ESCLUSIVA - Jeda: “Con il Cagliari mi aspetto una Lazio brillante. Keita? Non faccia come Balotelli”

Pubblicato il 17/3 alle ore 19
18.03.2017 07:15 di  Claudio Cianci   vedi letture
Fonte: Claudio Cianci-Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Jeda: “Con il Cagliari mi aspetto una Lazio brillante. Keita? Non faccia come Balotelli”
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© foto di Federico De Luca

La vittoria contro il Torino ha lanciato la Lazio definitivamente nella lotta all’Europa League. Il cammino non può interrompersi, ogni passo falso può costare caro. Il prossimo avversario in calendario è il Cagliari, che ha perso in trasferta contro la Fiorentina. In Sardegna non sarà semplice, ma fare il risultato è necessario. Jedaias Capucho Neves, noto come Jeda, conosce bene la piazza rossoblù, dunque la redazione de Lalaziosiamonoi.it lo ha contattato in esclusiva per presentare la partita.

Rastelli ha dichiarato che contro la Lazio vuole vedere lo stesso spirito messo contro lo Fiorentina…

“Sì, lo spirito che ha messo in campo il Cagliari contro la Fiorentina è stato quello giusto. Anche se hanno preso troppi gol nelle ultime partite: questo poteva danneggiare il gruppo e mettere in discussione il tecnico. Invece la società fa bene a puntare su questo allenatore insieme a questa squadra. Prima di tutto i sardi devono pensare a salvarsi, il resto verrà dopo. Ha ragione l’allenatore a tenere i suoi uomini tranquilli, perché secondo me questa è una buonissima squadra che a volte si perde un po’. Però lo spirito mostrato contro la Fiorentina era quello giusto”.

Al momento però Sau sembra in affanno…

“Penso che in una stagione possa capitare che un giocatore attraversi un periodo di appannamento. Magari derivante da un calo fisico, inoltre va visto l’andamento della squadra in generale. Ci sono una serie di fattori da valutare. Non credo che il Cagliari sia in crisi, anche se qualche volta prende troppi gol. L’ambiente rossoblù è un ambiente sereno e tranquillo: il problema di Sau è una questione momentanea”.

Un giudizio sulla Lazio?

“Penso che il problema del Cagliari sia che la Lazio sta facendo un campionato straordinario. Ho visto la sfida contro il Torino, i biancocelesti hanno fatto una gara di grande sostanza, mettendo in mostra le loro qualità migliori. La forza e la marcia in più della Lazio sono legate alla grande serenità in cui si trova. Inoltre il tecnico riesce a trasmettere lo spirito giusto ai suoi giocatori. Non dimentichiamoci che è un’ottima squadra con grandi giocatori, sarà dura per i rossoblù. Magari affrontare una formazione forte come quella dei capitolini potrebbe dare motivazioni importanti agli uomini di Rastelli”.

Il fatto che il Cagliari abbia quasi in tasca la salvezza può far calare le motivazioni?

“Penso che fare un campionato tranquillo, faccia sì che inconsciamente si possano perdere motivazioni. La Lazio, al contrario, lotta per un obiettivo. Il Cagliari, magari, avendo raggiunto quasi la salvezza potrebbe sentirsi rilassato. Ecco perché il rendimento è altalenante, speriamo che con una squadra come la Lazio le motivazioni non manchino”.

Un giudizio su Immobile?

“Non penso solo ad Immobile, mi ha stupito ovviamente il campano ma non è una sorpresa. Si tratta di un giocatore maturo, di grande tecnica che trascina il reparto offensivo grazie alla sua corsa e ai suoi movimenti. Ma anche Felipe Anderson mi ha lasciato sorpreso, si tratta di un calciatore straordinario, lo stesso Keita mi piace tantissimo. L’altro è Milinkovic-Savic, si tratta di un grande talento. La Lazio possiede grandi elementi a livello individuale che messi insieme dall’allenatore si esprimono in maniera perfetta. Si vede una squadra che gioca con grande entusiasmo”.

E cosa pensa di Keita?

Penso che Keita debba avere la consapevolezza che potrà diventare un elemento importante a livello internazionale. Ha grandi qualità ed è giovane. Non può pensare però di essere arrivato, deve continuare a dimostrare il suo valore. Deve dimostrare di essere un giocatore decisivo, per ambire ad essere indispensabile. Non deve pensare di essere già fortissimo, bisogna essere umili, così un giocatore diventa grande. Il calciatore non diventa uomo, ma l’uomo diventa calciatore. Se dovesse maturare ancora sarebbe perfetto. Le grandi piazze a volte portano a degli eccessi, credo comunque che sia un bravissimo ragazzo. Lui ha la responsabilità di giocare in una squadra importante, spero non faccia il Balotelli di turno. Ho preso come esempio proprio la punta italiana perché è un elemento con una capacità straordinaria, ma la testa non lo aiuta. Lui va aiutato e deve ascoltare l’allenatore. Inzaghi mi sembra una persona straordinaria che può farlo rendere al meglio”.

Il merito di questa Lazio è principalmente di Inzaghi?

“Il merito è soprattutto suo, avere una responsabilità così grande e tenere una squadra di questo livello non era facile. Lui ha tirato fuori il meglio da ogni giocatore: Felipe Anderson ha avuto un’evoluzione molto importante, Keita lo stesso. Molti giocatori hanno avuto questo miglioramento ma non solo. Stupisce anche la continuità di rendimento della squadra che rende al meglio. Questo è indubbiamente merito del tecnico”.

Si aspettava qualcosa in più da questo Cagliari?

“Personalmente mi aspettavo qualcosa di più dal Cagliari, magari poteva fare quello che sta facendo l’Atalanta. Risulta chiaro che ogni stagione è differente dall’altra. L’importante era non fare un campionato in affanno, e in questo i rossoblù ci sono riusciti benissimo. Poi è chiaro che si aspettasse qualcosa in più”.

Che partita sarà questo Cagliari-Lazio?

“Mi immagino una partita in cui il Cagliari dovrà fare attenzione, mentre la Lazio giocherà un calcio brillante. Mi aspetto un arrembaggio biancoceleste. I rossoblù sfrutteranno le ripartenze e difenderanno con grande attenzione. Mi aspetto una sfida a viso aperto, la Lazio però gioca con più serenità vista la classifica. Mi auguro che il Cagliari faccia una partita importante, la butterei sul pareggio”. 

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