FOCUS - L'importanza di avere Fede: Marchetti è rinato, ora si gode l'azzurro e insegue se stesso...

Pubblicato il 23 marzo alle ore 22.04
24.03.2015 07:35 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - L'importanza di avere Fede: Marchetti è rinato, ora si gode l'azzurro e insegue se stesso...
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© foto di Federico Gaetano

L'importante è avere Fede, resistere alle avversità e rialzarsi una volta che si è caduti. Sembrava finita la storia tra Marchetti e la Lazio, tante chiacchiere, voci e la paura che i problemi fisici avessero intaccato anche la fiducia che il portiere di Bassano riponeva nelle sue qualità. Pensieri sbagliati all'origine. Federico ha vissuto la sua crisi in silenzio, circondato dall'affetto della famiglia, ma soprattutto pungolato nell'orgoglio da un tecnico arrivato a Roma con le idee chiare su chi fosse il numero 1 della Lazio, l'uomo al quale affidare le redini della difesa. Pioli non ha mai dubitato di Marchetti, è arrivato in biancoceleste convinto che non ci fossero mani più sicure e affidabili, primo perno dal quale avviare la rifondazione. Recuperare Fede, mandando un messaggio anche agli altri. Un lavoro iniziato ad Auronzo, proseguito a inizio stagione e culminato nelle belle prestazioni sfoggiate ormai con continuità da Marchetti. Con il Sassuolo ha salvato in due occasioni su Zaza, mostruosa la parata a inizio ripresa utile per conservare il vantaggio siglato da Felipe Anderson, a Torino ha strozzato in gola l'urlo dell'Olimpico granata allungandosi e deviando in angolo un tiro angolato di Darmian. Parate da campione, parate decisive per spingere l'aquila verso le vette della classifica. 

AZZURRO E RECORD - E' tornato insuperabile Marchetti, è uno dei migliori portieri del campionato, è una sicurezza, Conte non poteva ignorare la sua rinascita ed ecco che, puntuale, è arrivata la chiamata in Nazionale. Il ct gliela aveva quasi promessa, durante un incontro avuto con Federico qualche mese fa: "Se tornerai quello di un tempo, quella maglia sarà tua", questo il succo del colloquio. Marchetti ha ascoltato, recepito e agito. Mancava da 16 mesi, poi tante peripezie, fino alla definitiva rinascita. Eccolo di nuovo in Azzurro, di nuovo tra i migliori, dove gli compete. La Lazio se lo gode, presto si parlerà di rinnovo perché il contratto è in scadenza tra un anno e uno così non è il caso di farselo sfuggire. Sta collezionando prestazioni super, numeri che lo proiettano -di nuovo- nella storia biancoceleste. Marchetti non subisce gol da 424', l'ultimo a trafiggerlo fu Dybala al 26' della sfida col Palermo. Più nessuno, da allora, è riuscito a mettere il pallone alle sue spalle. Sassuolo, Fiorentina, Torino e Verona si sono arrese, spente dalle sue parate. L'ultima, decisiva, quella di ieri su Moras. Davanti a lui ci sono Marchegiani con 744', Pulici (606') e un certo Marchetti che, tra novembre e gennaio 2013, mise insieme la bellezza di 545' senza subire gol (ma allora nella statistica entrò anche la sfida di Europa League contro il Tottenham). Allora la striscia di imbattibilità s'interruppe contro il Cagliari, colpa di un gol di Sau che, però, non bastò ai sardi per espugnare l'Olimpico. La storia offre a Marchetti la possibilità di rifarsi, allungare la sua serie positiva e continuare la rincorsa ai due portieri scudettati. E' l'ennesima sfida di una carriera da romanzo. Come vincerla? Basterà avere Fede.