FOCUS - Lazio, ecco Ricardo Kishna: un altro tulipano nel giardino di Pioli

Pubblicato il 27 luglio alle ore 3
27.07.2015 07:30 di  Andrea Centogambe  Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Centogambe - Lalaziosiamonoi.it
FOCUS - Lazio, ecco Ricardo Kishna: un altro tulipano nel giardino di Pioli

Un altro tulipano nel giardino di Pioli, l'ennesimo petalo di una rosa che continua a tingersi d'arancio. È Ricardo Kishna il quarto olandese della Lazio dopo de Vrij, Braafheid e Hoedt. È un esterno d'attacco il primo acquisto di questa sessione di mercato giunto a Roma senza l'etichetta del 'parametro zero'. Prima di lui, infatti, sono arrivati Hoedt, Morrison e Patric, tutti e tre messi sotto contratto senza sborsare un soldo. S'è protratta a lungo la trattativa per il 20enne nativo di Den Haag, lo scorso weekend sembrava tutto fatto prima che Lotito decidesse di cambiare le carte in tavola. Non più 3 milioni all'Ajax da pagare in un'unica tranche ma un pagamento dilazionato. Tutto da rifare, quindi, con il ds Igli Tare costretto agli straordinari. La nuova intesa è stata trovata sabato sera sulla base di 4milioni di euro, ieri Kishna ha finalmente abbracciato la sua nuova casa.

KISHNA STORY - Ricardo Kishna nasce il 4 gennaio del 1995 a L'Aia (Den Haag in olandese) da madre olandese e padre indo-surinamese. Si forma calcisticamente nel vivaio dell'Ado Den Haag, dove rimane dal 2001 al 2010, anno del trasferimento all'Ajax. Tra le fila dei lancieri si mette subito in mostra nella selezione U19, vince il campionato di categoria e ben presto comincia a scorgere il debutto in prima squadra. Che arriva il 20 febbraio del 2014 nella partita (persa per 3-0) contro il Salisburgo, valida per i sedicesimi di Europa League. Tre giorni dopo, a soli 19 anni, è la volta di conoscere l'Eredivisie. Il 23 febbraio Kishna mette piede sul manto erboso dell'Amsterdam Arena, l'avversario di turno è l'Az Alkmaar. Non è un esordio qualunque, quel ragazzo con la faccia da bad boy ha tutta l'intenzione di stupire. Corre il minuto 60, l'Ajax è già in vantaggio di due reti. Kishna si libera sull'out di sinistra, riceve palla, punta l'uomo e scappa via. Poi l'ingresso in area, il sinistro a incrociare, la palla che bacia il palo e si infila sotto l'incrocio. Potenza, precisione, classe, rapidità, tutto nella giocata di un debuttante. Le gambe dovrebbero tremare, e invece Kishna entra a far parte di un circolo esclusivo, composto da chi ha segnato alla prima apparizione in campionato con la maglia dell'Ajax: ne fanno parte Cruijff, Van Basten, Rijkaard, Kluivert e Ronald de Boer. E anche Kishna, da quel 23 febbraio 2014.

IL PROCURATORE - Al termine della stagione 2013-14, saranno 10 le presenze totali. Andrà meglio un anno dopo: 26 gettoni e 5 reti in campionato, 8 gare senza gol fra Champions League ed Europa League, competizioni nelle quali vanta già maggiore esperienza rispetto a più di un elemento dell'undici titolare laziale (Marchetti e Candreva, per citarne due, non hanno mai giocato in Champions League). In Inghilterra cominciano a chiedere informazioni sul suo conto, e intanto il suo procuratore lo propone a Juventus e Milan. Il suo agente non è uno qualunque, è Mino Raiola, uno che fa diventare oro tutto ciò che tocca. Uno che nella sua scuderia vanta pezzi da novanta come Ibrahimovic, Balotelli e Pogba. Juventus e Milan si voltano dall'altra parte, così entra in scena il ds della Lazio, Igli Tare, che affonda il colpo e regala a Pioli un cavallo di razza difficile da domare. Chissà che il coach emiliano non abbia chiamato il suo collega dell'Ajax, De Boer, per chiedere informazioni su quella sospensione da un allenamento causa scarso impegno. In Olanda dicono che Kishna abbia un carattere frizzantino, problema secondario quando dalla tua hai il dna del craque.

IL GIOCATORE - Non ingannino i 187 centimetri d'altezza, Ricardo Kishna è un giocatore che fa della velocità e della tecnica i suoi punti di forza. Mancino puro, è la classica ala che può giocare indifferentemente a destra e a sinistra. È dotato di un tiro potente e preciso, diventa letale in progressione quando può far valere le sue lunghe leve. Nelle gerarchie di Pioli andrà a occupare la quarta piazza dietro a Candreva, Felipe Anderson e Keita, una concorrenza spietata ma necessaria nella stagione del possibile ritorno in Champions League.