Lazio, Correa e Luis Alberto titolari insieme solo una volta: ecco perché si può osare...

La Lazio sostituisce il numero 10 Luis Alberto con il numero 11 Correa. La Lazio sostituisce il numero 11 Correa con il numero 10 Luis Alberto. Ma chi l'ha detto che uno deve escludere per forza l'altro? Eppure quest'anno Luis Alberto e Correa hanno giocato insieme solamente 120 minuti nelle prime 12 partite di campionato. Come riportato dall'odierna rassegna stampa di Radiosei, entrambi in campo da titolari è successo solo una volta: ad Udine nel match vinto contro l'Udinese, nel quale Luis Alberto - da mezzala - propiziò entrambi i gol biancocelesti e Correa segnò la rete della vittoria. Mica male, no? Solo un caso? Lo spagnolo e l'argentino parlano la stessa lingua, non solo nell'atto parlato (anche se la discrepanza fonetica è abbastanza netta), ma anche in campo, con il pallone fra i piedi. Ma come potrebbero entrambi giocare insieme dal primo minuto? Siamo tutti convinti del fatto che Immobile sia l'intoccabile, la punta di diamante di cui la Lazio non può fare a meno. Negli ultimi tempi chi sta trovando sempre più spazio è Caicedo: l'ecuadoregno ha scalzato le gerarchie e sta offrendo sempre di più prestazioni convincenti. Milinkovic è ancora molto lontano dai suoi standard abituali, ma siamo sicuri che anche lui tornerà a giocare ad alti livelli. Quest'anno ci si augura che la Lazio vada più avanti possibili in tutte e tre le competizioni: di partite da giocare ce ne saranno. Ecco allora che una rotazione degli uomini diventa più che necessaria. Ognuno non esclude l'altro, la chance verrà data a tutti. Giocare con il doppio fantasista Luis Alberto-Correa è un'idea che stuzzica mister Inzaghi, fatto sta che quest'anno rispetto alla passata stagione la Lazio conta ben 14 gol in meno (dopo 12 giornate) e mancano tanti assist. Che la soluzione al problema "gol segnati" sia impiegare Luis Alberto e Correa insieme dal primo minuto? In tal caso si passerebbe dal 3-5-2 (o 3-5-1-1) al 3-4-2-1, modulo che prevede il doppio trequartista. A Udine il fatto diede ragione a Inzaghi. Una cosa è certa: entrambi sanno come dare del tu al pallone. Perché non osare di più?