Lotito: "Ai disfattisti dico che la Lazio esiste e che possiamo ancora dire la nostra" - VIDEO

18.04.2024 07:40 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Lotito: "Ai disfattisti dico che la Lazio esiste e che possiamo ancora dire la nostra" - VIDEO

In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni del Lazio Club Zagarolo il presidente della Lazio Claudio Lotito si è così espresso sul momento che sta vivendo la squadra di Tudor e non solo: "Io sono convinto che nonostante le vicissitudini noi otterremo determinati risultati perché la Lazio sta costruendo un futuro solido e forte. Al di là del progetto stadio, adesso partiamo con l'Academy e abbiamo un centro sportivo che è il più grande d'Italia. Abbiamo una situazione mediatica contro perché quando uno riesce a costruire una squadra con una struttura solida inizia a dar fastidio. I risultati sportivi sono fondamentali ma anche la stabilità lo è. Tante squadre oggi possono ottenere risultati sportivi, noi abbiamo perso con squadre più abbordabili e questo è sintomo di un problema di testa come hanno dimostrato i fatti con l'allenatore che se n'è andato. Ci tengo a chiarire che Sarri è andato via ma io ho pagato gli stipendi fino a giugno, io non ho risparmiato niente".

TUDOR - "Oggi è arrivato un allenatore da combattimento perché la Lazio è sempre stata una squadra e una società da combattimento e la forza di questa società sono sempre stati i tifosi. Quando i tifosi credono in un progetto e sostengono un progetto si ottengono i risultati. L'unione fa la forza, noi dobbiamo essere uniti, ognuno con il proprio ruolo perché nessuno deve dimenticare la storia di questa società".

SCUDETTO 1974 - "Adesso abbiamo fatto una battaglia per festeggiare i cinquant'anni dal primo scudetto, verrà prodotto un francobollo apposito. Noi combattiamo tutti i giorni per far capire che la Lazio esiste, c'è e ci sarà".

SOCIETÀ - "Lo scorso anno ho cambiato il responsabile della primavera e del settore giovanile. La Primavera era retrocessa, non era risalita, la femminile era retrocessa. Noi abbiamo creato prima le condizioni affinché la Lazio avesse un futuro certo e non chiacchiere. Abbiamo creato una struttura, quando sono arrivato io c'erano le panche di legno. Oggi c'è un centro all'avanguardia che non ha nessuno. La Primavera è terza a quattro punti dalla prima che è l'Inter, la femminile è prima e quando tutti fanno i disfattisti dico che ora noi abbiamo sei partite con squadre che dovrebbero sulla carta essere più abbordabili. Se la squadra ci mette la testa e la determinazione noi diremo la nostra".

LAZIO - "La Lazio è morta? La Lazio vive, ha un allenatore determinato, combattivo, bastone e carota o pedali o pedali. Serve la voglia, lo spirito di gruppo, la voglia di portare a casa i risultati e i risultati si portano avanti tutti insieme perché questa squadra esiste perché ci sono i tifosi".

DETERMINAZIONE - "Voi sapete che io ho fatto dei discorsi molto duri con i giocatori sul presupposto che quando scendono in campo devono pensare che tanta gente fa i sacrifici, non solo del tempo, che rinuncia anche a comprare un paio di scarpe ai propri figli per seguire la propria squadra. Devono dare il sangue, devono combattere col cuore. Perché noi abbiamo una storia, una tradizione, bisogna sposare la nostra causa. Chi crede nei valori della Lazio li deve vivere giornalmente coi comportamenti sul campo".

STIPENDI - "Lo scorso anno, è bene che lo sappiate, siamo arrivati secondi ma a settembre hanno preso gli stipendi di gennaio. Bisogna che la gente capisca che è un orgoglio essere laziali, un orgoglio lavorare e combattere sul campo della Lazio e non solo per lo stipendio".

SUI SINGOLI - "Io sono convinto che i progetti che sono fondati su cose concrete e serie portano i risultati. Li hanno sempre portati. I giocatori che abbiamo noi non sono forti? Dipende da come scendono in campo e quello che fanno. In campo ci vanno i giocatori. Immobile è stato scarpa d'oro, come mai? Castellanos non la vede la porta? E la vedrà, nella vita poi i giocatori impareranno. Gila era un giocatore che nessuno aveva visto, adesso lo vedete voi, per un anno non ha giocato".

TARE - "Tare se ne è andato lui, nessuno l'ha mandato via".

DERBY- "La Lazio ha delle potenzialità, le deve vivere sul campo. Hai perso un derby, che dobbiamo fare? Hanno fatto un tiro in porta, qualcuno si è mangiato qualche gol. Se avessero la mia determinazione e il mio carattere vincerebbero i derby. L'approccio alla partita: o scendi in campo con la determinazione o non ottieni i risultati. Voi siete qui da 25 anni, con sacrifici, una storia familiare, perché credete nel progetto. La tessa cosa devono fare i giocatori in campo, devono scendere con  determinazione, cattiveria, perché devono dare soddisfazione a tutti voi e a tutti i tifosi nel mondo".

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