Roma, gli NCC pronti a bloccare la città: c'è la data

21.11.2018 12:09 di  Redazione Cronaca - LLSN   vedi letture
Roma, gli NCC pronti a bloccare la città: c'è la data

AGGIORNAMENTO NCC BLOCCO ROMA - C'è la data della manifestazione nazionale degli NCC che punta di conseguenza a bloccare Roma: "Giovedì 29 novembre a Roma protestano gli Ncc di tutta Italia (aziende di noleggio con conducente): 80mila imprese per oltre 200mila lavoratori. La manifestazione nazionale è stata indetta per scongiurare l’entrata in vigore della norma articolo 29, comma 1 quater del decreto legge 207 del 2008".

Gli NCC sono pronti a bloccare la città. L'iter legislativo straordinario che potrebbe portare in vigore la Legge 29/01 Quarter, promulgata da Gasparri nel 2008, ha messo sul piede di guerra i "Noleggio con conducente". La norma prevederebbe il ritorno alla propria autorimessa non appena concluso il servizio di trasporto. "Se la legge entrasse in vigore per gli Ncc diventerebbe impossibile lavorare, essendo in essa previsti degli obblighi troppo stringenti per poter essere rispettati, ad esempio obblighi di rientrare in rimessa incompatibili con i tempi di percorrenza", così parla Giulio Aloisi, Responsabile nazionale e della regione Lazio Anitrav. Aloisi poi aggiunge: "Il governo del Cambiamento, che altro non è che una continuazione dei governi precedenti, per pagare le sue marchette elettorali rischia di mettere a repentaglio circa 200.000 lavoratori, facendo entrare in vigore una legge che prevede vantaggi solo per i taxi. Non possiamo permettere che entri in vigore questa legge, anzichè prevedere una nuova legislatura che sia attinente all'innovazione tecnlogica il governo del cambiamento vuole mettere a repentaglio un'intera categoria di lavoratori: è per questo che il 29 Novembre bloccheremo Roma, con una delegazione a Piazza Esedra. Ci dispiace creare disagio ai romani, ma è l'unico modo per farci sentire". Sui social si può già assistere ai primi scontri verbali fra le due categoria, ma anche fra Ncc e cittadini. I contro remano tutti nella stessa direzione: "La legge si deve rispettare, gli NCC non sono Taxi, tra l'altro con concessioni prese in sperduti paesi".