Open Var | Milan - Lazio e il rigore di Pavlovic: Rocchi spiega

Nell'ultimo episodio di Open Var su Dazn, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha spiegato tutti gli episodi della tredicesima giornata di campionato.
02.12.2025 15:05 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Open Var | Milan - Lazio e il rigore di Pavlovic: Rocchi spiega

Nell'ultimo episodio di Open Var su Dazn, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha spiegato tutti gli episodi della tredicesima giornata di campionato. In particolare ha parlato di quanto accaduto nei minuti finali di Milan - Lazio, con il rigore negato ai biancocelesti per il fallo di mano di Pavlovic. Di seguito la sua spiegazione.

"È stato un weekend molto positivo anche se sono un po' rammaricato per un episodio (Milan - Lazio, ndr.) che ha fatto un po' discutere. Togliendo quello, è stata una giornata eccellente. Anche in quella partita era stata fatta un'ottima direzione di gara. Sul rigore non ci sono dubbi, meritava un check di 15 secondi. Non ha nessun grado di punibilità. Mi dispiace e mi sorprende il fatto che il VAR vada subito nella direzione del rigore, non capisco cosa possa essere scattato nella testa di questi ragazzi".

"Mi allaccio a una cosa di cui ho sentito parlare molto e me ne assumo la responsabilità: quando parlo di un OFR in più, non è che se ho un dubbio mando l'arbitro al monitor, sennò rischiamo di creare un cataclisma. Per chi sente l'audio ha capito bene che la decisione non è dubbia e che per il VAR è rigore. Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, ai ragazzi lo dirò e me ne prendo la responsabilità, forse non sono stato chiaro io sugli OFR. Tornando all'episodio, non è rigore, ma non è mai fallo alla difesa. La decisione giusta era calcio d'angolo. Capisco chi si arrabbia, ovvero la Lazio, perché se non gli dai rigore l'avrebbero accettato subito. Nessuno mette in discussione la punibilità di questo tocco di mano, che tra l'altro è a trenta centimetri, una pallonata, con il giocatore che è in contrasto con l'avversario".

"Ho sentito dire un'altra cosa che non mi piace per niente, ovvero che sia un tiro in porta. Non c'entra niente, nel regolamento non c'è scritto che se va in porta è rigore e se non ci va non lo è: o è rigore o no. La soluzione migliore sarebbe stata un calcio d'angolo, anche se poi qui l'arbitro avrebbe concesso un rigore sbagliando. Abbiamo fatto un errore meno importante rispetto all'altro, ma comunque rimane una situazione non gestite bene. Il tocco di braccio non è un punibile; il fatto che il pallone stia andando verso la porta non è un parametro, magari è un'aggravante. Si doveva ripartire da un corner".

"Quando gli arbitri vanno al monitor, dobbiamo metterli nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile. Se gli metti pressioni, o addirittura vai prima a protestare, non va bene. È corretta l'espulsione, ma non vorrei espellere le panchine, vorrei che capissero la difficoltà di questa decisione e che aspettassero la scelta finale. Poi capisco che siamo al 96', c'è tanto stress, tensione, però noi dobbiamo pensare a mandare un ragazzo al monitor nella massima tranquillità possibile. Se non sei lucido e non sei tranquillo, non decidi bene".

Andrea Castellano
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Andrea Castellano
Roma, classe 2003. Giornalista pubblicista da ottobre 2023. Redattore e inviato per Lalaziosiamonoi.it. Inviato e speaker per Radio Laziale.