La provocazione di Ledesma: "Sono nella rosa? Allora contro la Juventus gioco..."

27.01.2010 13:00 di  Daniele Baldini   vedi letture
Fonte: Tratto da 'Il Tempo'
La provocazione di Ledesma: "Sono nella rosa? Allora contro la Juventus gioco..."

Sul filo del rasoio, proprio come piace a Lotito. Il destino di Ledesma si conoscerà negli ultimi giorni, forse nelle ultime ore di questa finestra di mercato. Ieri, però, un colpo di scena ha rimesso in gioco il presidente biancoceleste dopo la clamorosa sconfitta nel lodo Pandev. Verso le 13.30, dopo solo un paio d’ore di udienza, il presidente del Collegio Arbitrale della Lega, Giacchetti, ha dichiarato inammissibile la richiesta dell’argentino di svincolarsi e ha consegnato la vittoria di questo primo round a Lotito. Tutte le previsioni facevano pensare a un Pandev-bis anche perché le condizioni generali, seppure con qualche differenza, erano quasi uguali a quelle del talento macedone scappato gratis alla corte di Moratti.
Invece ora Lotito ha la possibilità di vendere Ledesma ma se non si vorrà trasformare il successo di ieri in una vittoria di Pirro, devono materializzarsi due condizioni. O si vende bene il regista all’Inter o a un’altra squadra, oppure si deve reintegrarlo nella rosa. La terza via, quello dello scontro prolungato non porta a nulla se non alla perdita inesorabile del giocatore o con un’altra sentenza (l’avvocato di Ledesma ha già annunciato altri ricorsi) oppure con l’articolo 17 a giugno. Quindi, il presidente Lotito dovrebbe usare il buonsenso e cercare di risolvere il caso entro il primo febbraio naturalmente al prezzo giusto......

..... Poi una provocazione ma non troppo: «Visto che il lodo non è stato accettato perché hanno stabilito che faccio parte della rosa, mi aspetto la convocazione per domenica dal momento che nel reparto di centrocampo ci sono molti problemi». Cristian passa e chiude. Aspetta la telefonata che allungherebbe la sua vita calcistica perché ormai non ce la fa più a stare fermo. Sull’altro fronte l’avvocato Gentile gongola: «Ci hanno dato ragione nel merito, riconoscendo che la società si è comportata correttamente». Pochi minuti dopo la sentenza riparte la trattativa.