Lazio - Genoa, la sfida degli ex: Marchetti, Pandev e Ballardini vogliono prendersi la loro rivincita

23.09.2018 08:45 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Andrea Marchettini - Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Genoa, la sfida degli ex: Marchetti, Pandev e Ballardini vogliono prendersi la loro rivincita
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Servirà la migliore Lazio per battere il Genoa. Alle 15.00 i biancocelesti dovranno affrontare la maledizione genoana che, negli ultimi sette anni, è riuscita a vincere all’Olimpico ben 5 volte. L’ultima partita giocata a Roma tra le due formazioni ha visto trionfare i rossoblù per 2-1 grazie al gol di Laxalt al novantacinquesimo. Proprio quel Laxalt che Inzaghi avrebbe tanto desiderato a Formello e che Lotito non è riuscito a comprare per le esose richieste di Preziosi. Oggi servirà concentrazione, determinazione e compattezza, per affrontare una squadra in cui ci sono tre personaggi che hanno un conto in sospeso con la Lazio e che vorranno prendersi una piccola rivincita personale. Sono i tre ex di giornata: mister Ballardini, Goran Pandev e Federico Marchetti.

BALLARDINI: Allenare la Lazio, per il tecnico di Ravenna, è stata una breve parentesi della sua carriera. Appena nove mesi sono bastati per alzare al cielo la Supercoppa Italiana, vinta contro l’Inter a Pechino. Unica gioia di uno dei periodi più brutti, dal punto di vista dei risultati in campionato, della gestione Lotito. Nelle prime 15 giornate di Serie A, collezionò appena 13 punti. Una situazione delicato per Ballardini che doveva fare i conti anche con le esclusioni di Pandev e Ledesma, messi fuori rosa. Dopo l’ennesima sconfitta contro il Catania venne esonerato lasciando la Lazio, terzultima in campionato, nelle mani di Edy Reja. Quest’oggi l’allenatore del Genoa vorrà dimostrare, davanti al suo ex pubblico, di saper fare bene e prendersi in un certo senso la sua rivincita.

PANDEV: Forse è quello che ha ancora un vero e proprio conto aperto con la Lazio, in particolare con Lotito. Il suo addio finì in tribunale. Non ha mai digerito il mancato adeguamento di contratto e ha sempre covato un desiderio di riscatto nei confronti della dirigenza laziale. Qualche giorno fa ha dichiarato di non capire i fischi della Curva Nord nei suoi confronti, ma probabilmente ha dimenticato tutte le esultanze da ex all’Olimpico (a partire da quella con la mano all’orecchio quando indossava la maglia del Napoli). Sarà un osservato speciale nella partita di oggi: da quando è a Genova è tornato a correre come un ragazzino.

MARCHETTI: Al contrario del suo compagno, Marchetti se n’è andato da signore. Ringraziando la Lazio, nonostante le difficoltà e il lungo periodo fuori rosa. Ma Federico è abituato a rialzarsi: come fece quando arrivò a Roma dopo che a Cagliari era entrato in rotta di collisione con Cellino, allo stesso modo sta facendo ora a Genova. Certo, non è e non sarà semplice a 35 anni rimettersi in gioco, ma Marchetti è partito col piede giusto e si è preso subito la porta del Genoa, diventandone il titolare. Ha bisogno di fiducia, e ripagherà bene. È un vero leader in campo e, a molti tifosi, sta già facendo dimenticare Perin.