Lazio-Keita, l'ag.: "Non andrà da nessuna parte, ma vogliamo che la società chiarisca il futuro del giocatore"

pubblicato il 13/07 alle 16.46
14.07.2016 12:40 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Federico Erdi - Lalaziosiamonoi.it
Lazio-Keita, l'ag.: "Non andrà da nessuna parte, ma vogliamo che la società chiarisca il futuro del giocatore"
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© foto di Federico Gaetano

AGGIORNAMENTO ORE 12.45 - Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, l'agente di Keita Balde, Roberto Calenda, ha poi voluto ribadire quanto comunicato nella giornata di ieri: "Non va da nessuna parte, stiamo cercando di risolvere la situazione con serenità con il presidente Lotito".

Keita e la Lazio, bisogna cambiare il modo di operare. Se già lo spagnolo con un comunicato aveva espresso la sua rabbia per la poca chiarezza della società, ora anche il suo procuratore, Roberto Calenda, è tornato sul tema, aprendo però ad una possibilità di dialogo e programmazione. Queste le sue parole apparse su Repubblica.it: "Un altro anno senza chiarezza, in campo e fuori, potrebbe rappresentare un danno per il giocatore ma anche per la Lazio che non sfrutterebbe un suo patrimonio. Per evitare questo abbiamo preso una pausa, necessaria per dare vita a un dialogo costruttivo". L’agente ha poi chiarito la posizione di Keita: Innanzitutto voglio sottolineare che non abbiamo sentito nessun club che non sia la Lazio. Ho incontrato Lotito e abbiamo parlato della situazione in modo sereno e costruttivo. Non abbiamo affrontato l'argomento rinnovo né discusso di cifre o di mercato ma solo del futuro di Keita, della sua gestione che finora è stata un po' confusa. Se avessimo voluto arrivare allo scontro non ci saremmo presentati al raduno e alle visite mediche come invece Keita ha fatto. Detto questo, in accordo con il club abbiamo deciso di non farlo partire per il ritiro visto le difficoltà che ci sono e che vanno affrontate e risolte. Il giocatore deve essere protetto e va gestito con trasparenza e programmazione. Da tutti i punti di vista. Dal campo al futuro. Non è più un giovane della primavera e ha bisogno di crescere per sfruttare il suo potenziale. Per questo servono programmi certi". La non partenza dello spagnolo per il ritiro quindi sembra essere una decisione di entrambe le parti, in attesa di risolvere la questione legata al contratto.