Lazio, doppio Correa: può fare sia l'ala che la seconda punta

Felipe Anderson ha abbandonato la nave, ma è salito a bordo Joaquin Correa. Tanta è la voglia di far bene alla Lazio, ancora di più è la tecnica a disposizione. Ieri a Formello, durante l’amichevole con la Primavera, ha cercato di mettersi in mostra. Inzaghi lo osserva, lo studia, cerca di fargli superare quei limiti che ancora lo trattengono dal fare il salto di qualità definitivo. Serve la cattiveria sotto porta, la freddezza spietata nell’ultima giocata. Non potrà giocare la prossima partita di Europa League con il Marsiglia, in quanto squalificato per il rosso ottenuto contro l’Eintracht. Ma potrebbe partire titolare nella gara con il Parma, il prossimo 21 ottobre. Ieri Luis Alberto non ha preso parte all’amichevole in famiglia, e il Tucu ne ha approfittato. “Correa è simile a Felipe Anderson. Può giocare in diversi ruoli davanti senza dare punti di riferimento”, aveva detto Tare nel giorno della sua presentazione. Ieri l’argentino ha confermato le parole del ds, giocando il primo tempo nel ruolo di Luis Alberto, da partner del centravanti (in questo caso Caicedo), svariando tra la posizione di trequartista e quella di seconda punta. Poi, nella ripresa, si è trasformato in ala, prendendo le sembianze di Felipe Anderson: con l’ingresso di Alessandro Rossi il modulo è passato al 4-4-2, e lui ha coperto la corsia esterna di sinistra. Rapidità nello stretto, colpi di tacco e dribbling: un giocatore polivalente che la Lazio continua a cullare in attesa dell’esplosione totale. Correa, dal canto suo, è sempre più legato a questo ambiente. Il rapporto prosegue nel migliore dei modi: ne vedremo delle belle.