ESCLUSIVA - Gonzalez in uscita: la Lazio chiede 6 milioni, quattro i club interessati
Auronzo di Cadore. E' il luglio 2010. Pablo Pintos ed Alvaro Gonzalez si allenano agli ordini di mister Reja. Sono due ragazzi uruguagi, entrambi in prova. Il primo è un giovane difensore del San Lorenzo, il secondo è un esterno destro rapido e grintoso del Nacional con un passato al Boca Juniors. Solo El Tata strapperà il sì del tecnico goriziano. El Tata, letteralmente il saggio, non ha mai smesso di correre. Il mister lo ha spostato in posizione di incontrista, si è consacrato lì nel mezzo, come canta Il Liga. Quattro stagioni ai giri alti, Gonzalez è diventato un elemento indispensabile nello scacchiere biancoceleste e in quello della sua Nazionale. Centodieci presenze, tackles in moto perpetuo, sorrisi e infusioni di mate. La Lazio ha rifondato la sua mediana, è arrivato Parolo, Onazi e Minala si sono consacrati tra i 'grandi'. E il futuro di Gonzalez per la prima volta, come trapela anche da alcune interviste, non è più così ancorato alla nave biancoceleste. Il giocatore classe '84 si è confrontato con la società, non è più incedibile, si valuteranno attentamente le varie offerte. Il suo agente il mese scorso era già volato a Londra per parlare con il Fulham, con esito negativo. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla redazione di Lalaziosiamonoi.it, la Lazio chiede almeno 6 milioni di euro e non contempla ipotesi di prestito. In questo momento quattro squadre hanno palesato un interesse: West Ham, Southampton, Ajax e Torino. Nessuna offerta, solo una richiesta informazioni. I Saints forse sono gli unici a poter sborsare simili cifre in un'estate di cessioni illustri, ci stanno provando per Onazi (per il quale la Lazio chiede 10 milioni di euro, ndr). L'intenzione del club è di monetizzare cedendo uno dei due, per poi buttarsi a capofitto sul difensore. La valutazione al momento viene giudicata alta dai contendenti. Il contratto di Gonzalez scade nel 2017, la Lazio lo acquistò in quel luglio del 2010 per 3.5 milioni di euro. Pablo Pintos pagò a caro prezzo la normativa sugli extracomunitari, inizialmente piaceva più del Tata. Entrato in punta di piedi in campo, ma in tackle scivolato nel cuore dei tifosi. Oggi può salutare, a patto che la Lazio riveda le sue richieste.
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