloni che provavano a far filtrare gli avversari. Sapeva sempre dove posizionarsi, era il fulcro della nostra squadra. Era davvero sorprendente perché si muoveva sempre in anticipo, come se avesse il pensiero collegato all’avversario. È andato via dall’Inter perché era considerato vecchio, poi è venuto alla Lazio e ha vinto lo scudetto. E poi ancora ha fatto la differenza anche a Cesena e Pistoia. Era sempre all’altezza della situazione”.

“Lazio attuale? Avevo già seguito le partite precedenti e non mi erano piaciute particolarmente. Contro l’Empoli invece ho visto un po’ di grinta in più. Questa squadra non è male, ma vorrei vedere qualche italiano in più in campo. E pensare che la Lazio è una di quelle che ne ha di più (...) Sesto posto? Non sarebbe poi così impossibile, perché la Lazio che ho visto domenica è una squadra che gioca a calcio. In questo momento ha meno velocità e ha meno fuoriclasse di quelli che può avere la Roma, ma credo che sia più squadra. Questo almeno è quello che emerge dall’esterno. De Rossi, da quando è arrivato sulla panchina giallorossa, ha inanellato parecchi risultati consecutivi, ma aveva anche un calendario piuttosto semplice. Poi ha vinto il derby e quella è stata la partita fondamentale per loro. Adesso dai biancocelesti mi aspetto grande determinazione”. 

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