ESCLUSIVA - Felipe Anderson cambia agente: l'ombra del Chelsea dietro la sua scelta

Pubblicato ieri alle 22.57
19.06.2016 07:20 di  Davide Capogrossi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Davide Capogrossi- Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Felipe Anderson cambia agente: l'ombra del Chelsea dietro la sua scelta
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© foto di Federico Gaetano

Ci sono un brasiliano, un israeliano e un iraniano che - a dirla tutta - ha anche passaporto britannico e canadese. Non è una barzelletta, probabilmente è la sinergia tra manager più potente del calcio internazionale. Giuliano Bertolucci, Kia Joorabchian e Pini Zahavi sono i re magi del calciomercato. Imprenditori, investitori, procuratori con le mani in pasta dappertutto. Dalla giornata di ieri sono "le uniche persone autorizzate a parlare di Felipe Anderson". Utilizziamo le stesse parole del comunicato diramato dal trequartista brasiliano su Facebook, sono tutt'altro che casuali. Nel post lanciato sul celebre social network si fa menzione solo di Bertolucci e Joorabchian. Il primo sarà il suo agente ufficiale, il secondo - che non possiede una regolare licenza FIfa - è una sorta di broker del trio. Già perchè Zahavi, il terzo (in)comodo, potrebbe rappresentare il cervello nonchè l'intermediario principale di un'eventuale partenza di Felipe Anderson. Occorre però fare un passo indietro.

AGENTI ALLA RISCOSSA - Poco più di un mese fa vi avevamo raccontato del viavai di agenzie che bussavano regolarmente alla porta del talento di Brasilia per ottenere il tanto agognato incarico. Il 14 aprile infatti era scaduto il mandato della Base Soccer. La sorella Juliana, da sempre vicina alle vicende di Felipe, si è presa un po' di tempo per le varie audizioni. Sul tavolo le proposte della Mondial Sport Management, di un altro colosso vicino alla Lazio e... del Puma Emerson. L'ex centrocampista di Inter e Juventus si era praticamente stanziato a casa del Pipe per convincerlo ad accettare la sua proposta. Pare che l'intermediazione di Emerson stia alla base della recente scelta del connazionale. Emerson è stato un assistito storico di Gilmar Veloz e ora sta entrando nel 'giro'. Veloz collabora assiduamente proprio con Bertolucci. L'ultima operazione di grido? Il passaggio di Pato al Chelsea. Un vero e proprio miracolo, vista la parabola discendente dell'ex attaccante del Milan. Inutile aggiungere che la clamorosa operazione dello scorso gennaio non sarebbe mai stata possibile senza l'intermediazione di Joorabchian.

IL FANTASMA CHELSEA - Il prologo era dovuto, ora veniamo al punto. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, la scelta di Felipe Anderson sarebbe legata proprio ad una proiezione Chelsea. Roman Abramovich ha promesso al nuovo tecnico Antonio Conte una carta di credito pressochè illimitata per riscattare una stagione da incubo. In casa Lazio il vero obiettivo è Antonio Candreva, ma potrebbe essere più semplice arrivare a Felipe Anderson. Marcelo Bielsa vorrebbe trattenere l'esterno azzurro, mentre Felipe non sembra costruito per interpretare le originali idee del tecnico argentino. In fase di non possesso i giocatori sono chiamati a prendere gli avversari a uomo piuttosto che a coprire la zona, è richiesta a tutti una certa attitudine alla marcatura. Abramovich dunque potrebbe tentare il colpaccio o i nuovi agenti di Felipe quantomeno faranno un tentativo. I soldi, d'altra parte, non sono mai stati un problema per il noto imprenditore.

LONDON CALLING -  Bertolucci è l'agente di giocatori come Pato, Ramires, Oscar, David Luiz e Paulinho. Ad esclusione di quest'ultimo (che due anni fa fu vicinissimo ai Blues, ndr) sono tutti calciatori del Chelsea o con un passato recente allo Stamford Bridge. Joorabchian - che vanta rapporti importanti anche con il Manchester City - fondò la sua Media Sports Investments grazie al finanziamento di tale Boris Berezovsky, storico socio in affari di Abramovich. Correva l'anno 2004 e il magnate russo aveva acquistato da poco il Chelsea grazie alla fondamentale intermediazione di Zahavi. La Lazio lo conosce bene, fu lui ad orchestrare l'addio di Sven-Goran Eriksson. Lo chiamano Mister Fix-it, colui che arrangia l'inarrangiabile. Una sorta di Mr. Wolf tarantiniano che fa girare soldi, campioni e proprietà in un grande Monopoli calcistico. Sul tavolo siedono anche Bertolucci e Joorabchian con la carta di Felipe Anderson in mano. Tutte le strade portano a Londra. Il brasiliano, l'israeliano e l'iraniano. Con loro, però, c'è poco da scherzare...

 

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