ESCLUSIVA -Tare deferito: "Solo problemi burocratici, ho preso il titolo di ds..."

Pubblicato alle 17.00 del 05.05.12
06.11.2012 10:00 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA -Tare deferito: "Solo problemi burocratici, ho preso il titolo di ds..."
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© foto di Valeria Bittarelli

Scatta la settimana del derby, la Lazio cerca di ricomporre i pezzi in vista della sfida per il dominio su Roma, lasciandosi alle spalle il brutto tonfo di Catania. Cominciano a susseguirsi le prime dichiarazioni dei protagonisti, ma anche le prime polemiche. Nella settimana del derby vengono alla luce anche situazioni considerate di poco conto , che improvvisamente diventano Questioni di Stato. Il sito della Federsupporter, associazione senza fini di lucro che riunisce soggetti interessati alla vita associativa sportiva, ha pubblicato un comunicato dal titolo “Direttori sportivi: essere o apparire”. Nel pezzo si fa riferimento – non senza ironia - al deferimento davanti alla Commissione Disciplinare Nazionale  di alcuni direttori e personaggi di società professionistiche, per una questione risalente all’estate del 2011. Trai soggetti interessati risulta anche la SS Lazio, il direttore sportivo Igli Tare e il Segretario Generale Armando Calveri.

QUESTIONE – Il deferimento tuttavia risale allo scorso 11 ottobre ed è passato totalmente inosservato. I personaggi coinvolti sono una decina. L’accusa mossa riguarda la violazione dell’art. 1 comma 5 CGS del “Regolamento per l’accesso all’area del calciomercato 2011-12”., “per aver ottenuto il pass per l’accesso all’area Federale pur non essendo  iscritti nei fogli di censimento delle Società di appartenenza quali Consiglieri d’Amministrazione, Direttori Generali, Direttori Sportivi e Segretari, ovvero per non essere iscritti nell’Elenco Speciale dei Direttori Sportivi”. Detto in soldoni: a Tare viene contestata la mancata autorizzazione a transitare ed operare nella zona riservata al calciomercato dell’Ata Hotel Executive poiché non inserito nelle liste stilate dalle società e non in possesso delle credenziali per esercitare la professione. Di seguito un estratto del comunicato: “Con memoria difensiva ritualmente depositata in data 2 ottobre 2012 la Società SS Lazio, e i deferiti Calveri Armando Antonio e Tare Igli, eccepiscono preliminarmente l’inidoneità del “Regolamento di accesso all’area del calcio mercato”, atto emanato dall’ADISE, ad integrare la qualifica di norma statutaria o atto federale richiamato dall’art. 1 CGS; nel merito che il tesserato Tare, dopo aver superato l’apposito corso, aveva presentato fin dal 2009 domanda di iscrizione nell’elenco dei direttori sportivi senza ricevere riscontro alcuno, ritenendo in perfetta buona fede che, a distanza di due anni, la domanda fosse stata accolta, concludendo per l’esclusione di qualsiasi forma di responsabilità in capo ai deferiti. Preliminarmente alla riunione il difensore delle parti ha presentato istanza di rinvio per documentato impedimento; la Commissione preso atto della non opposizione delle altre parti convenute, rinvia a nuovo ruolo il procedimento nei confronti dei suddetti deferiti”. Un rinvio di citazione, dunque, un’accusa bizzarra considerando il blasone di una società come la Lazio.

BUROCRAZIA – La Commissione Disciplinare dovrà emettere le sentenze del caso ed eventualmente la Lazio potrà ricorrere alla Corte di Giustizia Federale, la cui sentenza è definitiva. Per chiedere delucidazioni sull’argomento e tracciare un quadro della situazione la redazione di Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva il Direttore Sportivo della Lazio Igli Tare che ha smorzato i toni: “Ci sarà una risposta nel momento opportuno, ma non nella settimana del derby, è una situazione già tesa, stranamente questa questione è uscita oggi. Non c’è niente di preoccupante, è una questione che andrà chiarita nel momento opportuno . Nella Lazio nessuno ha violato le regole. Ho preso il titolo con il massimo dei voti nel 2008, ho fatto tutto in modo più che regolare. E’ solo una questione di documentazione e burocrazia che non riguarda me, tutte le cose sono state fatte in modo chiaro. Non c’è niente che può essere compromettente, è solo un errore burocratico che non riguarda né me né la Lazio in quanto società”. Problemi di incartamenti dunque, una questione che verrà risolta nelle sedi opportune e che non desta preoccupazione. Siamo entrati nella settimana del derby, l’unico obiettivo è pensare al bene della Lazio e alla supremazia cittadina.