"Mito" Klose, il tedesco di ghiaccio si scioglie sotto la Nord

Il tedesco fa sognare il tifo biancoceleste grazie alle sue prodezze.
17.10.2011 07:50 di  Ivan Pantani   vedi letture
Fonte: LaLazioSiamoNoi.it
"Mito" Klose, il tedesco di ghiaccio si scioglie sotto la Nord
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari

E adesso sì, chiamatelo pure Mito Klose. Decidere un derby a 22 secondi dalla fine, dopo cinque stracittadine consecutive perse e a due anni e mezzo dall’ultima vittoria sulla Roma, vale l’ingresso di diritto nella mitologia laziale. Il tedesco dalla sguardo glaciale e dal cuore caldo -come riporta la Gazzetta dello Sport, a firma di Stefano Cieri- aveva già conquistato il mondo biancoceleste con la personalità, la disponibilità verso i nuovi compagni, gli assist e i gol (cinque) segnati nelle prime sette partite ufficiali. Cifre e storie che passano in secondo piano. Perché un gol in un derby è per sempre. Quello segnato a Stekelenburg è il gol numero 246 della incredibile carriera di questo ragazzo nato in Polonia e diventato re (calcistico) della Germania. Di gol ne ha segnati 14 in tre diverse edizioni dei Mondiali, 62 complessivi con la maglia della nazionale tedesca, una miriade in Bundesliga e nelle coppe europee. Eppure, nonostante tutti questi numeri, la prodezza di ieri sotto la Curva Nord dell’Olimpico diventerà per Klose uno dei gol più importanti di tutta la carriera. Eccessivo? Forse. Ma a giudicare dall’esultanza con cui Klose ha festeggiato insieme con i compagni non si direbbe. Il tedesco tutto di un pezzo si è sciolto, ha liberato tutta la sua gioia, in maniera molto poco teutonica.Una prodezza che Miro e i suoi nuovi compagni dedicano al loro allenatore. Reja, sempre sconfitto nei derby, mai vincente in carriera contro la Roma, sbeffeggiato da Totti nei giorni scorsi, ha vissuto la sua grande rivincita. Ed è giusto che a regalargliela sia stata il giocatore con cui ha stabilito un grande feeling sin dal primo giorno di ritiro e al quale ha affidato il destino suo e della squadra. E’ stato proprio lui, Klose, insieme con Djibril Cisse e con i senatori dello spogliatoio, a convincere l’allenatore a restare al timone dello spogliatoio in un brutto lunedì di settembre. Quel giorno, dopo la sconfitta interna col Genoa, Reja voleva mollare tutto e andarsene, Klose ci ha messo tutta la sua personalità per convincerlo a restare. Sapeva, forse, che appena un mese dopo gli avrebbe regalato quella vittoria nel derby che fino a ieri gli era sempre sfuggita.E pensare che fino a tre giorni prima della stracittadina la presenza in campo del tedesco era in forte dubbio. Il ginocchio toccato duro due settimane fa contro la Fiorentina non smetteva di fare male. Klose ha lasciato anzitempo il ritiro della nazionale tedesca (e un premio cui teneva molto) per rientrare a Roma e tentare il recupero. La guarigione è arrivata in extremis. Così come in extremis è arrivato il gol che, dopo appena due mesi, fa entrare Klose nella mitologia degli eroi laziali.