FOCUS – Digiuno Immobile, la Lazio si scopre senza 9. Ma per fortuna c’è il centrocampo

Pubblicato il 27/12 alle 15.00
28.12.2016 06:50 di  Benedetta Orefice  Twitter:    vedi letture
Fonte: Benedetta Orefice - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS – Digiuno Immobile, la Lazio si scopre senza 9. Ma per fortuna c’è il centrocampo
© foto di Federico Gaetano

Calcio d’angolo dalla sinistra, tiro al volo di destro deviato da Dell’Orco e palla che si spegne in rete. Poi la corsa verso la Nord, l’abbraccio con i propri tifosi. Bisogna tornare a Lazio-Sassuolo del 30 ottobre, per trovare l’ultimo gol in Serie A di Ciro Immobile. Un digiuno lungo quello dell’attaccante di Torre Annunziata, oltre 620 i minuti senza esultanza. Nessun dramma, però. “Nel calcio di oggi l’attaccante viene giudicato solo per i gol, ma io sto cercando di essere completo, facendo quello che chiede il mister. Se lui alla fine si congratula con me vuol dire che ho fatto bene e sono soddisfatto. Ovvio con il gol è tutto più bello, ma non è una mia ossessione”, dichiarava alla cena di Natale l’ex Torino. A Palermo fermato solo dalla traversa, contro la Fiorentina dalla generosità. Quando Lucas Biglia gli ha messo in mano il pallone del rigore, infatti, Ciro ha preferito rispettare le gerarchie, facendo calciare il capitano. Una scelta apprezzata da Inzaghi e anche dai tifosi, per cui ormai è diventato un vero e proprio beniamino. L’unica richiesta? Un po’ più di precisione sotto porta. Considerando questi primi 4 mesi di Serie A, Immobile è terzo per tiri (34) verso lo specchio avversario. Uno in meno di Mertens, 9 rispetto a Dzeko. Ciro lo sa che può fare meglio: per portare la Lazio in Champions serve ancora più cinismo. Sull’agonismo e sulla volontà, invece, non gli si può proprio rimproverare nulla. Corre, pressa, lotta. Quando può, si trasforma anche in assistman. Come contro la Fiorentina quando, alla presenza numero 100 in Serie A, ha partecipato per la 50esima volta a una rete in campionato (41 gol e 9 assist).

DJORDJEVIC, DOVE SEI? – Non è un caso, dunque, che Simone Inzaghi non lo tolga mai dal campo. Anche perché, dietro di lui, sembra non esserci nessuno. Tra le poche note stonate dell’avvio di stagione dei capitolini, c’è l’assenza di un numero 9 in grado di far rifiatare Ciro. E Djordjevic? Il serbo non dà garanzie, per il tecnico piacentino non è neppure più una riserva di lusso. L’ultima apparizione risale al 27 novembre, quando giocò 22 minuti con il Palermo. Per il resto poco più di 200’ distribuiti nelle restati 9 gare di campionato. I tifosi a gennaio hanno chiesto rinforzi, vista anche la partenza di Keita Balde Diao per la Coppa d’Africa, comprare un nuovo centravanti sembra l’unica soluzione possibile. Il sogno di Tare resta Gabbiadini, ormai ai ferri corti con il Napoli. (Quasi) Impossibile la suggestione Zaza, di rientro dal prestito al West Ham. Chissà, alla fine, tra i due azzurri potrebbe spuntarla… l’italiano Paloschi che, però, nei giorni scorsi ha ammesso di voler riscattarsi a Bergamo. Attenzione alle sorprese fuor di confine, con il mercato estero sempre al vaglio della dirigenza capitolina.  

CENTROCAMPO, CHE GODURIA! – In attesa di capire chi arriverà, Inzaghi si gode il centrocampo. In una squadra in cui segnano tutti, il reparto di mezzo può contare su interpreti di primo livello. Da Biglia a Parolo, da Milinkovic a Lulic, passando per Cataldi, Felipe Anderson (spesso costretto a giocare a tutta fascia o a scalare sulla linea dei centrocampisti nel 3-5-2) e il giovanissimo Murgia. Chiunque è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente, timbrando almeno una volta il cartellino. Considerando il numero dei centrocampisti andati in reti, la Lazio è prima, con ben 7 giocatori all’attivo. Seguono Atalanta, Milan e Inter, fermi a 5. Esclusi dalla conta solamente Leitner e Luis Alberto, che stanno faticando ad ambientarsi. Per il tedesco sono stati appena 13 i minuti a disposizione, 14 in più per il collega ex Deportivo. Da gennaio proveranno a invertire la rotta. Per continuare a sognare la Champions League, Inzaghi ha bisogno di tutti. E dei gol di Ciro.