ESCLUSIVA - Jacobelli: “Lazio, puoi crescere ancora. Sosta benevola, Immobile al top in Europa"

06.10.2017 10:15 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Jacobelli: “Lazio, puoi crescere ancora. Sosta benevola, Immobile al top in Europa"
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Lazio quarta in classifica e prima (in coabitazione con il Nizza) nel girone K d’Europa League. Si tratta di un buon momento quello che sta vivendo la società capitolina. Inzaghi ha fatto sì che la squadra reggesse l’urto nonostante l’emergenza difensiva maturata durante la sfida contro il Napoli. L’ultimo risultato ottenuto è stato un 6-1 contro il Sassuolo in campionato. Per fare un’analisi del momento dei biancocelesti la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva il direttore del corrieredellosport.it Xavier Jacobelli 

Il cammino della Lazio, escluso il pareggio con la Spal e la sconfitta contro il Napoli, è stato netto…

“Fra i vari risultati ottenuti dalla Lazio non direi che quello contro la Spal sia stato un passo falso, i ferraresi hanno giocato molto bene e lo dimostra l’avvio di campionato della squadra di Semplici. La Spal ha un' identità di gioco e ha messo in difficoltà la Lazio nella prima giornata e non penso che siano stati due punti persi. È stata una buona partita, dopodiché la Lazio ha preso il volo, questo incontro con una neopromossa che in panchina ha un grande allenatore verrà valutato con la giusta luce in futuro”.

Cosa pensa di Luiz Felipe?

“Penso che Inzaghi abbia saputo pungolare nell’orgoglio i giocatori che sulla carta, in estate, non sarebbero partiti titolari. Luiz Felipe è una rivelazione così come lo è Luis Alberto. Nella carriera di un giocatore è fondamentale il tecnico con il quale si lavora, un allenatore che sa come sfruttare le loro caratteristiche. Credo che la Lazio viva un periodo molto felice poiché si è instaurato questo circolo virtuoso fra allenatore, società, giocatori e il pubblico che presumo sia il quarto elemento felice e meravigliato di questo quarto posto, della vittoria in Supercoppa Italiana contro la Juventus e per le due vittorie in Europa League”.

Una rivelazione è Luis Alberto, il mental coach dello spagnolo ha detto che quest'anno si sbloccato mentalmente…

“Io ho il massimo rispetto e la massima considerazione per il lavoro del mental coach, però se Luis Alberto non avesse trovato dentro di sé la convinzione dei propri mezzi non avrebbe fatto prestazioni importanti, come ad esempio quella contro il Sassuolo. In primis il merito è di questo giocatore, che poi ha avuto la fortuna di incontrare un allenatore che ha sfruttato al meglio le sue capacità tecniche”.

Questa sosta è un bene per la Lazio visto lo stato di forma dei biancocelesti?

“La sosta è sempre provvidenziale, anche in virtù del doppio impegno fra campionato ed Europa League. La Lazio ha giocato 7 partite nell’arco di 21 giorni. Per cui è una sosta provvidenziale, anche perché quando si rientrerà in campo ci sarà una sfida importante contro la Juventus a Torino (14 ottobre 2017, ndr). Credo che Inzaghi avrà il tempo di recuperare qualcuno degli infortunati: questa è una squadra che può crescere ancora e che migliorerà ancora quando tutti gli effettivi torneranno a disposizione. A quel punto ci sarà solamente un problema di abbondanza, ma credo che qualunque tecnico desideri affrontare questo tipo di problematiche”.

Questa secondo lei è la Lazio di Ciro Immobile?

“È la Lazio di un giocatore di 27 anni che sta dimostrando tutte le buone qualità che gli si richiedevano ai tempi delle giovanili della Juventus. Si tratta di un giocatore che è consapevole delle sue capacità. È il centravanti della Nazionale e sta vivendo un momento che non aveva mai vissuto finora: ha segnato in campionato, in Europa League ed ha realizzato quella rete contro l’Israele con l’Italia che ha reso più semplice una situazione già complessa di per sé. Al momento è fra i migliori attaccanti europei”.

F. Anderson deve rientrare, mentre Nani è rientrato da poco: potrebbe essere complicato per Inzaghi trovare una collocazione tattica per tutti?

“Non credo che sarà complicato per Inzaghi, dopo la partita con il Napoli è stato assolutamente padrone della situazione. Immagino che non veda l’ora di avere questi giocatori, anche per la questione legata all’Europa League. Basti pensare all’Atalanta: Gasperini ha utilizzato 22 elementi durante questo periodo. Inzaghi sa che in queste competizioni si arriva lontano gestendo bene le forze, ben vengano eventuali problemi di abbondanza”.

Un giudizio su Lucas Leiva?

“Leiva non è una scoperta, parliamo di un grande giocatore che alle spalle ha tanti anni di Liverpool ed esperienza internazionale. Si tratta di un elemento differente rispetto a Biglia, non avevo dubbi che impattasse benissimo con la Serie A, ha scelto la Lazio convinto della sua adesione al progetto, è venuto in Italia per giocare e per farlo alla grande. Si tratta di un elemento che durante la stagione diventerà una pedina fondamentale per lo scacchiere di Inzaghi”.

Un giudizio su Marusic?

“Quando un elemento straniero approda nel nostro campionato, non si possono dare dei giudizi dopo 4 partite, va valutato al termine della stagione. Quando si arriva in Italia cambiano tante cose: la metodologia di allenamento, la lingua, i compagni, l’allenatore, la dieta e molto altro. Vanno considerati tutta una serie di fattori: Marusic ha rotto il ghiaccio, sono convinto che alla fine della stagione potremo parlare di un giocatore rivelazione all’interno della Lazio”.

Caicedo è un buon vice-Immobile?

“Sì, intanto ha già dato un contribuito significativo in termini di gol e di assist. Ovviamente fare il vice Immobile significa non avere una continuità di impiego che servirebbe ad un attaccante. Lui però ha accettato di buon grado questo ruolo, l’ecuadoriano completa un reparto offensivo che ha in dote molte soluzioni, a cominciare da Nani: una volta che il portoghese avrà recuperato al 100% dimostrerà il suo valore. Parliamo di un calciatore campione d’Europa con il Portogallo e un elemento con esperienza internazionale che si è lasciato alle spalle un periodo di pausa a causa di un infortunio. Ora è tornato, è soltanto questione di tempo, dopo la pausa lo ritroveremo in condizione”.

Dove potrà arrivare questa Lazio in Europa e in campionato?

“La Lazio può arrivare ai sedicesimi di finale d'Europa League, questo è già un traguardo. Ha preso sul serio questo impegno europeo vincendo due partite su due, ora però è presto per fare pronostici anche per il campionato. Mancano 31 partite e c’è una concorrenza agguerrita, l’importante è aver vissuto le prime sette giornate in questo modo. Se continua così può diventare la rivelazione del campionato e qualificarsi alla Champions League: ma si può entrare in Champions anche vincendo l’Europa League”.

Tare ha definito questa Lazio la squadra che ha sempre sognato, cosa ne pensa?

“Tare è uno dei migliori direttori sportivi del calcio italiano e non solo. Milita nel club da 10 anni ed ha tre anni di carriera come giocatore nella Lazio. Conosce bene l’ambiente ed è molto attaccato ai capitolini. Ha questa grande capacità di scovare elementi sconosciuti e semi sconosciuti, se ha detto questa frase è perché parla con cognizione di causa”.

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