ESCLUSIVA - Cribari: "Con l'Empoli ci vorrà la miglior Lazio. Anderson? Se non trova continuità..."

La sua carriera nel calcio italiano è iniziata con l'Empoli, con cui ha condiviso numerose stagioni ed ha potuto apprezzare la piazza toscana. Successivamente il trasferimento a Roma, sponda Lazio, con cui ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Impossibile scordare queste due tappe della sua carriera per Emilson Cribari. Attualmente il difensore è svincolato ed è in cerca di squadra. Proprio Cribari, doppio ex d'eccezione, è intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione de Lalaziosiamonoi.it per presentare la sfida di domenica prossima che vedrà contrapposte proprio Lazio ed Empoli.

Lazio ed Empoli vengono entrambe da una sconfitta in campionato, ma chi fra le due ha bisogno di maggiore rivalsa?

"Per gli obiettivi stagionali delle due squadre sia l' Empoli che la Lazio hanno bisogno dei 3 punti, quindi sarà una partita aperta e combattuta...".

 Inzaghi sfiderà Martusciello, un suo giudizio su questi due allenatori?

"Conosco entrambi soprattutto come persone e dato che sono stati miei ex compagni di squadra non posso fare altro che parlarne bene. Come allenatori hanno poca esperienza e auguro a tutti due le migliori fortune. Penso però che sia presto per giudicarli".

Lei è brasiliano ed avrà visto il successo del Brasile alle Olimpiadi. Felipe Anderson però con la Lazio ancora non brilla. Secondo lei come si può far tornare il calciatore a livelli ottimali?

"Sì, la medaglia d'oro alle Olimpiadi nel calcio è stata una grandissima gioia per noi brasiliani. Per quel che riguarda Felipe Anderson bisogna dire che ha enormi qualità, ma è arrivata l'ora di dare un qualcosa in più a livello di continuità di prestazioni o rischierà di rimanere sempre una promessa".

Keita è stato reintegrato dopo un'estate tutt'altro che serena, quanto è importante come giocatore in questa Lazio?

"Keita ha fatto vedere a tratti di essere un calciatore capace di fare la differenza, casi come il suo sono quasi una normalità nella gestione Lotito, purtroppo per Lazio...".

 Il rientro di de Vrij ha portato una ventata di sicurezza in questa Lazio, è lui il vero acquisto in più dei biancocelesti?

"Si, assolutamente. Sono convinto che de Vrij possa essere per molti anni il punto di riferimento per la difesa della Lazio".

Il modulo prediletto da Inzaghi è il 4-3-3, ma lo ha cambiato varie volte durante questa stagione. È un bene che un tecnico abbia più schemi di gioco da usare a seconda delle situazioni?

"Credo sia positivo che un tecnico abbia per le mani più alternative di gioco, sopratutto in Italia dove gli allenatori studiano e preparano molto bene le partite. Se non sai cambiare diventi prevedibile...".

 Contro l'Empoli è molto probabile che non siano della gara Bastos, Marchetti e Basta. Mentre Biglia spera di recuperare. Quanto peserebbero le loro eventuali assenze in questo match?

"Molto: parliamo di tre giocatori importanti nella rosa della Lazio. Inoltre c'è anche l'eventuale assenza di Biglia, che  solitamente prende per le mani il centrocampo e fa girare tutti gli altri...".

 I toscani hanno elementi esperti come Maccarone e giovani come Pucciarelli, cosa deve fare la Lazio per spuntarla? 

"L'Empoli è da anni un esempio di come valorizzare i giovani anche grazie all'apporto di calciatori esperti come Maccarone. La società fa un lavoro eccezionale nel settore giovanile; domenica  sicuramente si faranno rispettare all' Olimpico. Per battere L'Empoli ci vorrà la miglior Lazio".

Cosa deve temere l'Empoli dei biancocelesti?

"Salire le scale che portano all' Olimpico e il peso di una gloriosa divisa come quella della Lazio possono fare la differenza in questa partita. L'Empoli dovrà avere grande coraggio e personalità".

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