ESCLUSIVA - Clemente Mimun: "Mercato ok, ma servono altri tre colpi"

Pubblicato ieri alle 11:00
16.08.2014 07:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Cristiano Di Silvio-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Clemente Mimun: "Mercato ok, ma servono altri tre colpi"

La Lazio vissuta da vero tifoso, sempre, nonostante la professione esercitata e le mille insidie che nasconde. L’amore, incrollabile, verso i colori del cielo. Mai, però, un “fuori programma”, mai una parola oltre il consentito. Tifare e riuscire a lasciare fuori dallo stadio chi si è e cosa si fa quotidianamente, e dedicare quei novanta minuti alla propria passione, con semplicità, pronti, però, al novantacinquesimo ad indossare di nuovo i panni dell’uomo dell’informazione, del giornalista, del direttore. E si che la sua carica e la sua posizione di dissidi, polemiche, polveroni ne attirano, fuor di dubbio. Un direttore di telegiornale di amici ne ha, ma di nemici se ne fa con altrettanta velocità. Storie passate o storie recenti, per non dire recentissime: Clemente Mimun, statene certi, non le manda a dire: testardo, le sue battaglie se le combatte da cima a fondo. Alla guida di uno dei più seguiti telegiornali di questo paese, il TG5 (“creato” insieme Lamberto Sposini, Enrico Mentana d Emilio Carelli nel gennaio del 1992, ndr), da anni rappresenta un ascoltato punto di riferimento del giornalismo di casa nostra. Non tutti ne condividono opinioni e posizioni ma, per dirla alla Bogart, : “That’s the press, baby!”. Lui tira diritto, come ha sempre fatto, superando ostacoli e prove che il coraggio e la forza o ce l’hai di tuo o sono guai. Clemente Mimun è questo, prendere o lasciare. Lui cosa non lasciare ce l’ha spiegato molto chiaramente: la sua Lazio. Sottraendolo ai roventi giorni che sta vivendo con le delicata riorganizzazione dell’informazione Mediaset, la redazione de lalaziosiamonoi.it lo ha raggiunto in esclusiva, scambiando impressioni sul mercato, sui giovani, sulle prospettive: Clemente Mimun e la Lazio a tutto tondo.

Direttore, dopo molti anni finalmente si torna a comprare e, soprattutto, a comprare "italiano": Basta, Parolo, il riscatto di Candreva, ecc...Poi, De Vrij, su tutti, e Djordievic. In attesa del secondo centrale, che giudizio da della nuova rosa biancazzurra?

In effetti, si sono fatti buoni acquisti,ma così siamo da settimo-ottavo posto. Servono ancora tre rinforzi, due in difesa e uno per il reparto offensivo. Klose è un campione, ma mi chiedo se alla sua età e col suo curriculum riuscirà ancora a trovare energie e motivazioni. E aggiungo che la mia è una domanda retorica…

Pioli, in verità, oltre alle certezze provenienti dal mercato, pare contare sui giovani talenti già in orbita prima squadra: Keita e Tounkara, in primis. Non le sembra, però, fatti salvi i due citati, che non si punti con convinzione sui giovani tricolori della scorsa Primavera? Ancor più in generale, esiste, secondo lei, un freno psicologico nel selezionare i propri giovani e nel lanciarli con decisione?

Io oserei molto di più per quel che riguarda l’inserimento dei giovani, a cominciare dai romani. In tutto il mondo se un giocatore è forte a 17-18-20 anni, gioca nella squadra d’appartenenza e non va in giro a fare esperienze, generalmente negative…

Contestazione, anno zero. Inevitabile chiederle un giudizio su quanto è accaduto, sta accadendo e, verosimilmente, accadrà quest'anno nelle relazioni tra tifoseria e società. C'è un filo rosso dal quale ripartire per provare a ridurre quelle che, in realtà, appaiono a tutt'oggi distanze incolmabili?

Mi spiace moltissimo, ma vista la situazione della campagna abbonamenti, è evidente che gli appelli all’unità lanciati dal Presidente sono caduti nel vuoto. Io ho acquistato come sempre tre abbonamenti, perchè tifo Lazio, a prescindere da chi guida la società e dalle proteste organizzate. Ho detto più volte che il mio consiglio era, ed è, quello di far entrare nel cda della Lazio uno dei nostri campioni più amati,con un ruolo di prestigio (almeno vicepresidente) per tentare di stemperare le tensioni. La società tira diritto, la maggioranza della Lazio è di Lotito, quindi decide lui. Certo che se lo stadio continuerà ad essere un deserto, in società dovranno riflettere…Per quel che mi riguarda, alla Lazio non rinuncerò mai.

Dieci anni fa il cielo sembrava di nuovo "sempre più blu", con la salvezza della Lazio da prospettive neanche nominabili. Oggi siamo nella condizione che tutti conosciamo. Lavorando di fantasia: dove sarà la Lazio fra dieci anni; come se la immagina?

La Lazio tra dieci anni sarà ancora una realtà molto significativa del calcio italiano, soprattutto se il cosiddetto fair play finanziario sarà praticato sul serio. Sogno lo stadio Olimpico,o meglio ancora , uno stadio tutto nostro, pieno zeppo con tanto calore attorno ad una squadra giovane, corsara, di grande carattere e determinazione.

Infine, un suo personale giudizio sulla vicenda di cronaca sportiva più importante delle ultime settimane: l'elezione di Tavecchio alla guida della Figc.

Soprattutto le persone mature e d’esperienza dovrebbero fare due giri di palazzo prima di aprire bocca, e meglio ancora se dopo i due giri riuscissero a tacere, evitando figuracce internazionali. Ma per giudicare il nuovo Presidente della Figc voglio vedere i suoi primi atti: cosa farà , a cominciare dalla scelta del ct della nazionale, dalla politica per il rilancio del nostro calcio parecchio decaduto e sul fronte dei vivai.