IL DUELLO - Tachtsidis vs Biglia: sfida in cabina di regia

Umori opposti, obiettivo comune: la vittoria. Il Verona, reduce da due sconfitte e nove gol al passivo, e la Lazio, fresca di quattro vittorie consecutive, si affrontano al Bentegodi nel positicipo della nona giornata di Serie A. Speculari i moduli schierati da Mandorlini e Pioli, che s'affideranno entrambi ai loro registi di fiducia: Tachtsidis da una parte, Biglia dall'altra. Il primo è ancora alla ricerca della sua vera identità, il secondo è consapevole eccome dei suoi mezzi. 

PANAGIOTIS TACHTSIDIS - Continuità, questa sconosciuta. Panagiotis Tachtsidis, centrocampista greco in prestito al Verona ma di proprietà del Genoa, non riesce proprio a prendere in mano le redini della mediana scaligera. Eppure il 4 ottobre scorso c'era stato un segnale a dir poco incoraggiante: il gol rifilato al Cagliari, al maestro che l'ha lanciato nel calcio, quel Zdenek Zeman che l'ha portato anche alla Roma pur di riabbracciarlo. Una rete da urlo, una perla rimasta però isolata. Mandorlini, tuttavia, continua a dargli fiducia affidandogli moltissime responsabilità tattiche. Basti pensare che in otto match disputati da titolare (720' minuti giocati), il 21enne di Nauplia ha smistato 462 palloni con una percentuale di successo del 76%. Ottantaquattro, invece, sono i palloni recuperati, 13 i falli fatti e 15 quelli subiti.

LUCAS BIGLIA - Principe, re, marchese e chi più ne ha più ne metta. Dopo il triplice fischio di Lazio-Torino, si sono sprecati i titoli nobiliari per inquadrare la prova di Lucas Biglia. Con la corona in testa o meno, quel che conta è che l'argentino ha preso per mano la Lazio, l'ha condotta alla quarta vittoria consecutiva in campionato. È stata la sua miglior partita da quando è approdato a Roma, lo dicono i numeri: un gol, 5 tackle su 7 vincenti ma soprattutto 70 passaggi su 78 andati a buon fine (il 90 %). Cifre, queste, che diventano ancor più sorprendenti se vengono presi in esame tutti e 397 i minuti sin qui accumulati dall'ex Anderlecht. Sono ben 321, infatti, i passaggi sfornati, l'89 % dei quali riusciti. Ma forse, come dice Pioli, non è il caso di stupirsi quando si parla di Biglia.